La puntata di Art Night di domani sera, venerdì 5 febbraio 2021, è dedicata a un maestro dell’arte contemporanea, David Hockney, le cui opere sono oggi molto ricercate (venduto all’asta nel 2018, il suo Portrait of an Artist (Pool with Two Figures) è diventata l’opera più pagata di sempre di un artista vivente), e alla Pop Art in Italia. Questi sono i temi dei due documentari che andranno in onda nel contenitore di Silvia De Felice, Massimo Favia e Marta Santella a partire dalle 21:15 su Rai 5.
Si parte dal documentario in prima visione David Hockney. L’eternità ritrovata di Michael Trabitzsch prodotto con Arte France, che intende ripercorrere la carriera di David Hockney, nonché la sua lunga vita. “Disegno il mondo, disegno me stesso” ha dichiarato l’artista.
Fin dall’inizio è stato coinvolto in un dialogo continuo con la sua epoca: ha utilizzato ogni formato e mezzo artistico a sua disposizione, dalla pittura al disegno, all’installazione, alla scenografia, alla fotografia, al collage, al telefono cellulare.
Hockney, cresciuto in Inghilterra, fuggito dai vincoli delle piccole città per vivere in California, ha lavorato a Parigi, Londra e New York, per poi tornare in Inghilterra, dove ancora oggi vive. Il documentario si concentra sui luoghi della sua vita che hanno fortemente influenzato il suo lavoro, utilizzando una grande quantità di filmati d’archivio per evidenziare le varie fasi della sua opera in relazione ai luoghi in cui ha vissuto e lavorato. Lui e la sua arte sono importanti quanto i luoghi stessi per permettere di avvicinarsi a un artista che, pur non sfuggendo allo sguardo del pubblico, non è comunque facile da “sbloccare” e ritrarre.
A seguire Art Night racconta come i riflessi della Pop Art siano arrivati fino in Italia, trovando terreno fertile negli artisti della Scuola di Piazza del Popolo. Lo racconta il documentario di Giuseppe Sansonna dal titolo Ombre elettriche, prodotto da Rai Cultura, con la consulenza scientifica di Alessandro Masi. Protagonisti lo stile e l’arte degli anni Sessanta visti da due punti diversi: Roma e Londra. In primo piano Franco Angeli, Tano Festa, Mario Schifano: tre pittori visionari e inquieti, legati da una forte sintonia, capaci di sconvolgere la scena dell’arte italiana di quel decennio. Il loro ritrovo abituale è il Caffè Rosati, affacciato su Piazza del Popolo. Il loro regno è la Roma antica e affascinante di piazza di Spagna, Via Margutta e Piazza del Popolo. Sono tuttavia attirati e influenzati anche dalla modernità, che scoprono nella frenesia di Via Veneto, tra alberghi, uffici, stranieri e colletti bianchi. Sono convinti che la cultura e l’arte possano davvero cambiare il mondo. Vogliono mutare lo sguardo, sovvertire l’immaginario, incidere sul reale. Un documentario realizzato grazie ai materiali delle Teche Rai che danno voce ai tre pittori, ma anche ad altri grandi artisti di quegli anni: Andy Warhol, Marco Ferreri, Giorgio Franchetti. Interviste originali ad Achille Bonito Oliva, Laura Cherubini, Paola Pitagora, Maria Angeli, figlia di Franco e responsabile del suo archivio, Otello Angeli, Anita Festa, figlia di Tano e responsabile del suo archivio, e anche a Leonardo Crudi, giovane artista che oggi interpreta e rielabora l’immaginario di quegli anni.
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David Hockney protagonista di un documentario in prima visione domani sera su Rai5 |