Una cosa è certa (anche se con tutti i condizionali del caso): la nuova tassa di sbarco che occorrerà corrispondere per entrare nel centro storico di Venezia entrerà in vigore a partire dal mese di maggio. Lo ha annunciato il sindaco Luigi Brugnaro. Rimane però da stabilire tutto il resto: quanto costerà (il sindaco ha affermato di avere un’idea, ma di non poterla ancora svelare), se varierà in base ai periodi dell’anno, e soprattutto come verrà riscossa. Non si sa, cioè, quali saranno le modalità di prelievo, né come verranno effettuati i controlli.
Per il momento, sappiamo che ci sarà (o almeno così ha detto Brugnaro) un provvedimento di giunta che verrà emanato entro il 4-5 febbraio: le misure passeranno poi in Consiglio verso la fine di febbraio, e dopo 60 giorni il regolamento della nuova tassa dovrebbe diventare operativo. Giusto in tempo per tassare i turisti che decideranno di recarsi a Venezia nei giorni del ponte del primo maggio, oppure per quanti andranno in città per l’apertura della Biennale del 2019. Ci sono però anticipazioni sulle esenzioni: la tassa non riguarderà, ovviamente, i cittadini veneziani, i lavoratori, gli studenti, e chi già paga la tassa di soggiorno. Si tratterà quindi di una misura che colpirà esclusivamente i turisti che andranno a Venezia in giornata, qualunque sia il mezzo di trasporto che sceglieranno per raggiungere il centro storico. C’è già però chi spinge per far sì che dalla tassa siano esentati anche i familiari di chi risiede a Venezia (e magari arriva in città per far visita ai parenti), oppure coloro che devono recarsi in città per fruire di servizi.
Senza dubbio, il controllo dei flussi rappresenta il capitolo più difficile del nuovo regolamento. Molti gli aspetti (da quelli logistici a quelli legali) che il Comune deve affrontare: i tecnici sono pertanto già al lavoro per trovare soluzioni, e le categorie degli operatori economici sono già state coinvolte nel processo. Quali che siano tali soluzioni, ci saranno comunque campagne informative che partiranno prima dell’applicazione della tassa. Un’altra certezza riguarda il periodo della sperimentazione, che durerà tre anni. Ad ogni modo, obiettivi del Comune sono l’alleggerimento della pressione turistica, il miglioramento della qualità della vita dei veneziani e la garanzia di migliori servizi ai turisti.
La tassa per entrare a Venezia arriva a maggio. Ma ci sono ancora incognite sul regolamento |