In Italia il 56,6% dei volontari presta servizio in ambito culturale, e per ogni dipendente delle associazioni no profit ci sono ben 67 volontari. Sono le mostruose cifre presentate dal Rapporto annuale 2018 dell’Istat, che è stato presentato ieri alla Camera dei Deputati: nel volume si legge che “il contributo dei volontari risulta cospicuo nel settore della cultura, sport e ricreazione, in cui si concentra il 57,0 per cento del volontariato”. Allo stesso tempo, l’area che l’Istat denomina “cultura, sport e ricreazione”, identificata come quella che “riguarda attività artistiche e culturali, sportive e di socializzazione”, rappresenta “il settore di attività prevalente (quasi 220 mila istituzioni, 65 per cento del totale nazionale)”.
Scorrendo infatti il censimento delle istituzioni non-profit, si osserva che sul totale di 5.528.760 di volontari che hanno prestato servizio in Italia nel 2015, ben 3.128.701 afferiscono al settore cultura, sport e ricreazione. Si tratta del 56,6% sul totale dei volontari delle istituzioni no profit: i dipendenti delle associazioni culturali, sportive e ricreative (46.803 in tutto), invece, rappresentano solo il 5,9% del totale (che è di 788.126).
Questi dati, che appaiono preoccupanti in quanto certificano come nella cultura si faccia un uso troppo esteso del volontariato, collocano l’ambito della cultura al di fuori da tutte le medie. Se infatti a livello nazionale per ogni dipendente delle istituzioni no profit ci sono 7 volontari, il numero, come detto, sale a 67 volontari per 1 dipendente nell’ambito della cultura. Per fare un paragone con altre realtà, nella sanità ci sono circa 4 volontari ogni dipendente, nell’istruzione il rapporto è quasi alla pari (124.879 dipendenti contro 161.028 volontari), nello sviluppo economico il numero dei dipendenti è doppio rispetto a quello dei volontari, nelle associazioni religiose c’è un dipendente ogni 25 volontari, nelle associazioni sindacali i volontari sono 4 ogni dipendente, e ancora, nella protezione civile ci sono 3 volontari per dipendente. Peggio della cultura se la passa solo il settore ambiente, con 90 volontari per dipendente.
Tuttavia il settore dell’ambiente, relativamente al numero medio di dipendenti per istituzione, fa registrare un dato doppio rispetto al settore cultura (0,4 contro 0,2: il dato relativo alla cultura è il più basso in assoluto). In tal senso il settore più virtuoso è quello della sanità, dove ogni istituzione ha in media 15 dipendenti e 37 volontari.
Volontariato culturale: in Italia è il 57% del totale, e per ogni lavoratore delle no profit ci sono 67 volontari |