Dal 14 al 16 aprile, le Gallerie degli Uffizi celebrano due figure chiave nella storia del museo e, più in generale, nella definizione moderna del concetto stesso di museo: Giuseppe Pelli Bencivenni e Luigi Lanzi. A 250 anni dalla loro nomina – rispettivamente come Direttore e Aiuto del Direttore della Galleria fiorentina per volere del Granduca Pietro Leopoldo – un convegno internazionale ripercorre il ruolo cruciale che questi due intellettuali ebbero nel trasformare gli Uffizi da collezione dinastica a istituzione pubblica illuminata, specchio del razionalismo settecentesco e motore di una nuova museologia.
Il titolo dell’evento, Fra storia e sistema. Gli Uffizi di Luigi Lanzi e Giuseppe Pelli Bencivenni al cimento dei Lumi: 1775-2025, rende omaggio alla portata epocale di quell’insediamento: un vero spartiacque nella storia dell’arte e della conservazione museale. Per tre giorni, l’Auditorium “Antonio Paolucci” ospiterà oltre venti studiosi provenienti da università italiane ed estere – dalla Stanford University alla Scuola Normale Superiore di Pisa – impegnati a ricostruire la visione, le riforme e le sfide affrontate da Pelli e Lanzi nell’età dei Lumi.
Nel 1775 gli Uffizi erano un luogo ibrido: raccolta di meraviglie, eredità medicea e patrimonio ancora in cerca di un ordine. Con Pelli e Lanzi, cambia tutto. I due studiosi avviano un’operazione sistematica di riordino delle opere, selezione, catalogazione e rimozione di oggetti curiosi non più ritenuti consoni alla nuova identità scientifica della Galleria. Il museo si apre alla pubblica fruizione non solo fisicamente, ma anche concettualmente: si organizza secondo logiche didattiche e cronologiche, si dota di un nuovo linguaggio, si relaziona con le principali accademie e collezioni europee.
Il convegno si articola in cinque sessioni che toccheranno temi di museologia, storia del collezionismo, classificazioni scientifiche e storia della critica d’arte. Dalla prolusione inaugurale di Krzysztof Pomian, autorevole studioso della storia del museo moderno, alle riflessioni sui “Taccuini” inediti di Luigi Lanzi, passando per i rapporti con Vienna, Roma e Parigi, ogni intervento si propone di illuminare un frammento di quel progetto rivoluzionario.
Tra gli interventi più attesi, quello di Paula Findlen della Stanford University, che analizzerà il Saggio istorico della Real Galleria di Firenze di Pelli, e di Mariaceleste Di Meo del Museo del Prado, che affronterà la genesi della Storia pittorica dell’Italia, capolavoro di Lanzi. Spazio anche alla circolazione internazionale delle opere, alla dispersione dell’armeria medicea e al dibattito sulle raccolte di antichità.
Riflettere oggi sul contributo di Pelli Bencivenni e Lanzi significa interrogarsi sul ruolo contemporaneo del museo: luogo di conservazione, ma anche di narrazione, inclusione, educazione. La loro lezione rimane attualissima. All’origine della loro impresa vi era un’idea potente e ancora viva: che l’arte, per essere davvero patrimonio di tutti, ha bisogno di ordine, studio, accessibilità e confronto. Il convegno – curato da Massimiliano Rossi, Paolo Pastres e Fabrizio Paolucci – si configura come uno dei momenti più importanti delle celebrazioni 2025 per la storia della Galleria degli Uffizi. Una storia che, proprio grazie a quei due “eroi dei Lumi”, ha saputo trasformarsi in un sistema capace di parlare al futuro.