Durante il restauro dell’Assunta di Tiziano nella Basilica dei Frari, durato quattro anni e interamente finanziato da Save Venice, la pala d’altare e la cornice marmorea erano state coperte da un grande telone in PVC che si estendeva per più di cinquanta metri quadrati e che riproduceva copia fedele del capolavoro, nascondendo il ponteggio necessario per l’intervento di restauro.
Ora quel telone è stato affidato alle mani dei detenuti del carcere di Santa Maria Maggiore di Venezia che l’hanno trasformato in cento borse shopper per un progetto di sostenibilità e inclusione, con il supporto della cooperativa sociale Rio Terà dei Pensieri. Ogni shopper riporta un pezzo del grande dipinto o della sua cornice e ognuna è un pezzo unico. Le borse sono in vendita all’interno della Basilica dei Frari a un prezzo che varia da 40 a 60 euro a seconda del motivo riportato nella stampa.
Il progetto costituisce un esempio concreto di upcycling, ovvero di riutilizzo creativo che trasforma materiali di scarto in nuovi oggetti, realizzati secondo principi della sostenibilità. il ricavato della vendita servirà a finanziare i costi degli interventi di manutenzione annuali della pala d’altare tizianesca. E la realizzazione delle shopper ha contribuito a sostenere l’operato dei detenuti del carcere veneziano che le hanno prodotte nell’ambito di un più ampio progetto di inclusività sociale.
Foto di Matteo De Fina.
Venezia, detenuti realizzano shopper dal telone che ricopriva l'Assunta di Tiziano |