Venerdì 16 ottobre, presso il Polo del ’900 di Torino, è previsto l’incontro tra i delegati delle Città Creative UNESCO italiane volto alla definire le future linee strategiche e operative condivise per rispondere alle difficoltà del settore creativo, culturale e turistico. Come stanno affrontando le città italiane questa nuova realtà scompaginata dall’arrivo della pandemia? Quali soluzioni stanno mettendo in atto le amministrazioni comunali per risollevare i settori economici più colpiti, a cominciare dal settore culturale? Questi sono alcuni dei temi che verranno affrontati nel corso dell’incontro. Le Città Creative UNESCO italiane si confronteranno dunque, nell’ambito dell’edizione 2020 di Torino Design of the City, su progetti, strategie, interventi, modalità produttive e organizzative per rispondere alla situazione attuale e immaginare un futuro sostenibile.
Parteciperanno i delegati di Alba, Bergamo, Biella, Bologna, Carrara, Fabriano, Milano, Parma, Pesaro, Roma (nominate Città Creative UNESCO per la gastronomia, l’artigianato, la musica, la letteratura e il cinema) e Torino, dal 2014 unica italiana in rappresentanza del mondo del design. In questi anni il capoluogo piemontese ha dato vita a un evento internazionale che si occupa di temi pubblici legati all’incremento della qualità della vita della comunità e del territorio.
Nel corso dell’incontro sarà firmato un documento per delineare future linee strategiche e operative comuni da realizzare nei prossimi 12 mesi e per condividerle con le nuove città creative nominate di recente. Alla luce dell’emergenza Covid-19, la riflessione si concentrerà soprattutto sulla crisi attuale che incide su tutti gli aspetti di una “città creativa”, colpendo il tessuto creativo, produttivo, distributivo e formativo.
In tutti i settori (dal cibo, alla moda, dall’artigianato all’editoria, dal design al teatro, fino alla musica, al cinema e all’arte) si è creata una situazione di contrazione di risorse, disoccupazione, perdita di pubblico, riduzione di produzione e distribuzione e, soprattutto, un generale clima di incertezza e impossibilità di agire con adeguate progettazioni e programmazioni. Anche il turismo, settore strettamente legato alla creatività italiana, è in grave difficoltà.
Questo contesto richiede quindi una ridefinizione su che cosa sono, saranno e potranno realizzare le Città Creative UNESCO, la cui rete italiana di coordinamento è nata nel 2016 per sviluppare forme di collaborazione e progetti innovativi che leghino patrimonio culturale e creatività, a livello regionale e nazionale.
Durante l’incontro saranno definite inoltre le basi per l’individuazione di misure in ambito normativo, fiscale, gestionale per favorire e tutelare i soggetti creativi dei diversi territori, per il coinvolgimento di organismi pubblici e privati nazionali e internazionali e per l’introduzione di forme di produzione e distribuzione delle attività creative che rispondano alla “nuova normalità”.
Per il programma completo: www.torinodesigncity.it
Torino, le Città Creative UNESCO definiscono linee comuni per ripartire |