In uscita Niki, il film sulla vita di Niki de Saint Phalle


Il 9 ottobre esce nei cinema francesi Niki, un film dedicato alla vita di Niki de Saint Phalle. Diretto da Céline Sallette, con Charlotte Le Bon nei panni dell’artista.

Il 9 ottobre 2024 arriva nei cinema francesi il film Niki, un biopic emozionante dedicato alla vita di Niki de Saint Phalle (Neuilly-sur-Seine, 1930 – San Diego, 2002), una delle artiste più rivoluzionarie del XX secolo (già disponibile il trailer). Diretto da Céline Sallette al suo esordio come regista, il film getta luce sugli aspetti più intimi e dolorosi della vita dell’artista, esplorando i traumi che hanno alimentato la sua arte e la sua lotta per affermarsi in un mondo dominato dagli uomini. Niki de Saint Phalle è stata una figura poliedrica: scultrice e pittrice, famosa soprattutto per le sue sculture monumentali delle Nanas, opere colorate e gioiose che rappresentano donne formose e potenti, simboli di femminilità liberata e assertiva. In Italia, è possibile ammirare il Giardino dei Tarocchi di Capalbio, un incredibile parco d’arte da lei stessa ideato, e realizzato con la collaborazione del marito Jean Tinguely (Friburgo, 1925 – Berna, 1991), e che rappresenta una sorta di summa della sua arte. Il film di Céline Sallette però va oltre l’immagine delle sue opere celebri, concentrandosi sul viaggio personale e psicologico che ha portato Niki a diventare un’icona dell’arte e del femminismo.

Il film, sceneggiato da Céline Sallette insieme a Samuel Doux, si divide in tre parti principali che seguono i momenti cruciali della vita di Niki de Saint Phalle (interpretata dall’attrice canadese Charlotte Le Bon), a partire dagli anni Cinquanta, quando si trasferisce a Parigi con il marito, lo scrittore Harry Mathews (interpretato da John Robinson), lasciandosi alle spalle gli Stati Uniti. La giovane Niki è una donna segnata da un trauma: l’abuso subito da parte del padre all’età di 11 anni. Questo dolore profondo emerge nella sua arte e nei suoi comportamenti autodistruttivi, portando il marito a farla ricoverare in una clinica psichiatrica a Nizza, dove viene sottoposta a trattamenti di elettroshock, uno degli episodi più cupi della sua vita.

Niki
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Nella clinica, Niki inizia a esplorare il potere curativo dell’arte. Tra la depressione e il caos interiore, trova un modo per esprimersi attraverso il disegno e la creazione di collage con materiali trovati nel giardino dell’ospedale. È in questo momento che Niki scopre la sua vera vocazione artistica, trasformando il dolore in creatività. La sua arte diventa un modo per sopravvivere e per affrontare la rabbia e la frustrazione accumulata negli anni.

Una volta uscita dalla clinica, Niki si immerge completamente nell’arte, dedicandosi freneticamente alla pittura e alla scultura. Il film esplora la sua evoluzione artistica, passando dalla sperimentazione con i materiali ai celebri Tirs, opere create nel 1961 in cui Niki sparava con un fucile su tele che contenevano sacche di vernice, creando esplosioni di colori che esprimevano la sua rabbia e il suo desiderio di distruzione. Questo gesto diventa simbolico del suo processo di liberazione personale e artistica.

Altro personaggio chiave nel film è Jean Tinguely, interpretato da Damien Bonnard, che non solo è stato il marito di Niki ma anche un suo collaboratore. Insieme, Niki e Jean rompono le convenzioni artistiche del tempo, unendo le loro visioni nel movimento del Nouveau Réalisme, un gruppo di artisti che cercava di rompere con le tradizioni accademiche, celebrando l’uso di materiali di recupero e l’arte come espressione di ribellione. La relazione con Tinguely è anche centrale per l’evoluzione artistica di Niki, che grazie, come sottolineato anche nel film, a lui acquisisce fiducia nel suo talento e nelle sue idee.

Sallette ha dichiarato di aver studiato a lungo testimonianze di abusi e di incesti, ispirandosi a figure come Camille Kouchner e Christine Angot per comprendere meglio il dolore di chi ha subito traumi simili a quelli di Niki. La regista riesce a portare sullo schermo una figura complessa, che trasforma la sua furia e la sua disperazione in una forza creativa capace di cambiare il mondo.

Niki
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“Ho visto un’intervista a Niki de Saint Phalle del 1965”, ha dichiarato la regista in un’intervista rilasciata per il Festival di Cannes, dove il film è stato presentato, “e ho notato due cose: in primo luogo, era un’artista brillante e molto avanti rispetto ai suoi tempi, e in secondo luogo, Charlotte Le Bon le somiglia in modo sorprendente. È così che mi è venuto in mente il film: la metamorfosi di una giovane modella, un prodotto puro dei suoi tempi, in un’artista con i capelli tagliati a coltello che spara alle sue tele con un fucile per creare arte. Come ha fatto Niki Mathews a diventare Niki de Saint Phalle? Proprio mentre ne parlavo con il mio agente e stavamo iniziando a fissare appuntamenti con un produttore, Jalil Lespert mi ha chiamato: voleva fare un film su Niki de Saint Phalle con Charlotte Le Bon! Quando ha sentito che avevo avuto la stessa idea, mi ha proposto di incontrarci e il resto è storia”.

Il resto del cast include attori come Judith Chemla nel ruolo di Eva Aeppli, amica e confidente di Niki, e Radu Mihaileanu nel ruolo di Constantin Brancusi, uno dei più grandi scultori del Novecento. Con una durata di 1 ora e 38 minuti, Niki sarà distribuito per la vendita internazionale da Pulsar Content, che ha peraltro presentato il film nella sezione Un certain regard del Festival di Cannes. “Spero che il film”, ha dichiarato la regista Céline Sallette, “mostri che passare dal silenzio alla chiamata alla rivolta è un viaggio. Spero che questo senso trasformativo della poesia traspaia nel film. Dopo l’incubo vivente, Niki sopravvive prima di rinascere. È un esempio da seguire”.


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