Venerdì 19 febbraio, su Rai 5 alle 21:15, una serata interamente dedicata a Keith Haring (Reading, 1958 - New York, 1990) e alla street art nell’ambito del contenitore Art Night: andranno infatti in onda due documentari, Keith Haring. Street art boy e Muri e murales, per esplorare il mondo della forma d’arte più popolare, accessibile, destinata alle masse, esplosa decenni prima di Banksy.
Prima che questo fenomeno culturale guadagnasse un ruolo nel panorama della creatività contemporanea, erano pochi coloro che si misuravano con la pittura sulle grandi pareti dei palazzi, pochi quelli a cui è stato riconosciuto un ruolo nella storia dell’arte. Tra quei pochi (tra gli altri, ad esempio, Basquiat e Blek le Rat), è possibile annoverare Keith Haring. Il documentario di Ben Anthony, prodotto da BBC, Keith Haring: street art boy, rivela perché, trent’anni dopo la sua morte per una malattia correlata all’AIDS a soli 31 anni, il suo lavoro domina ancora la cultura popolare.
Nel giugno 1986 Andy Warhol scattò una fotografia, oggi famosa, di un gruppo di giovani in città a New York. Non erano i soliti festaioli di tutti i giorni, ma alcuni dei più grandi innovatori e creativi dell’epoca, tutti miracolosamente catturati in un unico fotogramma. La foto mostra l’artista Jean-Michel Basquiat, che indossa un abito e fissa impertinente l’obiettivo, alla sua sinistra c’è la pioniera dell’Afrobeat Fela Kuti, la modella e cantante Grace Jones, zigomi e sguardo duro, immersa in una conversazione con un uomo le cui sopracciglia sono comicamente alzate: l’artista statunitense Keith Haring. Le sue allegre immagini dei cartoni animati di bambini che gattonano, cani che abbaiano e uomini danzanti erano ovunque sui muri, sui cartelloni pubblicitari e nelle gallerie. Per qualche tempo, un bambino di Haring ha persino illuminato Times Square. Il documentario mostra filmati inediti dagli archivi della Haring Foundation ripercorrendo la vita e l’opera di questo eccezionale artista. Le parole e i racconti dei familiari, degli amici artisti e curatori si intrecciano con la voce dello stesso Haring tratta da un’intervista inedita.
Il film è un’immersione nella scena underground della New York degli anni Ottanta, dove Haring è stato promotore di un’arte accessibile a tutti, composta da un vocabolario figurativo che è diventato ed è tutt’oggi un’icona globale, e che ha trovato nello spazio pubblico il suo luogo di esposizione. Il documentario ci mostra il suo rapporto con personaggi quali Andy Warhol e Madonna, la creazione del suo pop shop, il progetto di un enorme banner realizzato nel 1986 assieme agli adolescenti dei quartieri disagiati di New York, ma anche il dramma dell’AIDS che irrompe a metà anni Ottanta e che oltre alla vita di Haring porterà via anche quelle di numerosi amici.
A seguire, Art Night propone il documentario Muri e murales di Antonio Demma, produzione Deriva Film, che racconta la street art a Roma, con le opere d’esordio e le interviste di giovani che oggi sono artisti affermati sulla scena internazionale. Art Night è un programma di Silvia De Felice e di Massimo Favia e Marta Santella. Regia di Andrea Montemaggiori.
Su Rai 5 una serata sulla street art coi documentari su Keith Haring e sull'arte urbana a Roma |