Artissima cambia volto e diventa “unplugged”. Ecco come sarà la fiera quest'anno


Un’Artissima in versione ’acustica’ e ’Covid-conscious’ quella che aprirà a novembre a Torino, con una formula inedita, in parte fisica e in parte digitale. 

Come era già stato annunciato a inizio ottobre, quest’anno Artissima, la grande fiera d’arte contemporanea, non si terrà nella sua forma tradizionale, all’Oval di Torino. A inizio ottobre, l’organizzazione aveva infatti deciso di cambiare la formula a causa del perdurare dell’esigenza sanitaria, proponendo un programma di eventi realizzati in collaborazione con Fondazione Torino Musei e di progetti digitali da inaugurare nelle stesse date inizialmente previste per Artissima, ovvero dal 5 all’8 novembre. Nelle scorse ore, Artissima ha sciolto tutte le riserve e ha annunciato come sarà l’edizione 2020 della fiera: si tratterà, cioè, di una nuova versione “Unplugged”, una sorta di “versione acustica” della fiera che si concentra sullo strumento (le opere) e la voce (le gallerie).

La fiera dunque si reinventa, e lo fa portandosi dietro gli investimenti sul digitale cominciati nel 2017 e l’esperienza accumulata grazie all’organizzazione di diverse mostre collaterali a Torino. Ci saranno, per cominciare, tre nuovi progetti espositivi in altrettanti musei (la GAM - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, il Museo Civico d’Arte Antica di Palazzo Madama e il MAO Museo d’Arte Orientale), dal 7 novembre 2020 al 9 gennaio 2021: tutti i tre progetti sono accomunati dal tema Stasi Frenetica e sono curati dalla direttrice di Artissima, Ilaria Bonacossa. E ancora, ci sarà il lancio di Artissima XYZ, inedita piattaforma online che trasforma le sezioni tradizionali della fiera in una esperienza digitale immersiva. La fiera va dunque online, e lo fa con le sezioni Present Future, curata da Ilaria Gianni e Fernanda Brenner, Back to the Future, curata da Lorenzo Giusti e Mouna Mekouar, e Disegni, curata da Letizia Ragaglia e Bettina Steinbrügge.

Vediamo i progetti nel dettaglio. I tre musei della Fondazione Torino Musei ospiteranno un corpus di opere delle gallerie selezionate per questa edizione della fiera: una sorta di spaccato di quello che il pubblico avrebbe trovato negli stand, sul tema della Stati Frenetica, ovvero un invito a riflettere sull’idea di accelerazione opposta all’inerzia e sulla necessità, sempre più impellente, di cambiare i nostri paradigmi e ricercare possibili risposte alla crisi attuale. Risposte che potrebbero e dovrebbero essere suggerite anche da una profonda e meditata evoluzione culturale e sociale veicolata dall’arte, da sempre testimone di storie e civiltà passate e al contempo catalizzatrice delle visioni più innovative. Si tratta di un tema al centro dei più attuali dibattiti che rappresenta anche un’interessante chiave di lettura dei mesi passati, caratterizzati dall’alternarsi di diverse modalità di lockdown. Nei tre musei ci sarà dunque un distillato delle storiche sezioni di Artissima, ovvero la Main Section, che raccoglie le più rappresentative gallerie della scena internazionale, New Entries, dedicata alle gallerie emergenti, e Dialogue/Monologue, che ospita le gallerie con approccio sperimentale che intendono presentare il lavoro di un artista o un dialogo tra due artisti.

Quanto ad Artissima XYZ, sarà una piattaforma di immediato approccio e facile navigazione: attraverso una welcome page si potrà accedere alle tre sezioni all’interno delle quali ogni progetto avrà una propria pagina dedicata, ricca di materiali di varia natura che indagheranno a 360° l’opera e l’artista attraverso fotografie, video e audio. L’idea è quella di andare oltre la struttura delle viewing room e dei cataloghi digitali, per offrire invece contenuti freschi ed esperienziali che consentano l’approfondimento di tutti i principali protagonisti, ovvero le gallerie, gli artisti e i curatori. Ci saranno trenta gallerie che porteranno trenta artisti, dieci per ogni sezione. Evocando gli assi del sistema di riferimento cartesiano, il nome “XYZ” richiama l’approccio pluridimensionale e multimediale adottato dalla piattaforma, pensata per restituire l’esperienza fisica attraverso quella virtuale. L’intento è quello di portare il visitatore ad apprezzare il valore dell’opera d’arte non solo vedendola, ma anche ascoltando la sua lettura critica e scoprendone la genesi creativa attraverso contenuti fotografici, video, interviste e podcast di artisti, galleristi e curatori. Realizzati con l’ausilio di tecnologie di relazione a distanza, diventate strumento di uso quotidiano nei mesi passati, alcuni di questi contenuti saranno prodotti direttamente dalle gallerie e dagli artisti, mentre altri vedranno la curatela editoriale del team di Ordet (composto da Edoardo Bonaspetti, Stefano Cernuschi e Anna Bergamasco) che per Artissima ha realizzato negli scorsi anni le Artissima Stories e Pills. Artissima XYZ vuole dunque configurarsi come una risposta ai limiti dell’emergenza sanitaria e al contempo come esperienza originale destinata a collezionisti esperti e a chi semplicemente desidera approfondire l’arte contemporanea.

