Venerdì 14 gennaio alle ore ore 21.15 su Rai5 andrà in onda, in prima visione Rai, un’altra puntata di Art Night, il programma condotto da Neri Marcorè, di Silvia De Felice e di Emanuela Avallone, Massimo Favia, Alessandro Rossi, con la regia di Andrea Montemaggiori.
Questa puntata racconterà la storia di quegli artisti che hanno rischiato la vita, e persa, per affrontare un lavoro che oggi consideriamo arte, ma che forse allora costituiva un impegno civile e politico. Con sprezzo del pericolo molti artisti hanno affrontato il loro lavoro, creando alcuni dei capolavori della storia dell’arte: “Se non si rischiasse mai nella vita, Michelangelo avrebbe dipinto il pavimento della cappella Sistina e non la volta”, ha affermato il grande commediografo Neil Simon.
La serata inizia con Sulle orme di Gerda Taro, un film in prima visione assoluta, di Camille Mènager, prodotto da Brotherfilms con la partecipazione di France Tèlèvision. In un’epoca in cui è stato inventato il fotogiornalismo, Gerda Taro ha fotografato la tragedia della guerra civile spagnola. Ha creato un lavoro pionieristico prima di perdere la vita alla vigilia del suo ventisettesimo compleanno. Dalla Germania di Hitler alle battaglie della Repubblica spagnola, al bohémien parigino degli anni tra le due guerre, la sua breve vita ha attraversato la grande storia della prima parte del Novecento. Le sue fotografie esprimono la follia degli uomini, il dolore della guerra, ma anche l’ideale della fratellanza e la speranza per un mondo migliore. Il suo nome, scomparso dalla memoria collettiva, è recentemente riemerso dall’oblio, grazie anche al libro La ragazza con la Leica di Helena Janeczek che ha vinto il Premio Strega nel 2018. Sulle orme di Gerda Taro è un documentario coinvolgente che segue la scoperta casuale delle sue foto, per anni attribuite al suo compagno Robert Capa, e ne ricostruisce la vita, breve seppur piena di scelte coraggiose e decisive.
Art Night prosegue con Shoot it! L’ultimo scatto del Bang Bang Club.
Il Bang Bang Club era un gruppo di quattro giovani fotografi senza paura che si proponevano di mostrare la realtà dell’apartheid nel Sudafrica. Questa è la storia di un successo inaudito e di una tragedia. È anche la storia di una grande amicizia nella lotta per la libertà in Sudafrica. Poco più che ventenni, Ken Oosterbroek, Joao Silva, Kevin Carter e Greg Marinovich sono andati nei quartieri neri per registrare la violenza di quel momento, cosa che nessun altro fotografo bianco aveva mai osato fare. Le loro immagini hanno fatto il giro del mondo e sono apparse sulle prime pagine del New York Times, del Washington Post e del Time Magazine. “Le loro fotografie hanno sicuramente accelerato i cambiamenti in questo paese, la fine dell’apartheid. Le immagini mostravano al mondo intero cosa stava succedendo qui e aumentavano la pressione sul regime”, racconta Peter Sullivan, allora redattore capo di The Star a Johannesburg. “Gli dicevo ogni giorno: nessuna foto è abbastanza importante o per cui vale la pena scattare. Ma avrebbero riso di me. Non ho potuto fermarli. Ogni giorno vivevano in pericolo. Erano come cavalli selvaggi”, spiega Sullivan.
I quattro fotografi furono soprannominati Bang Bang Club da una rivista e divennero una leggenda. Nel 1991 Greg Marinovich ha vinto il Premio Pulitzer, l’Oscar della fotografia, per la sua serie di foto di un uomo che viene bruciato. Nel 1994 Kevin Carter ha vinto lo stesso premio per la sua controversa foto di un bambino affamato e di un avvoltoio, che ha girato durante un viaggio in Sudan. Joao Silva ha dichiarato: “Era la fotografia della vita di Kevin, il sogno di un fotografo. Tuttavia, allo stesso tempo lo ha distrutto”. Alla fine gli amici hanno pagato un prezzo alto; solo due di loro sono sopravvissuti. Un documentario che intende essere anche una riflessione sul ruolo della fotografia tra arte e documentazione della realtà, sempre in bilico tra due possibilità: la vita bisogna fotografarla, o viverla?
Su Rai5 un documentario su Gerda Taro, la fotoreporter compagna di Robert Capa recentemente riscoperta |
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