L’Arco di Palmira, barbaramente distrutto dall’Isis nell’ottobre del 2015, rivivrà dal 27 marzo al 27 aprile a Firenze, in piazza della Signoria, in occasione del primo G7 della cultura. Accanto alla Fontana del Nettuno di Bartolomeo Ammannati sarà infatti esposta la fedele ricostruzione dell’arco nata grazie al lavoro di Torart, l’azienda carrarese guidata da Giacomo Massari e da Filippo Tincolini che, avvalendosi dei più moderni strumenti di modellazione tridimensionale, nel 2016 è riuscita nell’impresa di riportare in vita il monumento simbolo dell’antica città della Siria. Nel video che segue è possibile osservare le fasi di realizzazione dell’opera:
L’arco di Palmira fu costruito tra il II e il III secolo d.C. e dedicato a Settimio Severo, tanto da essere noto anche come Arco di Settimio Severo. Non è la prima volta che la ricostruzione a grandezza naturale di Torart viene esposta al pubblico: era già stata presentata a Londra, in Trafalgar Square, nell’aprile del 2016, e al City Hall Park di New York la scorsa estate.
L’esposizione dell’arco di Palmira ricostruito da Torart sarà uno dei principali eventi del G7 della cultura, il vertice dei ministri della cultura delle sette principali potenze mondiali, che si svolgerà a Firenze il 30 e il 31 marzo: voluto dal ministro dei beni culturali Dario Franceschini, il G7 della cultura focalizzerà la propria attenzione sulla protezione del patrimonio culturale, sulla lotta al traffico illecito di beni e sulla cultura come strumento di dialogo tra i popoli. A margine del G7 della cultura, in città sono previsti diversi eventi e conferenze.
L'Arco di Palmira rivive a Firenze per il primo G7 della cultura |