Flashback Art Fair 2024: a Torino la dodicesima edizione della fiera


Dal 31 ottobre al 3 novembre, la dodicesima edizione di Flashback Art Fair trasforma Torino in un centro di riflessione artistica e culturale. Sotto il titolo “Equilibrium?”, la fiera esplora le tensioni e le complessità del concetto di equilibrio.

La fiera Flashback Art Fair di Torino prepara la sua dodicesima edizione, occupando anche per quest’anno, dal 31 ottobre al 4 novembre, gli spazi di Flashback Habitat, complesso situato in corso Giovanni Lanza 75. Questo spazio, che si estende su 20.000 metri quadri, è stato ricavato da una villa storica e dai padiglioni di un ex brefotrofio. Qui, il grande parco ai piedi della collina torinese si trasforma in un abbraccio che accoglie visitatori di ogni tipo, da galleristi a semplici appassionati.

La visione di Alessandro Bulgini, insieme a Stefania Poddighe e Ginevra Pucci, si è concretizzata in un desiderio di creare un luogo che funzioni come una casa delle culture contemporanee. In questo contesto, Flashback Art Fair vuole proporsi non solo come una fiera d’arte, ma come un’esperienza di incontro e dialogo, in cui il passato, il presente e il futuro si intrecciano attraverso le opere esposte e le persone che le osservano.

Edizione 2023 di Flashback
Edizione 2023 di Flashback

Il tema di quest’anno: “Equilibrium?”

Per il 2024, il titolo di Flashback Art Fair è “Equilibrium?”. Il tema invita a riflettere su un concetto comunemente associato a stabilità e armonia, ma che in questa edizione è messo sotto una luce critica. La fiera ci domanda dunque se un equilibrio sia sempre giusto e auspicabile, o se nasconda repressioni e disuguaglianze, sociali, economiche, geopolitiche. L’edizione 2024 esplora questa tensione attraverso importanti opere selezionate accompagnate da talk e incontri. Flashback Art Fair si propone non di dare risposte, ma di aprire uno spazio di dialogo, rendendo visibile la fragilità del concetto stesso di equilibrio.

Un’icona di questa esplorazione è l’opera Italians no longer have work dell’artista Sandro Mele, che rappresenta la fragilità del concetto di equilibrio nella vita contemporanea, e che è stata scelta come immagine guida. L’opera invita il pubblico a considerare le sfide quotidiane e le tensioni che ognuno vive nella propria esistenza.

Le opere in mostra

Le gallerie presenti a Flashback Art Fair propongono un viaggio attraverso la storia dell’umanità e dell’arte, con espositori di spicco come Benappi Fine Art, Galleria Canesso, De Jonckheere, Carlo Orsi e molti altri. Queste gallerie portano opere che scardinano il concetto di tempo, rendendo visibili storie complesse e universali. Tra le opere di grande rilievo, si può ammirare, da DYS44 Lampronti Gallery, uno Studio di testa maschile di Annibale Carracci che evoca una visione attualissima nell’immediatezza e palpabilità del volto della persona. La Ballerina (Arlecchino) di Gino Severini (Galleria L’Incontro) incarna la perfetta armonia tra dinamismo e rigore formale, un equilibrio che richiama la dualità femminile tra grazia e disciplina, tra espressività e precisione geometrica. Dall’altra parte, la malinconia pervade la sensuale odalisca di Francesco Hayez (Bottegantica), il cui fascino struggente parla di un femminile idealizzato ma prigioniero.

Il femminile è espresso anche dalla cascata di rosso vivo e viola sgargiante che scorre fluente negli anti-tessili di Wojciech Sadley (Malgorzata Ciacek Gallery), dove fili aggrovigliati tessono una trama di sensualità primordiale, evocando un’anatomia soprannaturale. In “She”, Sadley esplora un femminile sospeso tra sogno e realtà, tra aspettative sociali di controllo e contenimento e il desiderio istintivo e ancestrale che abita ogni donna, ogni essere umano. Le visioni oniriche, ma incredibilmente tangibili di Paola Gandolfi e Stefano Di Stasio (Gian Enzo Sperone) emergono allo stesso modo, a metà tra sonno e veglia. I dipinti dei due artisti convivono, in equilibrio, in un complementare magnetismo di opposti: tensione e quiete, stasi e dinamismo, enigma e realismo, affascinando e spiazzando lo spettatore. Sono opere in cui il tempo sembra essersi fermato. Così come nel paesaggio eterno del pittore fiammingo Otto Venius, che lavorò a metà fra Cinque e Seicento, si sottolineano due verità eterne della fede cristiana come l’incarnazione di Cristo e la rivelazione della Santa Trinità (Floris Van Wanroij).

