Schiusa in diretta al museo: Vanmechelen porta i suoi polli alla Kunsthall 3,14 di Bergen


Alla Kunsthall 3,14 di Bergen, l’artista Koen Vanmechelen presenta la 29a generazione del Cosmopolitan Chicken Project (CCP) con la schiusa in diretta di nove pulcini. Quando le uova si schiuderanno durante la mostra, daranno vita a una nuova generazione del suo Cosmopolitan Chicken, chiamata Mechelse Jær – CCP 29.

Alla Kunsthall 3,14 di Bergen, istituzione d’arte contemporanea in Norvegia, l’artista belga Koen Vanmechelen (Sint-Truiden, 1965) ha presentato la 29a generazione del suo progetto Cosmopolitan Chicken Project (CCP), con la schiusa in diretta di nove pulcini durante la sua mostra personale. La nuova generazione, CCP29, rappresenta un ibrido tra la specie norvegese Jærhøns e la Mechelse Aseel. La mostra intitolata Mechelse Jaer – CCP29 è stata inaugurata il 13 settembre presso la Kunsthall 3,14. I visitatori hanno l’opportunità di osservare in tempo reale fino all’8 dicembre 2024 il processo di schiusa. Ora, a 21 giorni dall’apertura, i primi pulcini sono nati. La nuova generazione segue la precedente, Mechelse Aseel – CCP28, nata lo scorso anno in Bangladesh, e segna un ulteriore passo nell’opera di Vanmechelen.

Il Cosmopolitan Chicken Project (CCP), iniziato da Vanmechelen alla fine degli anni Novanta, è diventato un’esplorazione della vita, dell’identità e della diversità, riconosciuta a livello mondiale tanto da essere esposto in prestigiosi musei internazionali, tra cui il Museo Nacional de Bellas Artes a Cuba, il Victoria and Albert Museum di Londra, gli Uffizi di Firenze e il National Museum of Zimbabwe. Il progetto prevede l’incrocio di razze di polli autoctoni provenienti da diverse parti del mondo, con ogni generazione che diventa un simbolo di fusione interculturale e biologica. Vanmechelen riflette così sul suo lavoro “Seguo il pollo perché rappresenta la vita. Con ogni generazione, il progetto mi insegna qualcosa di nuovo”.

All’interno della Kunsthall 3,14, edificio storico che un tempo ospitava una banca nazionale, i visitatori possono seguire le varie fasi della crescita della nuova generazione di polli cosmopoliti. Nella prima gabbia, due galline Mechelse Aseel convivono con un gallo Jærhøns, l’unica razza di pollo domestico originaria della Norvegia. Le loro uova si schiudono nell’incubatrice chiamata Breaking the Cage. Successivamente, i pulcini appena nati crescono nel pollaio, mentre una terza gabbia, attualmente vuota, è pronta ad accoglierli una volta cresciuti. La gabbia centrale, con uova, ventilatori e lampade da riproduzione, simboleggia l’idea stessa dell’incubatrice, creando le condizioni perfette per lo sviluppo di una nuova vita. Accanto alla vecchia cassaforte della Kunsthall 3,14, è esposto Open Secret, un libro rilegato in pelle che contiene la sequenza del DNA di uno dei polli cosmopoliti di Vanmechelen. Il libro è parte integrante della mostra, e il video DECODE che lo accompagna aggiunge un ulteriore livello di significato. A conclusione dell’esposizione, due opere al neon catturano l’attenzione. La prima, CCPCC, richiama i progetti di incrocio dell’artista, mentre la seconda riporta una citazione che racchiude il senso profondo del lavoro di Vanmechelen “La fertilità viene dall’esterno”.

Koen Vanmechelen alla Kunsthall 3,14 (Bergen)
Koen Vanmechelen alla Kunsthall 3,14 (Bergen)
Koen Vanmechelen alla Kunsthall 3,14 (Bergen)
Koen Vanmechelen alla Kunsthall 3,14 (Bergen)
Koen Vanmechelen alla Kunsthall 3,14 (Bergen)
Koen Vanmechelen alla Kunsthall 3,14 (Bergen)
Koen Vanmechelen alla Kunsthall 3,14 (Bergen)
Koen Vanmechelen alla Kunsthall 3,14 (Bergen)
Koen Vanmechelen alla Kunsthall 3,14 (Bergen)
Koen Vanmechelen alla Kunsthall 3,14 (Bergen)

“Kunsthall 3,14 è un’istituzione d’arte contemporanea senza scopo di lucro che si impegna politicamente, socialmente e culturalmente. Il nostro obiettivo è presentare mostre rivoluzionarie che sfidano le norme sociali e stimolano il dialogo”, spiega Malin Barth, direttrice della Kunsthall 3,14. “Il progetto Cosmopolitan Chicken di Koen Vanmechelen rappresenta perfettamente la nostra visione espositiva. Vogliamo mostrare opere che generino effetti a catena, influenzando e trasformando nel tempo e attraverso gli spazi. Il lavoro di Koen fa proprio questo: crea un’ondata di cambiamento che modifica il modo in cui percepiamo e viviamo il mondo. È emozionante vedere come questa mostra catturi il pubblico con la sua profonda esplorazione dell’interconnessione della vita”, conclude il direttore. “Invitiamo tutti a immergersi in quest’opera viva e in continua evoluzione, che unisce arte e scienza e incarna la complessità e il potenziale della vita ibrida”.

“Il progetto è diventato più grande di me. Continua a evolversi e io lo seguo, non solo come creatore, ma sempre più come osservatore, per capire meglio l’eredità globale dell’essere umano e per esplorare i diversi modi in cui scegliamo di vivere ed evolverci insieme”, afferma Vanmechelen. “Queste opere affrontano temi profondi come la libertà, l’identità e i confini artificiali che tracciamo. Il Cosmopolitan Chicken Project solleva domande esistenziali: perché i polli? Come ci relazioniamo con la nuova vita? Cosa significa mettere in gabbia la vita e in che modo questo rispecchia la società? La Norvegia, con la sua bellezza drammatica e l’antica eredità, offre l’ambientazione perfetta per riflettere sull’intricata relazione tra gli esseri umani e il loro ambiente”, afferma Vanmechelen. “A Bergen, la mia mostra riflette la nostra infinita ricerca di equilibrio: tra il locale e il globale, tra cultura e natura, tra esplorazione e radicamento”, spiega Vanmechelen. “Con la 30a generazione che si avvicina nel 2025, questo viaggio non riguarda solo i polli, ma tutti noi. È una riflessione sulla ricchezza che nasce dalla diversità, una testimonianza costante della natura in continua evoluzione, sia dell’essere umano che della natura stessa.”


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