Ha preso il via giovedì a Firenze la sesta edizione di Black History Month Florence, il festival dedicato alla cultura black e alla diversità delle culture afro-discendenti nel contesto italiano, ideato e co-fondato dall’artista Justin Randolph Thompson e dal 2018 co-promosso dal Comune di Firenze. Dopo cinque con oltre duecento eventi e cinque progetti di ricerca in corso in dialogo con oltre settanta partner, quest’anno il festival avrà appuntamenti anche a Bologna, Roma e Napoli. Il festival trova le sue radici nel Black History Month, una celebrazione annuale dei successi degli afroamericani e un momento per riconoscere il loro ruolo centrale nella storia degli Stati Uniti.
Partendo dagli stessi principi, riadattati al contesto e alle necessità italiane, Black History Month Florence (BHMF) e Black History Month Bologna si espandono oltre le mura cittadine, annunciando, novità di quest’anno, Black History Fuori le Mura, un’iniziativa pensata per ampliare ulteriormente i limiti territoriali e per connettersi con una rete più ampia di istituzioni e individui impegnati in attività culturali. L’annuncio è stato fatto all’interno della conferenza stampa tenutasi online il 4 febbraio, alla presenza di Tommaso Sacchi (assessore alla Cultura del Comune di Firenze), Justin Randolph Thompson (ideatore di Black History Month Florence), Francesca Sborgi (funzionaria promozione e comunicazione per Le Gallerie degli Uffizi), Valentina Gensini (direttrice artistica di MAD - Murate Art District), Fernando Fanutti (direttore artistico di Musicus Concentus) e Patrick Jöel Tatcheda Yonkeu (Direttore di Black History Month Florence), insime ad altri esponenti delle numerose realtà con cui BHMF collabora.
Black History Month Florence si articola in BHMF Film, BHMF Arte, BHMF Laboratori, BHMF Conferenze, BHMF Cucina, BHMF Tour, BHMF Bambini and BHMF Teatro/Danza formando una comunità che si impegna ad ampliare la visione, troppo spesso piatta, delle culture africane e afro-discendenti e a diffondere una programmazione culturale sfaccettata. Questa iniziativa, sotto forma di un’unica piattaforma, è una raccolta di voci pensata per facilitare la ricerca e il dialogo inter-culturale. Il Mese della Storia Nera Firenze è coordinato e organizzato dall’Associazione Culturale BHMF fondata nel 2018 e iscritta all’albo degli Onlus in Italia. L’associazione ha operato negli ultimi cinque anni senza alcun budget amministrativo.
Tema dell’edizione di quest’anno sarà OSTINATO, un titolo pensato per richiamare i temi di comunità, tenacia e perseveranza, e che vuole essere allo stesso tempo un invito e una provocazione. L’invito è a persistere nel lavoro socio-culturale fatto finora, e che è sempre più necessario alla luce degli eventi che hanno toccato tutto il mondo nel 2020. La provocazione riguarda l’ostinazione della resistenza al riconoscimento della lotta degli afro-discendenti per l’accesso alla cittadinanza, ai diritti dei lavoratori e all’inclusione sociale nella definizione di italianità.
“Considerando l’attuale impatto sociale della pandemia COVID-19 e gli sforzi per trovare solidarietà e comunità negli spazi virtuali”, dichiara Justin Randolph Thompson, “sappiamo che il programma di quest’anno sarà cruciale per riuscire ad avvicinarsi ai nostri obiettivi. Per questo motivo riteniamo che sia necessario agire concretamente per spostare la nostra riflessione verso un livello più alto e nazionale con Black History Fuori le Mura”.
“Non c’è strumento migliore per il contrasto a tutte le forme di assurdo e scellerato razzismo che quello della conoscenza culturale”, commenta l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi, “con una ‘cross culture’ che crei scambi di artisti e forme d’arte tra paesi diversi. Per questo Firenze fin dagli esordi è lieta di ospitare questo festival unico in Italia, dedicato a promuovere la cultura ‘black’ e la diversità delle culture afro-discendenti. Proprio come dice il nome di questa edizione, questo Festival è davvero ostinato e si conferma e anzi cresce malgrado la pandemia ed è un importante segnale di speranza per la cultura e per la città in particolare”.