“In questi mesi, insieme al mio team”, dichiara Ilaria Bonacossa, “abbiamo lavorato con la consueta passione all’organizzazione di una fiera Covid-conscious che potesse a novembre accogliere a Torino le gallerie, il pubblico, i partner, in piena sicurezza e nel rispetto delle normative vigenti. In un contesto di incertezza globale, i repentini mutamenti di scenario e la conseguente insicurezza che governa le decisioni dei singoli ci hanno costretto anon procedere all’organizzazione di Artissima nel formato canonico. Per non disperdere il lavoro e l’impegno profusi,abbiamo però immaginato nuove modalità espositive e online per presentare fisicamente l’arte a Torino. Una versione ‘unplugged’ di Artissima che sostiene in maniera innovativa il sistema dell’arte e i suoi attori, racconta e fa scoprire l’arte contemporanea attraverso il lavoro delle gallerie italiane e internazionali che ci hanno sempre sostenuto con fiducia ed entusiasmo. Un’edizione coraggiosa, nata dalla collaborazione con la Fondazione Torino Musei, in prima linea per la cultura ,e resa possibile grazie al sostegno della Città di Torino e della Regione Piemonte congiuntamente alle istituzioni (Fondazione CRT, Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, Fondazione Compagnia di San Paolo e Camera di commercio di Torino). Il dialogo e la volontà di lavorare insieme hanno permesso di non rinunciare, in un anno così difficile, all’arte contemporanea insieme ai musei e le fondazioni della città.Un sentito ringraziamento va ai partner storici e nuovi che ci avrebbero supportato comunque, nonostante le difficoltà del momento. L’affetto nei confronti di Artissima è tangibile e non possiamo che esserne onorati. Un grazie speciale va infine al team di Artissima che quest’anno ha lavorato in maniera infaticabile con competenza e determinazione per ideare insieme nuovi progetti, smontando e rimontando il progetto fiera in risposta alla contingenza, senza mai smettere di credere che avremmo portato le nostre gallerie a Torino”.

“Vorrei rassicurare le Istituzioni Cittadine, l’opinione pubblica, gli appassionati”, afferma Maurizio Cibrario, presidente di Fondazione Torino Musei: “Artissima 2020 si terrà fisicamente, sia pure in una formula diversa, meno concentrata in pochi giorni, ma diffusa in un arco temporale più ampio. Sono certo del successo della manifestazione, che si svolgerà nel pieno rispetto delle norme sanitarie esistenti. È stata una decisione difficile da prendere. Mesi fa, nel pieno della pandemia, ci siamo interrogati a lungo sul da farsi, ben sapendo che un annullamento imprevisto della fiera per motivi di salute pubblica avrebbe comportato rischi molto onerosi. Il cuore oltre l’ostacolo: si è deciso di andare avanti per la Città, per i suoi cittadini, per le maestranze di Artissima. Manifestazioni di questo valore, riconosciuto a livello internazionale, che danno risalto all’immagine di Torino nel mondo, non possono evaporare. Molto ha fatto Torino: l’industrializzazione del paese è nata qui, la radio e la televisione ugualmente, la moda, anche se poi talune attività hanno proseguito altrove il loro sviluppo. L’Arte contemporanea ha trovato qui un terreno fertile di incontro, che bisogna assolutamente preservare. Per i suoi cittadini, affinché sentano l’orgoglio di far parte di una città operosa e ricca di iniziative. Per il personale di Artissima, per dare un senso ad un anno di lavoro, svolto con passione, complicato e pieno di incertezze. La formula adottata per questa edizione consiste in un’esposizione nei tre musei della Fondazione (Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Antica, GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e MAO Museo d’Arte Orientale) di opere di artisti proposti dalle gallerie partner di Artissima, per la durata di circa due mesi. Ci è parso questo un modo per mantenere il nostro impegno con la Città, in una versione più compatibile con la situazione pandemica vigente. Ora non resta che tagliare il nastro della 27esima Edizione di Artissima, con ottimismo e consci di aver impiegato tutte le nostre forze per la riuscita della manifestazione e per, ancora una volta, sottolineare che Torino è e resta il cuore del Contemporaneo”.

Non resta dunque che darsi appuntamento sul sito di Artissima per aggiornarsi su tutte le novità.

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