In arrivo al cinema il film dedicato a Gioacchino da Fiore, il monaco che ispirò Dante e Michelangelo


Uscirà il 5 dicembre nelle sale cinematografiche italiane “Il Monaco che vinse l’Apocalisse”, il film diretto da Jordan River dedicato alla figura di Joachim Abbatis (Gioacchino da Fiore), monaco ed esegeta vissuto nel dodicesimo secolo.

Uscirà il 5 dicembre 2024 nelle sale cinematografiche italiane Il Monaco che vinse l’Apocalisse, il film diretto da Jordan River, prodotto e distribuito dalla Delta Star Pictures con il sostegno di Ministero della Cultura, Fondazione Calabria Film Commission, Regione Lazio e con il sostegno di numerosi enti locali e nazionali, dedicato alla figura di Joachim Abbatis (Gioacchino da Fiore), monaco ed esegeta vissuto nel dodicesimo secolo. Il film intende presentarsi come opera che celebra l’arte tesa a elevare lo spirito.

Apprezzato già in vita e dopo la morte come profeta, Dante Alighieri inserì Joachim Abbatis nella sua Divina Commedia, definendolo “di spirito profetico dotato”. Da recenti scoperte sembra che Dante si sia ispirato a Gioacchino da Fiore per la stesura del suo poema dei Tre Regni. Nel film dedicato, scenografie virtuali, effetti visivi digitali e tecniche innovative di fotogrammetria danno vita ai tre mondi danteschi.

Gioacchino, noto non solo per i suoi rapporti con regnanti ma anche con pontefici, fu consultato per le sue rivelazioni profetiche. Ben tre papi gli chiesero di scrivere sull’Apocalisse. La sua influenza si estese anche a pensatori e artisti internazionali come Montaigne, Hegel, Joyce e persino Michelangelo, che si ispirò al suo pensiero figurativo per il Giudizio Universale. Sebbene Dante lo avesse “canonizzato” secoli prima della Chiesa ufficiale, collocandolo nel Paradiso (Canto XII, vv. 139-141), le sue idee riformatrici rimasero spesso ai margini e quasi nascoste per oltre 800 anni, talvolta oscurate dall’accusa di presunta eresia. Alla sua morte, furono diffusi anche scritti anonimi per cercare di distorcere il suo pensiero. Il film affronta anche questo aspetto, rendendo omaggio a una figura che ha profondamente influenzato la cultura italiana. “..Gioacchino, che, anche se scrive in latino, è il primo pensatore italiano, cioè inaugura la tradizione della cultura e del pensiero italiano che va in quella direzione, e che poi avrà traduzioni diverse, con Giambattista Vico, con Benedetto Croce eccetera…”, scrive il filosofo Andrea Tagliapietra che ha collaborato come consulente alla sceneggiatura del film.

Una scena del film
Una scena del film
Una scena del film
Una scena del film

Per otto secoli, Gioacchino è rimasto una figura “di frontiera”, apprezzato da intellettuali e persino da non credenti per la sua visione di una Chiesa più spirituale e meno materialista. Una svolta inaspettata è avvenuta il 27 giugno 2024, quando Papa Francesco, nel suo messaggio per la Giornata mondiale del creato, ha citato Gioacchino da Fiore, riconoscendone “l’ideale di un nuovo spirito”.

Il pensiero spirituale figurale di Gioacchino, definito “pensatore pittorico”, si basava sull’idea innovativa di esprimere il pensiero religioso attraverso immagini e disegni, per rendere il messaggio accessibile a tutti, anche a chi non sapeva leggere e scrivere. Il Liber Figurarum (Libro delle Figure), creato nel XII secolo, è una delle sue opere più rilevanti: un raro codice miniato medievale considerato la raccolta più importante di pensiero spirituale figurale e simbolico del Medioevo. Sono noti solo tre esemplari ben conservati: il codice di Dresda, quello di Reggio Emilia e il più antico, custodito a Oxford.

Anche Dante, circa un secolo dopo, trasse ispirazione dall’Abate Florense. Nel Canto XXXIII del Paradiso, descrisse la tavola con i cerchi trinitari di Gioacchino da Fiore, scrivendo: «Nella profonda e chiara sussistenza/ dell’alto Lume parvermi tre giri/ di tre colori e d’una contenenza;/ e l’un da l’altro, come iri da iri,/ parea reflesso, e il terzo parea foco,/ che quinci e quindi igualmente si spiri».

Il Liber Figurarum è un capolavoro dell’arte pittorica spirituale, con temi illustrati come il Drago a sette teste e l’Albero della Vita. Per Gioacchino, la natura e l’ambiente erano strumenti essenziali per dialogare con il divino.

Il film, che uscirà in tutta Italia il 5 dicembre, giorno della Giornata Mondiale del Suolo istituita dalle Nazioni Unite, vuole invitare a riflettere sui cambiamenti climatici e sul futuro dell’umanità.

Link al trailer: https://www.youtube.com/watch?v=3u5tlukj9ps

Locandina del film
Locandina del film

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