Arte Fiera, chiude l’edizione 2025. I primi bilanci e i premi


Si conclude l’edizione 2025 di Arte Fiera: i primi bilanci. Nel dare appuntamento al 2026, Arte Fiera annuncia poi il nuovo Direttore artistico: sarà Davide Ferri. 

Arte Fiera giunge alla conclusione dell’edizione 2025, tracciando un primo bilancio e anticipando alcune novità per il prossimo anno. Sin dalla giornata inaugurale si sono manifestati segnali positivi: la selezione proposta dalle 176 gallerie espositrici è stata apprezzata dagli operatori del settore, ma anche l’affluenza nei giorni di apertura al pubblico è stata significativa: a poche ore dalla chiusura, le presenze hanno raggiunto quota 50.000.

L’attenzione sui social è aumentata in modo rilevante, sia per numero di follower che per il livello di engagement. Grande successo anche per gli incontri di Book Talk, dedicati al rapporto tra arte ed editoria, e per le iniziative speciali del public program: tra queste, la performance di Adelaide Cioni al Padiglione de l’Esprit Nouveau – realizzata in collaborazione con la Fondazione Furla nell’ambito del programma di azioni dal vivo – e il progetto di Maurizio Nannucci per la serie Opus Novum, che ha permesso a numerosi visitatori di portare a casa un’opera d’arte: la shopper della fiera, ideata dall’artista come multiplo inedito.

Dal punto di vista del mercato, Arte Fiera ha mostrato la sua capacità di rappresentare la varietà dell’offerta artistica, spaziando dalle opere più accessibili – come quelle appartenenti all’arte moltiplicata – ai lavori di artisti emergenti, fino ai capolavori di grandi maestri del moderno e del contemporaneo. Le vendite si sono rivelate incoraggianti fin dal primo giorno, nonostante una fase generale difficile e la notizia della mancata riduzione dell’IVA sulle opere d’arte in Italia, annunciata proprio nei giorni della fiera.

Questa 48ª edizione segna inoltre la conclusione della direzione artistica di Simone Menegoi, affiancato negli ultimi tre anni da Enea Righi nel ruolo di Direttore operativo. Nel dare appuntamento al 2026, Arte Fiera annuncia il nuovo Direttore artistico: sarà Davide Ferri (Forlì, 1974), critico d’arte e curatore indipendente, già curatore nel 2019 del progetto speciale di Arte Fiera Solo figura e sfondo e, dal 2020, della sezione Pittura XXI. È inoltre docente di Museografia all’Accademia di Belle Arti di Bologna; collabora stabilmente come curatore con Palazzo De’ Toschi - Banca di Bologna e con la Fondazione Coppola di Vicenza. Dal 2012 è curatore della Sezione Arte del Festival teatrale Ipercorpo e ha curato diverse mostre e progetti in gallerie e musei d’arte contemporanea.

Davide Ferri
Davide Ferri

“L’edizione 2025 di Arte Fiera”, dichiara il Presidente di BolognaFiere, Gianpiero Calzolari, “ci ha permesso di rafforzare, in maniera sempre più evidente, i risultati di un lavoro svolto in questi anni insieme a Simone Menegoi, fondato prima di tutto sull’identità della fiera e la qualità della sua offerta. Ringraziamo Menegoi per la professionalità, la serietà e la convinzione con cui ha ricoperto il suo ruolo di Direttore artistico dal 2019, attraversando anche la difficile fase della pandemia, e superandola brillantemente. Ringraziamo Enea Righi per essersi unito al progetto di rilancio e averne sposato la visione, continuando a interpretarne al meglio tutti gli aspetti che riguardano la relazione con il collezionismo. Con grande soddisfazione per i traguardi raggiunti, guardiamo con fiducia all’edizione 2026, dando il benvenuto come futuro Direttore artistico a Davide Ferri, già parte della squadra di Arte Fiera come curatore della sezione ”Pittura XXI“. Siamo sicuri che saprà raccogliere al meglio il testimone per affrontare le prossime sfide che ci aspettano”.

“Ringrazio BolognaFiere per questi sette anni di lavoro insieme, per la fiducia che mi è stata dimostrata, per il sostegno alle mie scelte. È stata un’esperienza impegnativa ma bellissima. Sono orgoglioso dei risultati raggiunti, e mi preme estenderne il merito a tutte le persone con cui ho collaborato, sia interne alla fiera che esterne, il cui contributo è stato fondamentale”, queste le parole di Simone Menegoi nell’ultimo giorno del suo mandato. “Passo il testimone a Davide Ferri, che ha lavorato con me fin dal principio, e che conosce a fondo Arte Fiera e le sue dinamiche. A lui va il mio più caloroso augurio di far crescere ulteriormente questa grande e storica manifestazione”.

