Dopo Venezia e Roma, anche Firenze città del cinema. In arrivo un grande festival


Anche Firenze vuole diventare città del cinema come Venezia e Roma. La città rilancia la “50 Giorni di Cinema”, con risorse straordinarie per trasformarla in un grande festival internazionale. E i nuovi progetti saranno presentati al Museo del Bargello.

Firenze e la Toscana sono sempre più terre del cinema. Grazie al protocollo d’Intesa tra Comune di Firenze, Fondazione Sistema Toscana (ente in-house della Regione Toscana e referente per la promozione dalla cultura cinematografica e dell’audiovisivo), Fondazione CR Firenze e Camera di Commercio di Firenze, nasce il Progetto Triennale Cinema. Tra le prime attività del progetto, la promozione dei festival a carattere internazionale, come quelli che ricadono nel programma della 50 Giorni di Cinema a Firenze, l’insieme di festival nato nel 2007 e che torna nel 2023 dopo sei anni di pausa. La nuova edizione, in particolare, si terrà dal 5 ottobre al 12 dicembre prossimi, al cinema La Compagnia (al quale si affiancheranno altre sala fiorentine). Ci saranno anche risorse straordinarie, messe in campo dal Comune di Firenze, con un finanziamento triennale di 250mila euro, provenienti dal Ministero del Turismo, per la valorizzazione delle “Grandi Destinazioni Italiane per un Turismo Sostenibile”. Una somma a cui si andrà ad aggiungere un contributo di 50mila euro stanziato da Fondazione CR Firenze. Le risorse straordinarie permetteranno alla rassegna di festival di avere ospiti importanti a Firenze, insieme a campagne di comunicazione intense e ad ampio raggio, finalizzate a coinvolgere il pubblico locale e a raggiungere quello nazionale e internazionale.

La 50 Giorni di Cinema a Firenze ha realizzato nel 2022 numeri importanti: sono stati presentati al pubblico 350 film (di cui 187 in anteprima italiana, europea o assoluta) che sono stati visti da 31.929 spettatori, alla presenza di oltre 250 ospiti del cinema italiano e internazionale. Grazie al nuovo e rafforzato sostegno delle istituzioni e degli enti promotori, i festival fiorentini a vocazione internazionale potranno contare quest’anno su un pubblico sempre più ampio, proveniente da fuori città, da fuori regione o da altri paesi, e al tempo stesso incrementare la proposta culturale rivolta ai cittadini. L’edizione 2023 della “50 Giorni” si preannuncia pertanto ancora più ricca di proposte e di partecipazione del pubblico ai nove festival internazionali che ne compongono il cartellone: 5 - 8 ottobre FánHuā Chinese Film Festival; 10 - 15 ottobre Middle East Now; 18 - 22 ottobre Florence Queer Festiva; 28 ott – 1 nov France Odeon; 4 - 12 novembre Festival dei Popoli. Festival Internazionale del Film Documentario; 15 - 19 novembre Lo Schermo dell’arte Film Festival; 24 - 26 novembre Festival Internazionale di Cinema e Donne; 1 dicembre NICE - New Italian Cinema Events; 7 - 12 dicembre River to River Florence Indian Film Festival.

Al termine della 50 Giorni, a dicembre, si terrà inoltre a Firenze una nuova iniziativa voluta e realizzata in collaborazione con l’Accademia del Cinema Italiano Premi David di Donatello: la prima edizione di Italian Rising Stars, un premio che la Giuria dei David assegnerà alle star del cinema di domani. A partire da un lavoro di selezione che si svolgerà nel corso del 2023, verranno scoperti i volti nuovi che possano diventare ambasciatori nel mondo del cinema italiano.

Ad ospitare la presentazione dei nuovi progetti, sarà il Salone di Donatello del Museo Nazionale del Bargello, dove è conservato il David bronzeo, il capolavoro realizzato da Donatello negli anni Quaranta del Quattrocento, su commissione di Cosimo il Vecchio de’ Medici, scultura che ha ispirato l’omonimo premio cinematografico, istituito in Italia negli anni Cinquanta del secolo scorso. Il David di Donatello fu oggetto di ammirazione e interesse fin dalla sua realizzazione e, nel corso dei secoli, pur rimanendo sempre nella città di Firenze, ha cambiato spesso dimora fino a trovare, nel 1865, la sua collocazione definitiva nel Museo Nazionale del Bargello, nato proprio quell’anno per custodire la più importante collezione al mondo di statuaria rinascimentale.

“Se penso alla 50 giorni non posso fare a meno di associarvi la parola ‘qualità’”, ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, “è questa da sempre la cifra della consolidata rassegna di cinema internazionale, frutto di un proficuo lavoro di squadra, rassegna di cui la Toscana si fregia e che orgogliosamente porta il nome della nostra regione nel mondo. Qualità, cultura, apertura, sono proprie della vocazione cinematografica della Toscana e della sua lunga tradizione che la Regione sostiene e valorizza con le sue politiche culturali, consapevole che il cinema inevitabilmente è parte di un processo più ampio di cui fa parte la promozione del territorio. Cinema e turismo sono legati, un legame che trova le sue radici nella storia sociale e culturale dell’uomo e crea relazioni nuove e nuove forme di approccio ai nostri territori. E’ questa una chiave di lettura che raccoglie sempre più attenzione e sempre più potente di cui, nell’era dell’audiovisivo, la Toscana ben volentieri fa tesoro e promuove con forte convinzione”.

