A un anno dalle celebrazioni per il bicentenario della sua fondazione, il Museo Egizio di Torino giunge per la prima volta al cinema con il film evento Uomini e dei. Le meraviglie del Museo Egizio, presentato in anteprima alla 41° edizione del Torino Film Festival e in uscita nelle sale il prossimo gennaio. Prodotto da 3D Produzioni, Nexo Digital e Sky in collaborazione con il Museo Egizio e diretto da Michele Mally, che firma il soggetto con Matteo Moneta, autore della sceneggiatura, il film vede la partecipazione straordinaria del Premio Oscar Jeremy Irons, che conduce gli spettatori in un viaggio alla scoperta dei tesori dell’Antico Egitto.
Il Museo Egizio di Torino custodisce 40mila reperti, di cui 12mila esposti su quattro piani del museo. Sfingi, statue colossali, minuscoli amuleti e sarcofagi raccontano quasi 4000 anni di storia antica. Tra i reperti più celebri, il Papiro dei Re, l’unica lista che sia giunta fino a noi che ricostruisce il susseguirsi dei faraoni, scritta a mano su papiro, o il Papiro delle Miniere, una delle più antiche carte geografiche conosciute. E ancora, sculture come la statua del sacerdote Anen, quella di Ramesse II, quella di Iside di Copto, oltre al ricco corredo funebre di Kha, sovrintendente alla costruzione delle tombe dei faraoni che insieme alla moglie Merit sarà tra i protagonisti di tutto il racconto.
Reperti, studi scientifici e il dietro le quinte del museo sono narrati in maniera corale non solo dalla Presidente del Museo, Evelina Christillin, e dal Direttore Christian Greco, ma anche da alcuni dei curatori del Museo come Cédric Gobeil, Beppe Moiso, Susanne Toepfer, Paolo Del Vesco, Federico Poole, Johannes Auenmüller, Enrico Ferraris, Alessia Fassone, Tommaso Montonati, dalle restauratrici Cinzia Oliva, Roberta Genta, Paola Buscaglia del Centro di Conservazione e Restauro de La Venaria Reale, dall’antropologo Pieter Ter Keurs, dal Direttore Dipartimento Egizio del Louvre Vincent Rondot, dal Capo del Dipartimento Egitto e Sudan del British Museum Daniel Antoine, dai curatori del British Museum Ilona Regulski e Marcel Maree, dalla direttrice del Agyptisches und Papyrussammlung di Berlino Friederike Seyfried, dalla direttrice Generale Museo Egizio del Cairo Sabah Abdel Razik Saddik, dal Ceo di Ima Solutions Sarl Benjamin Moreno.
Dal Louvre di Parigi al British Museum di Londra fino all’Ägyptisches Museum di Berlino: sono solo alcune delle importanti istituzioni museali mondiali da cui provengono i membri del comitato scientifico del museo, che vanta oltre novanta collaborazioni scientifiche con musei, atenei e centri di ricerca internazionali.
Le collezioni custodite a Torino comprendono oltre 40mila reperti che hanno una natura antiquaria, in quanto legati al collezionismo e al criterio di raccolta di Bernardino Drovetti, diplomatico piemontese al servizio del governo francese che vendette a Carlo Felice di Savoia il primo nucleo delle collezioni del museo per 400mila lire dell’epoca, e una natura archeologica legata a campagne di scavo archeologico promosse da Ernesto Schiaparelli e Giulio Farina in Egitto all’inizio del Novecento.
Perché proprio a Torino, nel 1824, si decise di aprire un museo che non aveva uguali al mondo, dedicato a una civiltà ancora in via di svelamento? Chi fu il primo a vedere nelle Alpi il profilo delle piramidi? Per scoprire le origini del Museo Egizio il film risalirà il corso del Nilo sulle tracce dei suoi grandi esploratori e archeologi del passato: Donati, Drovetti, Schiapparelli. Si visiteranno i luoghi da cui provengono i principali reperti delle collezioni torinesi, da Giza a Tebe fino all’antico villaggio di Deir el-Medina, abitato dagli scribi e dagli artigiani delle tombe della Valle dei Re e delle Regine. E si viaggerà indietro nel tempo, quando i sovrani del Piemonte, i Savoia, per dare prestigio alla loro capitale riscrissero il mito delle origini egizie di Torino, sovrapponendo il toro, simbolo della città, col dio Api, che aveva le sembianze di toro ed era venerato nell’antico Egitto. Attraverso i sarcofagi e gli oggetti del corredo funebre della tomba di Kha e Merit sarà invece raccontato il viaggio dell’architetto Kha nell’Oltretomba, dal momento della mummificazione ai funerali, fino al giudizio di fronte ad Osiride e alla vita nell’Aldilà, seguendo le pagine del Libro dei Morti.
La colonna sonora originale è composta e orchestrata dal pianista e compositore Remo Anzovino ed eseguita dall’autore con l’Orchestra Sinfonica Accademia Naonis diretta da Valter Sivilotti: in uscita su etichetta Nexo Digital e distribuzione Believe nel 2024.
La Grande Arte al Cinema è un progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital. Per il 2024 la Grande Arte al Cinema è distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con i media partner Radio Capital, Sky Arte, MYmovies.it e in collaborazione con Abbonamento Musei.
Il Museo Egizio sbarca al cinema con un film evento. Con la partecipazione straordinaria di Jeremy Irons |