Grazie alla Fondazione Cineteca di Bologna, dal 21 novembre 2023 ha riaperto al pubblico il Cinema Modernissimo, storica sala cinematografica di Palazzo Ronzani a Bologna riportata allo splendore di inizio Novecento a seguito di un lungo intervento di ripristino. Celebrato dalla stampa per la sua sontuosità, eleganza e modernità, il cinema venne inaugurato il 16 febbraio 1915 e chiuso nel 2007. La riapertura del Cinema Modernissimo, riportato alla sua identità artistico architettonica novecentesca con l’ambizione di farne una sala unica dal punto di vista scenografico-estetico, vuole porsi in totale controtendenza rispetto alle sempre più frequenti chiusure delle sale cinematografiche, inserendosi nel contesto di una nuova attenzione internazionale ai cinematografi di inizio Novecento che ha già portato al recupero, in tutto il mondo, di edifici di importanza storica, artistica e culturale come il Majestic Theatre di New York, il Cinema Louxor di Parigi, il Metro Kino di Vienna e il Théâtre de l’Eden di Marsiglia.
Il progetto per far rinascere la storica sala cinematografica in Piazza Maggiore nasce dal protocollo d’intesa tra il Comune di Bologna, la Fondazione Cineteca di Bologna ed Emmegi Cinema (società proprietaria della sala), con la collaborazione di Confindustria Emilia Area Centro, e di Gaumont, Pathé. Ha ricevuto in questi anni il sostegno del Comune di Bologna, Ministero della Cultura. Diverse le collaborazioni messe in atto per i giorni dell’inaugurazione: Il Mulino (che per l’occasione regalerà agli spettatori la ristampa dello scritto La voce dei libri di Ezio Raimondi), Forno Brisa (che ha realizzato Brisissimo – il Panettone Modernissimo), Good Vibes (che gestirà il Caffè Pathè), Anonima Impressori (che ha stampato con i caratteri originali di legno dell’epoca 108 copie, come gli anni che ci separano dal 1915, del manifesto Modernissimo), partner istituzionali come Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e Bologna Welcome.
Il restauro e la riapertura del cinema rappresentano non soltanto un’operazione di restituzione alla città di un luogo chiuso da quasi vent’anni ma rimasto nella memoria dei bolognesi, ma anche il ritorno alla vita del Sottopasso di via Rizzoli, che diventerà spazio espositivo permanente.
Per viaggiare nel tempo fino al Modernissimo delle origini, l’istituzione bolognese ha chiamato lo scenografo Giancarlo Basili, tra i più attivi del cinema italiano: una scelta che, come chiarisce Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna, deriva dal fatto che “la struttura architettonica del Modernissimo era già data, mentre noi avevamo bisogno di un artista che ci facesse sognare e facesse del Modernissimo il luogo della sorpresa, un’Atlantide dello spettacolo”. Basili ha mantenuto le tracce originali rimaste, cancellando i rimaneggiamenti degli anni Cinquanta e Sessanta ma, partendo dalle fotografie e dal progetto dell’epoca, ha immaginato anche la realizzazione di un luogo che celebrasse il cinema. A Mario Nanni si deve invece la creazione della pensilina di ingresso (la cui apertura, in Piazza Re Enzo, è ipotizzata a fine febbraio) e il progetto artistico di alcuni degli ambienti più significativi del complesso, come i locali antistanti il foyer, che ospiteranno anche il Caffè Pathé.
“Ci siamo mossi in direzione opposta, alla ricerca dell’unicità del Modernissimo”, prosegue Farinelli. "Le prime sale nacquero attorno al 1913, con i primi lungometraggi, e un successo italiano, Quo vadis? , ha innescato la nascita di luoghi dedicati agli eventi cinematografici e non più ricavati da altri spazi. Naturalmente la prima fonte di ispirazione furono i teatri all’italiana, ed è questa bellezza che noi stiamo andando a ricercare. Con un’ulteriore particolarità, che riguarda la storia di Bologna: il palazzo che ospitò fin dall’inizio il Modernissimo nacque contestualmente all’allargamento di quella che oggi si chiama via Rizzoli, operazione che portava con sé un’idea di trasformazione della città. Così il primo palazzo della modernità, a Bologna, ha nel suo cuore il Modernissimo. Un luogo straordinario e irripetibile, fin dal suo progetto iniziale".
Per questa inaugurazione, la Cineteca ha organizzato un programma speciale di appuntamenti fino al 30 novembre: una festa lunga dieci giorni con un parterre di ospiti che va dal regista Wes Anderson (che sarà protagonista di diversi interventi da sabato 25 a lunedì 27 novembre) all’attore protagonista del film La mosca, Jeff Goldblum, registe, registi, attrici, attori, critici e studiosi come, in ordine di calendario, il presidente della Cineteca di Bologna Marco Bellocchio, Marco Tullio Giordana, Luca Bigazzi, Francesco Piccolo, Alina Marazzi, Paolo Mereghetti, Alice e Alba Rohrwacher, Josh O’Connor, Joel Meyerowitz, Ermanno Cavazzoni, Giuseppe Schillaci, Alessandro Bergonzoni, Enzo D’Alò, Toni Servillo, Éric Toledano e Olivier Nakache, Paola Cortellesi, Andrée Ruth Shammah, Paola Malanga, Jeremy Thomas, Marisa Paredes, Chema Prado, Giuseppe Tornatore, i Manetti Bros., Vinicio Capossela e Stefano Ricci, Pupi e Antonio Avati, Mario Martone, Vittorio Lingiardi, Giorgio Diritti.
Per info sul programma consultare il sito della Cineteca di Bologna.
Foto di Lorenzo Burlando.