Canaletto (Giovanni Antonio Canal; Venezia, 1697 - 1768) e Francesco Guardi (Venezia, 1712 - 1793) sono i grandi protagonisti del terzo numero della nostra rivista cartacea Finestre sull’Arte on paper. La cover story di questo numero racconterà infatti affinità e divergenze tra i due grandi artisti, con una penna d’eccezione: quella di Fabrizio Magani, soprintendente di Verona, Rovigo e Vicenza, tra i più riconosciuti esperti di arte veneta del Settecento (e autore di diversi volumi sull’argomento), con all’attivo insegnamenti alle Università di Udine e Padova.
“La scoperta della realtà che si rivela agli occhi nei suoi più completi propositi”, scrive Magani nel suo articolo a proposito del contesto in cui operarono i due artisti, “è conquista libera del Settecento, ma non bisogna trascurare quanto fossero diffusi l’attenzione e lo studio della meccanica compositiva propria degli impianti scenografici. Anzi, per essere il visibile un gran teatro con le sue varianti di luce e cose, era raccomandabile a uno specialista addentrarsi nei segreti di quella tecnica. La matrice comune alle regole di composizione scenografica, con l’abilità di organizzare nella verosimiglianza le diversissime parti del panorama, qualifica una delle peculiarità del XVIII secolo. Il tema del capriccio in particolare, che in sé rappresenta una declinazione tutta speciale del genere vedutistico, è la quintessenza del concetto di varietà e sorpresa, capace di stringere in sé ragione e piacere”.
Per non perdere il numero che contiene l’articolo, intitolato Canaletto e Guardi forever, è necessario abbonarsi alla rivista entro il 18 agosto, seguendo le istruzioni contenute a questo link.
Immagine: Canaletto, Ponte di Rialto (primo quarto del XVIII secolo; 90,5 x 134,6 cm; Montreal, collezione Elwood B. Hosmer)
Canaletto e Guardi protagonisti del terzo numero di Finestre sull'Arte on paper. Abbonamenti fino al 18 agosto |