Per la prima volta in oltre 30 anni di storia, la Biennale de l’Image en Mouvement lascia la sua sede storica di Ginevra per trasferirsi a Torino. Grazie a un’inedita e articolata collaborazione tra il Centre d’Art Contemporain Genève e le OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino, l’edizione 2019 della Biennale viene riconfigurata e presentata nei suggestivi spazi delle ex officine di Corso Castelfidardo, sotto la guida e curatela di Andrea Lissoni, Senior Curator della Tate Modern di Londra, e di Andrea Bellini, Direttore del Centre d’Art Contemporain Genève. Dal 21 giugno al 29 settembre 2019 si potranno così ammirare le opere di otto artisti internazionali all’interno di un allestimento scenografico realizzato grazie al supporto di Andreas Angelidakis, già architetto della Biennale di Berlino 2014 e di Documenta 2017.
“Nella nostra mission”, spiega Massimo Lapucci, direttore generale di OGR, “le OGR rappresentano un luogo di sperimentazione della città ma aperto al mondo, un posto in continua evoluzione dove le eccellenze e i talenti si uniscono in nuove idee e progetti. Con questo obiettivo, fin dalla loro apertura di circa due anni fa abbiamo costruito legami e sinergie con istituzioni e operatori locali ed internazionali siglando partnership importanti come quella che oggi viene presentata con il Centre d’Art Contemporain Genève che non solo ha portato per la prima volta la Biennale dell’Immagine in Movimento fuori dalla sua casa madre, ma che ha anche permesso la co-produzione di alcune opere in mostra e la realizzazione di un catalogo congiunto. Una collaborazione che pone ancora una volta le OGR come un polo di cultura contemporanea internazionale ad ampio spettro dall’arte espositiva e performativa fino all’innovazione e al tech che proprio a partire dalla prossima settimana vede l’apertura del nuovo spazio OGR Teche l’avvio della Torino Startupweek”.
La Biennale, dal titolo The Sound of Screens Imploding, prende il via dall’idea che l’era della proiezione su schermi stia volgendo al termine per lasciare spazio a nuove e riverberanti realtà, indagando lo stato odierno delle immagini e il loro display espositivo, sottolineando il potenziale sperimentale dei nuovi linguaggi e analizzando quelle che sono le peculiarità che li determinano. L’analisi sull’attualità e sulla politica è messa in scena grazie a una serie di dialoghi tra artisti differenti per poetica e provenienza geografica, ma tutti solidamente radicati nella storia del loro tempo.
Si trovano così esposti in mostra i lavori di Lawrence Abu Hamdan, Korakrit Arunanondchai & Alex Gvojic, Meriem Bennani, Ian Cheng, Elysia Crampton, Tamara Henderson e Kahlil Joseph. Inoltre Andreas Angelidakis, oltre a presentare in una nuova forma la sua opera precedentemente esposta a Ginevra, ha realizzato per l’occasione un’installazione ambientale che ha il compito di mettere in dialogo opere video e architettura attraverso un unico progetto coerente.
La Biennale dell’Immagine in Movimento di Ginevra è l’unica biennale al mondo che presenta solo ed esclusivamente opere inedite, commissionate e prodotte nel contesto della mostra. Nel 2018 lo sforzo organizzativo ed economico di un evento così complesso e ambizioso è stato possibile grazie alla collaborazione tra l’istituzione ginevrina e quella torinese, che hanno co-prodotto alcune delle opere in mostra (in particolare quelle di Meriem Bennani e Tamara Henderson). Il CAC e OGR stanno inoltre lavorando assieme alla realizzazione di un catalogo congiunto edito da Corraini Edizioni, in vendita nei prossimi mesi presso il bookshop delle OGR transliteral shop.
“La Biennale dell’Immagine in Movimento racchiude in sé alcuni aspetti fondanti per le Officine Grandi Riparazioni, che sono state motivo e motore di questa partnership”, sottolinea Nicola Ricciardi, Direttore Artistico di OGR, “non solo per l’idea di movimento, che è alla base di tutta la nostra programmazione artistica, ma anche e soprattutto per la possibilità di confrontarsi con il medium del video. Dopo aver portato all’interno degli spazi espositivi la performance, la musica e la danza, adesso, sempre mossi dal desiderio di reinterpretare, riadattare e allo stesso tempo di enfatizzare lo spazio architettonico, esploriamo questo nuovo mezzo espressivo, in tutte le sue declinazioni”.
“È stato una bellissima esperienza vedere la Biennale ginevrina trasformarsi negli spazi delle OGR”, dichiara Andrea Bellini, Direttore del Centre d’Art Contemporain Genève. “Devo dire che qui a Torino la mostra è particolarmente potente. Le Officine Grandi Riparazioni sono un luogo affascinante, gli spazi sono favolosi e -insieme all’allestimento pensato per l’occasione da Andreas Angelidakis- riescono a dare nuova vita alle opere. Il mio auspicio è che la partnership tra la Biennale e le OGR possa rinnovarsi anche in futuro: adoriamo il luogo, abbiamo amato lavorare con questo team e il risultato finale è straordinario, spero quindi si possa proseguire su questa strada”.
La Biennale dell’Immagine in Movimento è di consueto accompagnata da un calendario di proiezioni capaci di restituire al pubblico uno sguardo complessivo sul progetto: in occasione del suo spostamento a Torino, grazie all’inedita collaborazione tra le OGR e il Museo Nazionale del Cinema, nel mese di settembre verrà presentata una ricca programmazione di film selezionati dai due curatori. Infine, il 28 e 29 settembre, il finissage della Biennale sarà l’occasione per festeggiare il secondo anniversario dalla riapertura delle OGR con una serata di musica e performance organizzata in sinergia con il festival avant-pop Club To Club.
“È particolarmente significativo che il secondo compleanno delle OGR venga festeggiato in concomitanza con la chiusura della Biennale dell’Immagine in Movimento, manifestazione da sempre focalizzata nel dare spazio alla sperimentazione di linguaggi innovativi”, aggiunge il Presidente delle OGR Fulvio Gianaria. “Innovazione è infatti una delle parole chiave attorno alle quali è stata elaborata la mission delle rinate Officine Grandi Riparazioni, con l’obiettivo di renderle concretamente non solo un contenitore di eventi, ma un ecosistema per lo sviluppo e la crescita del capitale culturale, sociale ed economico del territorio. In quasi due anni di apertura le Officine Grandi Riparazioni hanno dimostrato di essere diventate un polo culturale complesso, con un’offerta ampia e di qualità, inclusiva e formativa, capace di parlare a un bacino di persone vasto ed eterogeneo. Uno spazio di aggregazione per tutte le tipologie di pubblico, diverse per formazione e interessi, un luogo aperto alla città e al mondo, dove contenuti unici e discipline differenti trovano sede di produzione e contaminazione culturale in continua trasformazione”.
Per tutte le informazioni potete visitare il sito ufficiale di OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino.
Nell’immagine: Biennale Dell’immagine In Movimento - The Sound of Screens Imploding, installation view, OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino. Ph. credit: Giorgio Perottino
Fonte: comunicato
La Biennale dell'Immagine in Movimento lascia dopo 30 anni la storica sede di Ginevra e si sposta a Torino |