Presentato in anteprima al 37° Torino Film Festival il docu-film Frida. Viva la vida, visibile nelle sale cinematografiche italiane solo nei giorni 25, 26 e 27 novembre 2019.
Diretto da Giovanni Troilo, prodotto da Ballandi Arts e Nexo Digital, in collaborazione con Sky Arte, il nuovo film de La Grande Arte al Cinema propone un racconto in sei capitoli della celebre artista messicana, attraverso interviste esclusive, documenti d’epoca, ricostruzioni suggestive, nonché delle sue opere, tra cui gli Autoritratti più famosi (da quello con Diego Rivera del 1931 alle Due Frida del 1939, da La colonna spezzata del 1944 al Cervo ferito del 1946).
Frida. Viva la vida intende evidenziare le due anime di Frida Kahlo: da una parte l’icona, simbolo del femminismo contemporaneo, dall’altra l’artista libera nonostante le costrizioni di un corpo martoriato. Colpita dalla poliomielite a sei anni e vittima di un incidente stradale che la lascerà invalida a diciotto, Frida trascorse la sua esistenza con dolori atroci che la perseguitarono fino alla morte. Tuttavia, grazie alla sua pittura, ai suoi scritti, al suo modo di vestire, al suo stile inconfondibile, Frida è divenuta un modello di riferimento per artisti, musicisti, stilisti.
A condurre gli spettatori alla scoperta di Frida sarà l’attrice e regista Asia Argento, seguendo le parole della stessa artista: lettere, diari e confessioni private. Si avrà occasione di approfondire come l’opera della pittrice affondi le sue radici nella pittura tradizionale dell’Ottocento, nei retablos messicani, oltre che nell’arte e nell’impegno dei protagonisti suoi contemporanei, primo su tutti Diego Rivera. Dopo la rivoluzione del 1910, il Messico provò a riscoprire le proprie origini attraverso l’iconografia pre-colombiana, all’interno della quale anche Frida esplorò l’identità degli opposti, quali dolore e piacere, tenebre e luce, luna e sole, la vita nella morte e la morte nella vita.
Per la prima volta saranno visibili attraverso il documentario fotografie, vestiti e altri oggetti personali di Frida conservati negli archivi del Museo Frida Kahlo, solitamente non accessibili al pubblico.
Il racconto sarà inoltre coadiuvato dalle testimonianze e dagli interventi di esperti e artisti: Hilda Trujillo, direttrice del Museo Frida Kahlo, nella Casa Azul che fu dimora della pittrice; la fotografa messicana Graciela Iturbide; Alfredo Vilchis, divenuto artista quasi per caso dipingendo miniature; la fotografa Cristina Kahlo, pronipote di Frida; l’insegnante d’arte del Wellesley College e curatore aggiunto di arte latinoamericana al Davis Museum James Oles; Carlos Phillips, amministratore delegato del Museo Frida Kahlo, dell’Anahuacalli di Diego Rivera e del Museo Dolores Olmedo; la ballerina Laura Vargas.
La colonna sonora del docu-film è stata realizzata dal compositore e pianista Remo Anzovino e sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 22 novembre. Per l’occasione, Anzovino ha anche scritto la canzone Yo te cielo (cancion para Frida), il cui titolo proviene da una celebre lettera di Frida.
La Grande Arte al Cinema è un progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital e per la stagione 2019 è distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con i media partner Radio Capital, Sky Arte e MYmovies.it.
Presentato in anteprima a Torino il nuovo docu-film dedicato a Frida Kahlo. Al cinema dal 25 al 27 novembre 2019 |