“Sono molto contento ed emozionato”, afferma il futuro Direttore artistico Davide Ferri. “Ho fatto parte sin dal primo anno dello staff di Simone Menegoi e ho vissuto da vicino il bellissimo e proficuo percorso della sua direzione artistica. Lo ringrazio per primo. Ringrazio inoltre BolognaFiere, il suo Presidente Gianpiero Calzolari e il suo Amministratore Delegato Antonio Bruzzone per la fiducia che stanno riponendo in me, il Direttore operativo Enea Righi con cui sono felicissimo di poter lavorare a stretto contatto, e tutto lo staff di Arte Fiera, che ho già avuto modo di conoscere in questi anni. Eredito una fiera in forte crescita, ed è da questo incontestabile miglioramento che si riparte. E da un affetto e un legame speciale verso Arte Fiera, dato dalla lunga frequentazione, che trovo condiviso tra moltissimi addetti ai lavori e nel pubblico”.

Un ringraziamento speciale al Main Partner di Arte Fiera 2025 BPER Banca, che ha rinnovato il suo impegno a favore della manifestazione per i prossimi tre anni, e a Ducati, che ha confermato anche quest’anno la sua partnership per la sezione Percorso della fiera.

Adelaide Cioni, Five Geometric Songs, Padiglione de l’Esprit Nouveau (Bologna, 2025, progetto di Arte Fiera in collaborazione con Fondazione Furla). Su gentile concessione dell'artista, P420 (Bologna) e The Approach (Londra)
Adelaide Cioni, Five Geometric Songs, Padiglione de l’Esprit Nouveau (Bologna, 2025, progetto di Arte Fiera in collaborazione con Fondazione Furla). Su gentile concessione dell’artista, P420 (Bologna) e The Approach (Londra)

I Premi

Nel corso di Arte Fiera sono stati conferiti sette Premi, riconoscimenti di diverse forme di sostegno all’arte italiana: dai premi promossi da collezioni private e partner, alle acquisizioni, fino alla collaborazione con il più prestigioso premio nazionale dedicato alla pittura.

Il Premio BPER è stato attribuito a Sabrina Mezzaqui, rappresentata dalla Galleria Massimo Minini, per l’opera Lettere (2010). Inoltre, è stata assegnata una menzione speciale ad Arianna Zama, rappresentata da Fuocherello, per i lavori Rosa, come le gengive dei leopardi (2025) e Pastorello non ti scordar di me (2023). Le opere premiate entreranno a far parte delle collezioni espositive di BPER.

Per la prima volta, il Premio Marval Collection è stato assegnato a due artisti: Sang Woo Kim, rappresentato da Herald St, per l’opera The corner 015 (2024), e Wenhui Hao, rappresentato da L.U.P.O. – Lorenzelli Projects, con l’opera Blue Butterfly Passage (2025). Entrambe le opere entreranno nella collezione Marval.

Il Premio Collezione Righi, dedicato in particolare alle nuove generazioni di artisti italiani, è stato assegnato ad Andrea Romano, rappresentato da Federica Schiavo Gallery. Le opere Anteo, The Art of Self-Denial (2024) e Te Rerioa, Fake Flock Two (2024) saranno acquisite dal MAMbo – Museo d’arte moderna e contemporanea di Bologna.

Il Premio Officina Arte Ducati, dedicato al format Percorso, che quest’anno verteva sul tema “Comunità: non ‘io’, ma ‘noi’”, è stato vinto da Marinella Senatore, rappresentata dalla Galleria Mazzoleni, con l’opera There is so much we can learn from the sun (2024). Il lavoro entrerà a far parte della collezione corporate di Borgo Panigale, sostenuta dalla Fondazione Ducati.

Il Premio Osvaldo Licini by Fainplast ha selezionato tra le gallerie della sezione Pittura XXI l’artista Sebastiano Impellizzeri, rappresentato da Société Interludio, come uno dei cinque finalisti del premio. Il riconoscimento è stato assegnato “per la qualità della ricerca pittorica che propone un solido dialogo tra storia dell’arte e vita contemporanea”.

Alla sua 13ª edizione, il Premio Rotary ha premiato la Galleria Studio G7 per il coraggioso progetto personale di Daniela Comani, intitolato Perturbazione #2. L’installazione esplora il legame tra eventi meteorologici e cambiamento climatico, presentando l’automobile della madre dell’artista distrutta da un albero abbattuto dal vento.

Il Premio Rotaract e il Premio Andrea Sapone sono stati entrambi conferiti a Juri Bizzotto, rappresentato da Galleria Astuni Public Studio, per la coerenza e il controllo dimostrati nell’uso di differenti media, che gli ha permesso di costruire una narrazione matura e originale.

Infine, il The Collectors.Chain Prize by Art Defender, dedicato alla sezione Fotografia e immagini in movimento, è stato assegnato a Leila Erdman – Tabakashvili (A Pick Gallery), giovane fotografa che, secondo la giuria, “unisce l’immediatezza dell’immagine fotografica alle suggestioni derivanti dall’utilizzo di una parola che si rivela di volta in volta poetica, ironica o drammatica”, con le opere Stability.jpg (2024), ... and I run from you to you.jpg (2024) e The wind, the wind, dry their tears, let them sleep, bring tomorrow closer.jpg (2024).

Daniela Comani, Perturbazione #2, 2025, Galleria Studio G7
Daniela Comani, Perturbazione #2, 2025, Galleria Studio G7


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