“OSTINATO è una riflessione sull’ostinazione necessaria per affermare strategie proattive di organizzazione culturale su un lungo arco di tempo, come manifestazione di una visione non indifferente ai tempi attuali e le sfide del presente, ma nemmeno eccessivamente determinata da loro”, afferma Janine Gäelle Dieudji, Co-Direttrice e Vice Presidente dell’Associazione Culturale BHMF. “L’associazione, sia nelle sue declinazioni locali che nazionali, è impegnata a fornire la coerenza e la vivacità necessarie per dare spazio ad ogni cultura per esprimersi in libertà, dando alle culture afro-discendenti il giusto ritmo per affermarsi al pari delle altre culture e realtà sul territorio”.
Anche l’edizione 2021, la sesta per Black History Month Firenze e la seconda edizione per Black History Month Bologna, avranno un programma ricco di iniziative culturali. Di seguito il programma di eventi previsti durante il mese di febbraio per Black History Month Florence, Bologna e Fuori le Mura. La maggior parte degli eventi sono virtuali, gratuiti e aperti al pubblico. I dettagli per ogni evento, le informazioni sulla registrazione e gli orari sono disponibili sul sito web di BHMF: blackhistorymonthflorence.com.
On Being Present sarà una mostra virtuale in collaborazione con La Galleria degli Uffizi e che verrà ufficialmente annunciata il prossimo 20 febbraio direttamente sul sito del celebre museo d’arte. Durante questa edizione verranno presentate nove nuove opere individuate da un pool di studiosi internazionali che hanno esaminato i corpi africani all’interno delle opere nelle collezioni delle Gallerie degli Uffizi e di Palazzo Pitti. L’elenco degli studiosi è stato selezionato in consultazione con Paul Kaplan e Kate Lowe, consulenti del progetto.
Partendo dalla necessità di condividere spazi sicuri di solidarietà, collettività e dialogo, in un contesto in cui l’emarginazione e lo stigma sociale segnano gli artisti emergenti afro-discendenti, YGBI Research Residency and Training Program è un’esperienza collettiva nata da una collaborazione tra BHMF e OCAD e The Student Hotel. Quest’anno ospitato da Numeroventi per 10 giorni, gli artisti Afro-discendenti selezionati sono stati invitati a trascorrere del tempo insieme lavorando negli spazi di Numeroventi insieme a una serie di incontri, dialoghi ed eventi curati da Black History Month Florence, progettati per stimolare il loro lavoro e la loro arte. La seconda edizione della YGBI Research Residency coinvolge 4 artisti sotto i 35 anni e residenti in Italia, guidati dal mentore Arlette-Louise Ndakoze, Co-Direttrice Artistica di SAVVY Contemporary. Gli artisti di quest’edizione sono Adji Dieye, Silvia Rosi, Christian Offman e Kelly Costigliolo.
Avviata nel 2018, la Black Archive Alliance è un progetto di ricerca e formazione che mira a mettere in luce una selezione di documenti che riflettono le realtà e le storie delle popolazioni africane, la loro diaspora, i legami con il nostro paese e la loro rappresentazione in una serie di archivi e collezioni pubbliche e private. A partire da quest’anno, Black Archive Alliance diventerà residente all’interno delle Murate Art District (MAD) di Firenze, rimanendo fruibile e accessibile a tutti nel tempo.
The Isle of Venus è il titolo di una mostra delle opere di Kiluanji Kia Henda, curata da BHMF e realizzata in collaborazione Murate Art District. L’esposizione si terrà nella Sala Anna Banti di Mad e sarà possibile visitarla su appuntamento (info all’indirizzo: valentina.gensini@muse.comune.fi.it). Il titolo dell’esposizione “l’Isola di Venere” pone l’accento sulla miopia socio-psicologica prodotta dalla trasformazione delle città in siti museali tematici, ancorati al romanticismo del Rinascimento o al fascino grintoso medievale. Parte integrante di questa patina è l’allontanamento di tutte le realtà non allineate, capaci invece di evocare efficacemente le basi sociali di questo sbarramento coerente.
