La vernice utilizzata per imbrattare Palazzo Vecchio? Pericolosa per le pietre storiche


A Firenze si è conclusa con successo la pulitura delle mura di Palazzo Vecchio imbrattate dagli attivisti. Tuttavia è stato possibile limitare i danni solo perché l’intervento è stato immediato: la vernice usata, infatti, è molto pericolosa per le pietre storiche.

A Firenze si è conclusa con successo la pulitura delle mura esterne di Palazzo Vecchio che venerdì scorso sono state imbrattate con vernice arancione da due attivisti per il clima, che sono stati subito fermati da due vigili e dal sindaco Dario Nardella che si trovava sul posto per un sopralluogo al cantiere di restauro delle statue dell’Arengario.

Già nella mattinata di sabato, infatti, i tecnici della Fabbrica di Palazzo Vecchio insieme ai ricercatori del Cnr hanno effettuato un sopralluogo per verificare lo stato della facciata di Palazzo Vecchio dopo l’imbrattamento di ieri e l’immediata ripulitura. L’intervento, che è stato condotto immediatamente dai restauratori presenti in piazza, si è rivelato efficace e sono stati riscontrati solo due piccoli residui che verranno rimossi quest’oggi. La facciata non presenta danni. “L’intervento di ripulitura”, ha detto il dirigente del Servizio Belle arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio Giorgio Caselli, “è stato tempestivo ed efficace, ma abbiamo rischiato grosso e i danni potevano essere gravi”.

Questo perché, ha fatto sapere il Comune di Firenze, la vernice usata dagli imbrattatori è pericolosa per le pietre storiche dell’edificio, che peraltro sono molto porose. La natura del prodotto utilizzato sarà accertata con gli approfondimenti diagnostici del caso sui singoli componenti, ma i tecnici del Servizio Belle Arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio hanno già tratto alcune conclusioni dai primi rilievi. “La colorazione intensa e la scarsa solubilità in acqua del residuo delle puliture effettuate”, fanno sapere attraverso una nota, “consentono di ipotizzare l’uso di colori non minerali a base sintetica. Il livello di aggressività di un simile trattamento non dipende dalla natura dei materiali, ma dai caratteri della superficie interessata e dal tempo di intervento rispetto all’applicazione”.

Il bugnato del nucleo arnolfiano di Palazzo Vecchio, risalente al 1299, è stato costruito con pietra forte, un’arenaria a grana molto fine largamente utilizzata come materiale da costruzione nella Firenze medievale e che, a dispetto del suo nome, è molto sensibile a trattamenti come quello subito. Si tratta inoltre di pietre molto vecchie e porose e solo il tempestivo intervento di tecnici e maestranze qualificate ha prontamente evitato un essiccamento dei depositi, già a pochi minuti dall’applicazione, che avrebbe determinato la necessità di azioni di pulitura ben complesse e pesanti di quelle messe in atto. Infine, a seguito delle informazioni ottenute da Vigili del fuoco, Alia Servizi ambientali spa e Comune di Firenze, è stato accertato che sono stati consumati più di cinquemila litri d’acqua in poche ore per ripulire tutta la facciata del palazzo.

La vernice utilizzata per imbrattare Palazzo Vecchio? Pericolosa per le pietre storiche
La vernice utilizzata per imbrattare Palazzo Vecchio? Pericolosa per le pietre storiche


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