Arte senza confini: ecco il programma 2025 di Kunst Meran Merano Arte


Per il 2025, Kunst Meran Merano Arte presenta un nuovo anno di esplorazioni artistiche, tra memoria e contemporaneità.

Kunst Meran Merano Arte presenta il programma culturale annuale per il 2025, un percorso che, attraverso quattro progetti espositivi principali e numerosi appuntamenti, esplora le complesse relazioni tra passato e presente. Questa iniziativa riflette il costante impegno del museo nel promuovere i linguaggi dell’arte contemporanea e nel coinvolgere un pubblico eterogeneo con una proposta culturale stimolante e multidisciplinare.

Il programma si apre con una riflessione sulla narrazione della storia, le sue omissioni e il modo in cui influenza la società odierna. Attraverso mostre, residenze artistiche, conferenze e incontri, Kunst Meran Merano Arte punta a stimolare un dialogo critico tra passato e presente. L’obiettivo è mettere in discussione le interpretazioni consolidate della storia e creare nuove prospettive attraverso l’arte.

Le mostre principali

La prima mostra è Aerolectics - Belinda Kazeem-Kamiński, dal 16 marzo al 9 giugno 2025. È la prima personale in Italia dell’artista austriaca Belinda Kazeem-Kamiński. La mostra fa parte del programma triennale ideato e curato da Lucrezia Cippitelli e Simone Frangi che con il titolo The Invention of Europe riflette sull’idea monolitica di Europa. La mostra è un viaggio immersivo nelle origini e nella diffusione del sistema missionario cattolico europeo in Africa. Attraverso una narrazione polifonica e multimediale, l’artista esplora il rapporto tra memoria collettiva e diaspora africana, con uno sguardo particolare alle connessioni con il territorio altoatesino.

Si prosegue con Earthly Communities, dal 22 giugno al 12 ottobre 2025: una mostra collettiva (con opere di Juana Bel aka Amazon, Minia Biabiany, Carolina Caycedo, Carolina Cifras, Ismael Condoii, Luigi Coppola, Etienne de France, Alexandra Gelis, Amanda Piña, Mezzenett Quiroga, Sallisa Rosa e altri) che indaga i rapporti tra Europa e Abya Yala, le Americhe viste in una prospettiva decoloniale. Sempre parte di The Invention of Europe, l’esposizione affronta temi ecologici, economici e geopolitici, proponendo opere che dialogano con il contesto altoatesino. Le opere, realizzate anche grazie a residenze artistiche, saranno esposte sia negli spazi del museo che in luoghi insoliti, come boschi e spazi pubblici.

È poi la volta di Franz Wanner, dal 25 ottobre 2025 a gennaio/febbraio 2026. La prima personale italiana dell’artista tedesco Franz Wanner, a cura di Kristina Kreutzwald e Martina Oberprantacher, esplora le connessioni tra industria bellica, lavoro forzato durante il nazionalsocialismo e le loro ripercussioni contemporanee. Un progetto che si radica profondamente nel contesto altoatesino, mettendo in luce storie spesso dimenticate. Per questa esposizione, Wanner ha realizzato diverse ricerche sul contesto altoatesino e sull’utilizzo di lavoratori nel periodo della “Zona d’operazioni delle Prealpi”, ossia quando la Provincia di Bolzano fu annessa alla Germania nazista.

Infine, la mostra collettiva AlpiTypes, dal 25 ottobre 2025 a gennaio/febbraio 2026, curata da Antonino Benincasa, Massimo Martignoni e Anna Zinelli, si concentra sulla grafica applicata sviluppata nel territorio dell’Alto Adige, del Tirolo e del Trentino nella prima metà del Novecento. Attraverso una ricerca approfondita, gli studenti della Libera Università di Bolzano accompagnati da Antonino Benincasa reinterpretano caratteri tipografici storici, rivelando l’influenza di movimenti come il Bauhaus e la Wiener Secession.

Belinda Kazeem-Kaminski, Rub_Rock, 2024
Belinda Kazeem-Kaminski, Rub_Rock, 2024
Sallisa Rosa, Topography of Memory, 2023
Sallisa Rosa, Topography of Memory, 2023
Franz Wanner, Musterfolien (1), 2024
Franz Wanner, Musterfolien (1), 2024
Franz Wanner, Musterfolien (3), 2024
Franz Wanner, Musterfolien (3), 2024
AlpiType, Poster
AlpiType, Poster

Un viaggio nel tempo: Architetture recenti in Alto Adige

Prima dell’inizio della nuova programmazione, il museo ospita fino al 16 febbraio 2025 la mostra Architetture recenti in Alto Adige 2018-2024 a cura di Filippo Bricolo, un progetto di Kunst Meran Merano Arte, Südtiroler Künstlerbund e Fondazione Architettura Alto Adige che celebra l’identità architettonica locale attraverso una selezione di progetti curata da una giuria internazionale. L’esposizione è arricchita da visite guidate, escursioni urbane e incontri con gli architetti coinvolti, offrendo al pubblico un’opportunità unica per esplorare le evoluzioni del design architettonico altoatesino.

Attraverso una proposta culturale che abbraccia diverse discipline e prospettive, Kunst Meran Merano Arte invita il pubblico a riflettere sulle sfide del nostro tempo e sulle storie che ci hanno portato fin qui. Le quattro mostre principali, arricchite da attività collaterali e collaborazioni con istituzioni locali e internazionali, promettono un’esperienza culturale interessante per tutti i visitatori.

Il programma culturale del 2025 include anche una ricca offerta di attività educative e di mediazione artistica per tutte le età. Con l’obiettivo di promuovere la formazione civica e culturale attraverso l’arte, il museo propone laboratori pratici, visite guidate e incontri tematici che affrontano argomenti di grande attualità. Particolare attenzione è rivolta alla didattica per scuole di ogni ordine e grado, con percorsi progettati per affinare lo sguardo dei partecipanti sulla storia, la società e la cultura.


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