Il secondo appuntamento espositivo in programma a MAD è “Gettare il Sasso e nascondere la mano”, una mostra collettiva (a cura di BHMF, in co-produzione con MAD – Murate Art District) dedicata agli artisti della prima edizione della YGBI Research Residency sviluppata in collaborazione con OCAD e The Student Hotel nel febbraio 2020 sotto la guida di Andrea Fatona e Leaf Jerlefia. La residenza riflette su spazi di non-performatività, sulla collettività e sulla nozione di diaspora. Riunendo cinque artisti afro- discendenti di età inferiore ai 35 anni e residenti in Italia, la mostra progettata per le celle di Murate Art District abbraccia una serie di narrazioni che collegano la spiritualità all’educazione, la storia coloniale e la sua materialità all’attivismo storico ed è radicalmente fondata su un approccio sperimentale alla condivisione collettiva dello spazio. A partire dal 10 febbraio 2021, le mostre al MAD saranno aperte tutti i mercoledì e giovedì dalle 14.30-19.30 e su appuntamento scrivendo a: info.mad@muse.comune.fi.it
BHMF si è associato con il magazine “The Florentine”, per lanciare nel 2020 una rubrica con un focus sulla Blackness nel contesto italiano chiamata Whoever Drinks Black Earns Color. In occasione del numero di febbraio 2021 saranno pubblicati tre articoli incentrati sulla percezione delle persone afro-discendenti in Italia, un saggio fotografico che guarda i ritratti di figure Africane nella collezione delle Gallerie degli Uffizi, e infine una riflessione spirituale sul lavoro “Modern Ancient Brown” di McArthur Binion al Museo del 900. Inoltre, The Florentine Together presenterà due approfondimenti in forma di dialoghi live a cura di Justin Randolph Thompson e Janine Gaëlle Dieudji, rispettivamente co-fondatore e co-direttori di BHMF.
Oltre ai progetti cardine, BHMF ospiterà una serie di conferenze, workshop e mostre che esplorano ciò che viene definito il Mediterraneo nero e il ruolo della musica di artisti neri come meditazione in un momento di crisi mondiale. Si evidenziano in particolare:
La serie di concerti girati nella storica Sala Vanni di Firenze, con il supporto di Publiacqua e in collaborazione con Musicus Concentus(partner dalla prima edizione di BHMF). I concerti saranno disponibili gratuitamente in streaming e saranno prodotti sotto il titolo e tema “E il Clamore è Divenuto Voce” con David Blank, Tommy Kuti e Dre Love Feat. Drumz e Guido Masi.
La serie di conferenze alla NYU Florence e alla EUI, incluso un dibattito su una nuova pubblicazione Black Mediterranean e un confronto sul tema della visione di razza all’interno del retaggio culturale italiano.
Quattro mostre tra cui un progetto personale di Alexis Peskine dal titolo A Piantare un Chiodo a Villa Romana in collaborazione con Numeroventi e co-prodotto da Murate Art District, The Isle of Venus di Kiluanji Kia Henda e Gettare un Sasso e Nascondere la Mano con Binta Diaw, Raziel Perin, Victor Fotso Nyie, Emmanuel Yoro e Francis Offman ed infine un progetto solista presso La Portineria con l’artista Ako Atikossie, tutto a cura di BHMF.
Seconda Edizione di Black History Month Bologna: La seconda edizione di BHMBo co-fondata nel 2020 dal direttore di BHMF Justin Randolph Thompson e diretta da Patrick Jöel Tatcheda Yonkeu consiste in una serie di conferenze virtuali e workshop incentrati sulla geopolitica del corpo nero, sull’afro-sartorialismo e sulle rappresentazioni dell’Africa nera come figure nella storia dell’arte occidentale. La vasta gamma di eventi in collaborazione con molti nuovi partner include lo stilista Defustel Ndjoko e gli artisti Delphine Diallo e Gopal Dagnogo. Gli eventi si svolgeranno nei comuni di Bologna e San Lazzaro di Savena, in collaborazione anche con il Centro Studi Africani del Piemonte.
Dialoghi: Per la prima volta, BHMF si impegnerà in una serie di eventi organizzati oltre le mura cittadine nel tentativo di condividere la piattaforma con gli organizzatori culturali in tutta Italia. BHFM si vedrà quindi impegnata in una serie di conferenze sui temi come la rappresentazione dei corpi neri nei libri per bambini, Black Studies attraverso la presentazione della traduzione del libro The Undercommons e tecnologia e innovazione attraverso il punto di vista degli artisti Temitayo Ogunbiyi e Ibrahim Mahama. Il programma di BHFM nasce dalla collaborazione congiunte di partner e realtà come BLM Roma, Jacobin, Scomodo, Temple University Roma, TAMU, Archive Books, Centro Studi Postcoloniali e di Genere (CSPG), University of Naples “L’Orientale” e Museo MADRE.
Nella foto: un momento dell’edizione 2019 del festival.
Firenze, via alla VI edizione di Black History Month Florence, il festival della cultura nera |