A Roma, su un muro di viale Regina Elena, la street artist Laika ha realizzato la sua nuova opera: dal titolo Wall of Shame, è un collage di commenti tratti dai vari social e da siti internet completati dai nomi e cognomi degli autori.
"Ho raccolto decine di commenti, pubblicati su pagine di informazione e gruppi di discussione, che trasudano del razzismo più becero e ripugnante. Ci sono persone che gioiscono per le morti in mare, gente che vomita odio nei confronti di ragazze e ragazzi italiani che hanno i genitori stranieri, chi inneggia alla violenza per la difesa della nazione contro una supposta invasione, chi riesce a prendersela addirittura con i bambini che vanno a scuola" ha commentato l’artista.
"Ho voluto mettere su carta e muro la parte peggiore del paese, anche se non è che una goccia del mare di razzismo e ignoranza che c’è in Italia" ha aggiunto.
"Quella che ho messo su carta è una forma di discriminazione assolutamente evidente a tutti, ma non è l’unica, anzi. Ne esistono molte altre e molto più subdole, contro le quali è importante che ci sia il nostro impegno, sia come società civile che come singoli [...] Chi crede di essere superiore a qualcun altro solo perché, in modo del tutto casuale, è nato in un posto invece che in un altro e ha la pelle bianca, non ha nulla di umano" ha concluso.
Street art a Roma, i commenti razzisti degli utenti più beceri dei social diventano un murale, opera di Laika |