Sono centinaia gli eventi con cui gli istituti culturali di tutta Italia celebrano la seconda edizione del Dantedì, la giornata dedicata a Dante Alighieri (Firenze, 1265 - Ravenna, 1321), del quale ricorre quest’anno il settecentesimo anniversario della scomparsa: il Dantedì si festeggia il 25 marzo perché si tratterebbe della data in cui comincia il viaggio nell’aldilà della Divina Commedia (il primo canto dell’Inferno è infatti ambientato nella notte tra il 24 e il 25 marzo del 1300, anno in cui Dante aveva trentacinque anni d’età).
Tante dunque le iniziative con cui musei, biblioteche, teatri, archivi e istituti di tutta Italia, molti dei quali sotto la regia del Ministero dei Beni Culturali, hanno deciso di celebrare l’evento. “Siamo appena al secondo anno del Dantedì”, ha dichiarato il ministro della Cultura, Dario Franceschini, “e già assistiamo a una crescita enorme delle iniziative, nonostante il momento difficile che stiamo attraversando. Sono centinaia gli eventi in tutta Italia nei musei, nei teatri, nelle biblioteche e negli archivi. La gran parte sono in streaming, ma danno la prova esatta di quello che in poco tempo è successo intorno al Dantedì, con la mobilitazione e il coinvolgimento di tutti i livelli istituzionali, di tante associazioni culturali. Questo ci fa capire quello che succederà nei prossimi anni, quando saremo usciti da questa terribile epidemia: il Dantedì diverrà un pezzo stabile e importante della storia d’Italia. Dopo decenni in cui si celebrerà ci ricorderemo di queste prime edizioni, svolte durante la pandemia, ma che lo hanno fatto partire con così tanta determinazione”.
Il MiC ha attivato una pagina dedicata dove vengono elencati, suddivisi per regione, tutti gli eventi in modalità remota: webinar, mostre digitali, video, dirette streaming, live su YouTube con letture, seminari, performance, esposizioni di documenti d’archivio, codici e manoscritti danteschi, tour virtuali. Tra i più attivi figurano le Soprintendenze archivistiche e gli Archivi di Stato, ad oggi mobilitati con oltre cinquanta eventi, spesso incentrati sulla ricca e preziosa documentazione conservata (“Gli Istituti archivistici”, ha dichiarato la direttrice generale Archivi del MiC, Anna Maria Buzzi, “custodi della memoria delle comunità e dell’intero Paese, grazie alla ricchezza e varietà del patrimonio custodito, hanno la possibilità di raccontare Dante attraverso le tracce dirette e indirette della sua vita e dei suoi viaggi che, da uomo profondamente immerso nella vita sociale e politica del suo tempo, ha lasciato nei nostri Archivi”). Ma anche le biblioteche statali e comunali, i musei, i parchi archeologici e persino ambasciate e istituzioni culturali straniere presenti in Italia parteciperanno alla seconda edizione di questa giornata, che, come ricordato, quest’anno cade nell’anniversario dei settecento anni dalla morte di Dante.
Centinaia di eventi online per il Dantedì. Ecco quali sono e come trovarli |