Sapevate che nel cuore delle Alpi austriache, a Saalfelden, ogni inverno si tiene un festival di jazz dal carattere intimo e ricercato, ma comunque noto agli appassionati, con concerti dentro musei e chiese? Parliamo del festival 3 Tage Jazz di Saalfelden, un palinsesto con pochi eguali nel panorama musicale europeo, un evento che riesce a fondere la passione per il jazz contemporaneo con la bellezza incontaminata delle Alpi austriache. Con una tradizione ormai consolidata, questo festival si svolge ogni anno a gennaio, attirando un pubblico internazionale che vuole vivere il jazz in un contesto unico. Pur trattandosi di una versione invernale più intima rispetto al celebre Jazzfestival Saalfelden estivo, il 3 Tage Jazz ha saputo conquistarsi una reputazione di grande rilievo per la sua qualità artistica e per la sua atmosfera suggestiva. Il Jazzfestival di Saalfelden, che si tiene come detto d’estate, ha avuto la sua prima edizione nel 1978, mentre il 3 Tage Jazz è più recente: è nato infatti nel 2016, ma ha subito riscontrato un grande successo tra gli appassionati.
Il 3 Tage Jazz, nato perché, hanno sempre detto gli organizzatori, “un solo festival non bastava”, non è solo una rassegna musicale, ma un evento che celebra la fusione tra natura e cultura. Saalfelden-Leogang, situata nelle Alpi di Salisburgo, a pochi chilometri da località turistiche come Kitzbühel e Bad Gastein (ma la stessa Saalfelden è una rinomata stazione sciistica internazionale), offre uno sfondo paesaggistico straordinario che amplifica l’esperienza di ascolto. Immagina di assistere a un concerto jazz immerso nel silenzio e nella maestosità delle montagne innevate. Questo contrasto tra la frenesia della musica e la quiete della natura circostante è uno degli aspetti più affascinanti del festival, un’esperienza che porta il pubblico lontano dalle convenzioni per immergersi completamente nella dimensione artistica e sensoriale.
Gli spettacoli si tengono presso sedi particolari, ognuna delle quali possiede una sua anima e contribuisce a creare un’atmosfera speciale. La Stadtpfarrkirche di Saalfelden, ad esempio, è una chiesa storica che conferisce alle esibizioni una componente spirituale, quasi sacra, rendendo i concerti serali dei veri e propri riti di condivisione musicale. In un contesto come questo, la musica si fa ancora più penetrante, toccando corde profonde e suscitando emozioni. Altra sede di grande fascino è il Bergbau-und Gotikmuseum di Leogang, un particolare museo che ripercorre la storia mineraria e artistica (!) della regione, e che diventa lo scenario ideale per concerti più intimi, ma non per questo meno interessanti.
Nonostante sia un festival relativamente breve, il 3 Tage Jazz ha sempre presentato un programma di altissimo livello. Il calendario dell’edizione 2025 (dal 24 al 26 gennaio 2025) prevede la partecipazione di artisti di spicco sulla scena jazz internazionale. Si comincerà il 24 gennaio con il concerto del trio Daniel Erdmann’s Velvet Revolution, una formazione che ha fatto della sperimentazione e della fusione di generi il suo marchio di fabbrica. Il gruppo è composto da Daniel Erdmann (sassofono), Theo Ceccaldi (violino) e Jim Hart (vibrafono). La loro musica si caratterizza per melodie impressionanti, diversità ritmica e sound design sperimentale, e spazia stilisticamente dal jazz alla musica classica e contemporanea.
Il giorno successivo, il Kunsthaus Nexus, uno spazio culturale moderno e dinamico, ospiterà la performance del trio britannico Enemy, composto da Kit Downes (pianoforte), Petter Eldh (basso) e James Maddren (batteria). Conosciuto per le sue audaci incursioni nel free jazz e nella musica d’avanguardia, il trio si spinge oltre i confini tradizionali del jazz, creando composizioni travolgenti che alternano brani di virtuosismo a momenti di tensione per poi tornare su melodie dedicate. La scelta del Kunsthaus Nexus come sede per questo tipo di esibizione non è casuale: è uno spazio che, con la sua architettura moderna e le sue linee essenziali, si presta a ospitare performance audaci e sperimentali come quella di Enemy.
Infine, il festival si concluderà il 26 gennaio al Bergbau-und Gotikmuseum di Leogang con il Duo Valcic Preuschl, formato dalla violoncellista Asja Valcic e dal bassista Raphael Preuschl, che porterà innovazione attraverso l’incontro di strumenti classici e moderni (come il violoncello e l’ukulele), creando un dialogo sonoro che esplora nuovi orizzonti musicali. Questa esibizione chiuderà il festival con una performance intima in un ambiente che invita alla riflessione e all’ascolto attento.
Uno dei punti di forza del 3 Tage Jazz è la sua accessibilità. Sebbene l’evento mantenga un’atmosfera raccolta, con una capienza limitata e un’aura quasi familiare, riesce a richiamare un pubblico eterogeneo proveniente da tutta Europa. Questo è possibile grazie alla posizione strategica di Saalfelden, facilmente raggiungibile grazie a una rete di trasporti pubblici ben sviluppata, tra cui i servizi ferroviari austriaci (ÖBB). Gli organizzatori del festival mettono a disposizione numerose opzioni per rendere l’esperienza confortevole e accessibile, con offerte di alloggio che spaziano dagli hotel di lusso ai più modesti bed & breakfast, integrando l’esperienza musicale con quella turistica. Inoltre, negli ultimi anni, il festival ha anche posto una crescente attenzione ai temi della sostenibilità ambientale. L’organizzazione del 3 Tage Jazz lavora in collaborazione con le autorità locali e gli sponsor per ridurre l’impatto ambientale dell’evento, promuovendo l’uso di mezzi pubblici, la raccolta differenziata e l’utilizzo di materiali eco-compatibili per il merchandising del festival.
Per tutte le informazioni è possibile visitare il sito www.jazzsaalfelden.com.
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