Negli autoritratti del pittore-clessidra Roman Opalka (Atipografia) si quantifica l’infinito. L’artista imprime e fotografa su tela e pellicola il tempo, rendendolo materia da plasmare, dilatandolo all’infinito, nella dimensione dell’invisibile e dell’altrove, come nei due rari vasi di Gio Ponti (Arcuti Fine Art), in cui due pugili, in lotta, sono ritratti sia nel momento di massima energia, sia quando cedono, esauriti, in un perfetto equilibrio tra forza e vulnerabilità, vita e morte.

Anche dietro le figure di potere si cela spesso un equilibrio insospettabile e complesso. Nel caso di San Luigi dei Francesi di Corrado Giaquinto e della sua visita all’abbazia di Citeaux (Antiques Par Force), l’apparente freddezza del sovrano autoritario coesiste con il desiderio di essere un re “riformatore”, impegnato contro le ingiustizie e gli abusi, e in difesa degli ultimi, dell’imparzialità e dell’equità sociale.

Angeli e demoni sono invece protagonisti della ricerca sinestetica nell’opera Diavolo o Angelo ribelle cadente, di uno scultore napoletano degli anni 1660/80 in legno policromo (Botticelli Antichità). Occhi di vetro magnetici trasmettono tutta la potenza del male, il dolore, ma anche lo stupore delle atrocità umane.

Corrado Giaquinto, San Luigi dei francesi visita l'abbazia di Citeaux (olio su tela, 102 x 142 cm). Presentato da: Antiques Par Force
Corrado Giaquinto, San Luigi dei francesi visita l’abbazia di Citeaux (olio su tela, 102 x 142 cm). Presentato da: Antiques Par Force
Annibale Carracci, Studio di testa maschile (olio su carta con inchiostro marrone, applicato su tela, 41 x 28,5 cm). Presentato da: DYS44 Lampronti Gallery
Annibale Carracci, Studio di testa maschile (olio su carta con inchiostro marrone, applicato su tela, 41 x 28,5 cm). Presentato da: DYS44 Lampronti Gallery
Roman Opalka, OPALKA 1965/1-∞ DETAIL – 4394567 (stampa alla gelatina d'argento, 31 x 24,5 cm). Presentato da: Atipografia
Roman Opalka, OPALKA 1965/1-∞ DETAIL – 4394567 (stampa alla gelatina d’argento, 31 x 24,5 cm). Presentato da: Atipografia
Francesco Hayez, Odalisca (1865-1870; olio su tela, 60 x 52 cm). Presentato da: Bottegantica
Francesco Hayez, Odalisca (1865-1870; olio su tela, 60 x 52 cm). Presentato da: Bottegantica
Scultore napoletano, Il diavolo o l'angelo ribelle che cade (1660-80 circa; legno policromo, 110 x 133 cm). Presentato da: Botticelli Antichità
Scultore napoletano, Il diavolo o l’angelo ribelle che cade (1660-80 circa; legno policromo, 110 x 133 cm). Presentato da: Botticelli Antichità
Matteo Cesa, Presentazione al tempio di Gesù (tempera grassa su tavola, 36,5 x 44 cm). Presentato da: Flavio Gianassi FG Fine Art
Matteo Cesa, Presentazione al tempio di Gesù (tempera grassa su tavola, 36,5 x 44 cm). Presentato da: Flavio Gianassi FG Fine Art
Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d’Arpino, La vittoria di Costantino (olio su tela, 174 x 382 cm). Presentato da: Galerie Canesso
Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d’Arpino, La vittoria di Costantino (olio su tela, 174 x 382 cm). Presentato da: Galerie Canesso
Stefano Di Stasio, Venire alla luce (2024; olio su tela, 200 x 160 cm). Presentato da: Gian Enzo Sperone
Stefano Di Stasio, Venire alla luce (2024; olio su tela, 200 x 160 cm). Presentato da: Gian Enzo Sperone
Gino Severini, Ballerina (Arlecchino) (1961; tempera, inchiostro e matita su carta, 64 x 44 cm). Presentato da: Galleria d'Arte L'Incontro
Gino Severini, Ballerina (Arlecchino) (1961; tempera, inchiostro e matita su carta, 64 x 44 cm). Presentato da: Galleria d’Arte L’Incontro
Wojciech Sadley, Icarus (1960 circa; tecnica mista, 300 x 130 cm). Presentato da: Małgorzata Ciacek Gallery
Wojciech Sadley, Icarus (1960 circa; tecnica mista, 300 x 130 cm). Presentato da: Małgorzata Ciacek Gallery