“Mai come adesso il settore cinematografico ha bisogno di supporto e rilancio e siamo pronti a fare la nostra parte”, sottolinea il sindaco di Firenze Dario Nardella. “Con questo progetto andiamo a sostenere sempre di più il comparto, dando avvio a una sinergia ancora più forte tra le istituzioni e mettendo in campo una serie di azioni, a partire dal rilancio del cartellone della 50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze, che si va ad arricchire di un’iniziativa preziosa come il premio ‘Italian rising stars’, destinato a valorizzare giovani talenti. Obiettivo di questo grande lavoro è da un lato valorizzare un progetto culturale ormai di riferimento, che così può fare un ulteriore salto di qualità arrivando a intercettare ancora nuovi pubblici, dall’altro attivare strategie per promuovere sempre di più la città come set di produzioni cinematografiche e audiovisive e sfruttare al meglio le potenzialità di questo settore. Il tutto anche come leva per attirare target differenti di visitatori, nell’ottica di sviluppare un’offerta turistica sempre più di qualità e sostenibile”.

“Per i Premi David di Donatello è un onore far parte di un’iniziativa che include un numero così significativo di eventi importanti”, ha detto la Presidente e Direttrice Artistica dell’Accademia del Cinema Italiano, Piera Detassis. “Parteciperemo al progetto culturale toscano con un’idea innovativa, che da tempo auspichiamo di realizzare, per dare risalto e valorizzare i talenti rivelazione del nostro cinema”.

“Il riconoscimento dell’ottimo lavoro che Fondazione Sistema Toscana svolge con la propria Area Cinema”, afferma il presidente, Iacopo Di Passio, “ci riempie di orgoglio ed è ciò che ha contribuito a portare alla sottoscrizione di questo importante e innovativo protocollo. E’ infatti la prima volta che accanto alle istituzioni e agli enti che sostengono la cultura del Cinema si schierano enti come la Camera di Commercio e i settori turistici di Comune e Regione i cui obiettivi principali sono lo sviluppo economico e la promozione del territorio. La nostra Fondazione, che riunisce in sé da molti anni con successo cinema e promozione turistica, è naturalmente vocata a realizzare questo obiettivo. La cultura è un significativo alleato in questa collaborazione che punta sul nuovo avvio della 50 Giorni, rassegna che riunisce i principali festival fiorentini di cinema internazionale che, nel frattempo, hanno trovato casa a La Compagnia. A questo si aggiunge la prestigiosa novità della collaborazione con l’Accademia del Cinema Italiano Premi David di Donatello per l’iniziativa nazionale Italian Rising Stars, grazie alla quale si valorizzeranno i volti nuovi del Cinema italiano: ci sono pertanto tutti i presupposti per un successo”.

“I tanti film girati a Firenze e in Toscana”, dichiara il Presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori, “dimostrano il grande appeal del nostro territorio anche sul grande schermo. È dunque opportuno fare squadra perché il cinema di qualità diventi un ulteriore motivo attrattore a livello internazionale e la nostra partecipazione a questa task force dimostra che crediamo nel progetto. Ci sembra anche importante la nascita di Italian Rising Stars perché la nostra Fondazione si sta impegnando moltissimo nella formazione delle nuove generazioni e, soprattutto, nelle nuove professioni e questo comparto artistico è in generale stimolante per la ricerca di nuovi volti e di nuovi talenti”.

“La Nuova 50 Giorni e la collaborazione con l’Accademia del cinema italiano Premi David di Donatello vanno nella direzione che la Camera di commercio auspica da sempre: quella di rendere il nostro territorio sempre attrattivo e di favorire la collaborazione tra istituzioni. La cultura è uno dei motori più potenti dell’economia fiorentina, che però deve essere costantemente aggiornato e rinnovato, e la sinergia tra soggetti istituzionali diversi è una garanzia di successo”, afferma Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di commercio di Firenze.

“Sono lieta di ospitare la presentazione del rilancio della 50 Giorni di Cinema a Firenze e del premio Italian Rising Stars al Bargello, in uno spazio eccezionale come il Salone di Donatello, luogo emblematico non soltanto perché conserva il celeberrimo David in bronzo, tra i massimi capolavori dell’artista che ha plasmato il Rinascimento”, afferma Paola D’Agostino, Direttore dei Musei del Bargello, “ma anche perché ad accoglierla è la Sala anticamente chiamata delle Udienze, luogo che ripercorre l’eccellenza italiana nelle arti attraverso i secoli, a partire da Dante Alighieri che qui fu condannato all’esilio e poi al rogo, e che rappresenta indubbiamente, come il Rinascimento, l’identità italiana nel mondo. Pertanto, celebrare l’arte cinematografica in questo Salone è particolarmente pregnante per la nostra storia passata e per i nuovi talenti che si affacceranno sulla scena internazionale”.

Immagine: il Salone Donatello del Museo del Bargello in occasione della mostra Donatello. Il Rinascimento. Foto di Ela Bialkowska - OKNO Studio

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