Martedì 10 gennaio alle ore 11.30 si svolgerà alle Terme di Diocleziano la cerimonia della firma del Protocollo di intesa per la candidatura del sito "Via Appia. Regina viarum" per l’iscrizione della Via Appia nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO.
Il progetto, promosso dal Ministero della Cultura attraverso gli uffici centrali e periferici, coinvolge quattro Regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), dodici tra Province e Città metropolitane, settantatré Comuni, quindici Parchi, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e venticinque università italiane e straniere.
La strada consolare, circa 900 km di tracciato da Roma a Brindisi inclusa la variante traianea, costituisce non solo il prototipo del sistema viario romano, ma è anche simbolo millenario delle relazioni tra le civiltà del Mediterraneo e quelle dell’Oriente e dell’Africa.
Per sostenere la candidatura della Via Appia, il Ministero della Cultura sta investendo nel restauro e nella valorizzazione di evidenze archeologiche e architettoniche situate lungo il percorso, con l’obiettivo di coniugare le ragioni della conservazione e valorizzazione di questo patrimonio con lo sviluppo sostenibile dei territori coinvolti, per rafforzare l’offerta culturale, fondamentale per la crescita sociale ed economica soprattutto delle aree interne.
Alla cerimonia interverranno: il Sottosegretario di Stato al MiC, Giancarlo Mazzi; il Presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, Mons. Pasquale Iacobone; il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano; il Presidente della Ragione Basilicata, Vito Bardi; il Presidente vicario della Regione Lazio, Daniele Leodori; l’Assessore al Turismo della Giunta Regionale Campania, Felice Casucci; l’Assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor.
Gli interventi saranno introdotti dalla dirigente dell’ufficio UNESCO del Ministero della Cultura, Mariassunta Peci, dalla coordinatrice scientifica della candidatura, Angela Maria Ferroni, e dai saluti del direttore del Museo Nazionale Romano, Stéphane Verger.
Dopo la valutazione del Consiglio direttivo della Commissione Nazionale Italiana UNESCO, il dossier scientifico, accompagnato dal Piano di gestione del sito candidato, sarà inviato a Parigi.
La Via Appia potrebbe diventare Patrimonio Mondiale UNESCO |