Momenti di riflessione e convivialità

Negli spazi di Vivarium, il parco artistico di Flashback Habitat, viene presentata una nuova opera di Alessandro Bulgini, “Light of the Apocalypse”. Questa scultura, ricavata da un albero secolare morto per i cambiamenti climatici, diventa simbolo di una tensione tra rinascita e distruzione. Dipinto di rosso, l’albero invita gli spettatori a confrontarsi con le contraddizioni del nostro tempo.

Il Circolino Bar/Bistrot rappresenta un luogo di convivialità dove l’arte incontra la vita, con mostre di artisti contemporanei e eventi serali. Durante la Contemporary Art Week, il Circolino ospiterà anche il progetto educativo Flashback lab, dedicato ai bambini, e i Flashback talk, occasioni per approfondire il tema dell’equilibrio.

Le gallerie partecipanti

1. Aleandri Arte Moderna, Roma (Italia), 2. Antiques Par Force, Roma (Italia), 3. Arcuti Fine Art, Roma, Torino (Italia), 4. Atipografia, Arzignano (Italia), 5. Galleria Aversa, Torino (Italia), 6. Benappi Fine Art, Londra (Regno Unito), 7. Galleria Umberto Benappi, Torino (Italia), 8. Galleria Berardi, Roma (Italia), 9. Galleria Riccardo Boni, Roma (Italia), 10. Bottegantica, Milano (Italia), 11. Botticelli Antichità, Firenze (Italia), 12. Studio d’Arte Campaiola, Roma (Italia), 13. Galleria Canesso, Parigi (Francia), Milano (Italia), 14. Mirco Cattai Fine Art & Antique Rugs, Milano (Italia), 15. Contemporary Cluster, Roma (Italia), 16. De Jonckheere, Ginevra (Svizzera), 17. Galleria Del Ponte, Torino (Italia), 18. Floris Van Wanroij Fine Art, Dommelen (Paesi Bassi), 19. Galleria Giamblanco, Torino (Italia), 20. Flavio Gianassi – FG Fine Art, Londra (Regno Unito), 21. Galleria dello Scudo, Verona (Italia), 22. Galleria Gracis, Milano (Italia), 23. Galleria In Arco, Torino (Italia), 24. Galleria d’Arte l’Incontro, Chiari (Italia), 25. Andrea Ingenito Arte Contemporanea, Napoli, Milano (Italia), 26. DYS44 Lampronti Gallery, Londra (Regno Unito), 27. Lara e Rino Costa, Valenza (Italia), 28. Luma Contemporary Art, Roma (Italia), 29. Małgorzata Ciacek Gallery, Varsavia (Polonia), 30. Mancaspazio, Nuoro (Italia), 31. Lorenzo e Paola Monticone Gioielli d’Epoca, Torino (Italia), 32. NP – ArtLab, Padova, Milano (Italia), 33. Galleria Open Art, Prato (Italia), 34. Galleria Carlo Orsi, Milano (Italia), 35. Photo & Contemporary, Torino (Italia), 36. Flavio Pozzallo, Oulx (Italia), Galleria Russo, Roma (Italia), 37. Gian Enzo Sperone, Sent (Svizzera), 38. Tower Gallery, Todi (Italia).

Informazioni

Preview: mercoledì 30 ottobre dalle ore 11 alle 16; Vernissage: mercoledì 30 ottobre dalle ore 16 alle ore 22; Apertura al pubblico: giovedì 31 ottobre a domenica 3 novembre dalle ore 11 alle 20.

Ingresso: Biglietto intero: 15€; Biglietto ridotto: 10€ (riduzioni previste per legge, per possessori di Abbonamento Musei e Torino+Piemonte Card e per possessori della tessera Amic* di Flashback Habitat). Giovedì 31 ottobre ingresso gratuito con Abbonamento Musei, Torino+Piemonte Card, possessori della tessera Amic* di Flashback Habitat. Per informazioni: www.flashback.to.it, info@flashback.to.it, +39 393 6455301


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