A Venezia i Giardini Reali rimarranno in concessione a Venice Gardens Foundation per quarant’anni: firmato oggi l’accordo tra l’Agenzia del Demanio – Direzione Regionale Veneto e Venice Gardens Foundation che estende la durata della concessione originariamente siglata nel 2014. Il nuovo atto prolunga il termine fino a 50 anni, con scadenza fissata al 31 dicembre 2064.
Questa intesa segna un momento storico: si tratta infatti della prima applicazione in Italia di una recente modifica normativa (introdotta dall’art. 1 comma 68 della Legge 213/2023, che ha aggiornato l’art. 14 comma 2 bis del D.P.R. 296/2005) che consente alle istituzioni, fondazioni e associazioni senza scopo di lucro (attive nei settori della cultura, dell’ambiente, della sicurezza pubblica, della salute e della ricerca) di ottenere concessioni e locazioni di beni statali fino a cinquant’anni, purché ne garantiscano la valorizzazione e l’accessibilità al pubblico.
L’estensione della concessione, fa sapere la fondazione, vien e considerato un importante riconoscimento per il lavoro svolto da Venice Gardens Foundation, che dal 2014 gestisce i Giardini Reali. Il sito, incastonato tra Piazza San Marco e il suo Bacino e circondato dal Museo Correr, le Sale Imperiali del Palazzo Reale, il Museo Archeologico Nazionale e la Biblioteca Marciana, aveva subito un progressivo declino dalla metà del Novecento. Il degrado colpiva non solo il verde storico, ma anche le strutture architettoniche: il Padiglione realizzato tra il 1816 e il 1817 da Lorenzo Santi, il pergolato in ghisa e l’antico ponte levatoio erano in stato di abbandono, mentre edifici incongrui ne avevano alterato l’armonia originale.
La svolta è arrivata nel dicembre del 2014, quando l’Agenzia del Demanio e la città di Venezia hanno affidato alla Fondazione il compito di restaurare e valorizzare il compendio monumentale. Il progetto, realizzato grazie al sostegno di Generali, ha consentito il recupero filologico dei giardini e la loro riapertura al pubblico nel dicembre del 2019. Tra gli interventi più significativi, il ripristino del ponte levatoio, che ha ristabilito il legame architettonico tra i Giardini Reali e le Procuratie Nuove, restituendo al luogo la sua funzione originaria di oasi verde accessibile a tutti.
Il restauro ha visto la collaborazione di due importanti professionisti: l’architetto paesaggista Paolo Pejrone, incaricato del ripristino botanico, e l’architetto Alberto Torsello, responsabile degli interventi architettonici e della ristrutturazione della Serra, ora destinata ad attività artistiche, culturali e di ricerca. La varietà botanica dei giardini è stata arricchita con specie provenienti da tutto il mondo, ricreando una vegetazione rigogliosa e articolata, capace di offrire nuove prospettive paesaggistiche.
La gestione e la cura quotidiana dei Giardini Reali restano affidate alla fondazione, che opera con un proprio team di giardinieri guidati da Edoardo Bodi. L’approccio adottato coniuga antiche conoscenze e tecniche innovative, garantendo la salvaguardia del patrimonio botanico con interventi mirati e sostenibili. Lo stesso modello è stato applicato all’Orto Giardino della Chiesa del Santissimo Redentore, anch’esso recentemente restaurato e aperto al pubblico per la prima volta.
Il sostegno di Generali è stato determinante nel restauro e nella valorizzazione del sito. La compagnia, storicamente presente nelle Procuratie Vecchie di Piazza San Marco, ha promosso il recupero dei Giardini Reali nell’ambito della sua strategia di tutela del patrimonio storico-artistico. All’interno dei giardini, la Serra The Human Garden racconta questa missione e il legame con la Fondazione The Human Safety Net, ospitata nelle Procuratie Vecchie.
Il lavoro svolto da Venice Gardens Foundation ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti: nel 2022, i Giardini Reali sono stati premiati come “Il Parco più bello d’Italia”, mentre nel 2023 la Fondazione ha ricevuto il Premio Europeo per il Patrimonio Culturale e il Grand Prix - Europa Nostra Award.
L’estensione della concessione fino al 2064 garantisce la continuità della missione di Venice Gardens Foundation, che potrà proseguire nel lavoro di tutela e promozione del sito. I Giardini Reali, tornati a essere un luogo vivo e accogliente, si confermano un elemento centrale della storia e del paesaggio veneziano.
“È una grande gioia e un grande onore per Venice Gardens Foundation che l’Agenzia del Demanio, attraverso la stipula di tale atto, continui a riporre la fiducia nella nostra Fondazione e nella nostra missione del prendersi cura dei Giardini Reali di Venezia”, commenta la presidente Adele Re Rebaudengo, “un luogo di rara bellezza e simbolico per la città e conosciuto in tutto il mondo. Grazie all’impegno fattivo e ad una solida comunanza di intenti e valori fra tutti gli attori coinvolti, professionisti, istituzioni e mecenati, sono stati possibili il restauro e la rigenerazione, in linea con i principi di conoscenza, responsabilità, sostenibilità ed autosufficienza, di un patrimonio botanico e architettonico di assoluto valore storico-culturale non solo per la città di Venezia ma per il mondo intero. Da oltre dieci anni, la nostra Fondazione è impegnata, nella città di Venezia, nel restauro e nella conservazione di parchi e giardini nonché al riconoscimento del ruolo fondante che questi beni possono ricoprire in un contesto sociale e comunitario: un impegno volto a ricostruire la relazione trascendente intimamente correlata con la natura, in ragione dell’affinità, dell’armonia e del rispetto. È importante ricordare che, a differenza di un immobile, gli investimenti nei giardini, finalizzati alla loro crescita e alla loro tutela (che richiede interventi quotidiani in quanto essere vivente), non si limitano alla ‘manutenzione’, ma generano negli anni un ‘nuovo giardino’ e quindi ‘un nuovo valore’, non solamente in termini di valore economico, ma anche botanico, paesaggistico, culturale e di benessere sociale, creando un interesse e una rete internazionale importantissima di adesione, visibilità e prestigio (come già nel passato i famosi ‘giardini all’italiana’). Gli ulteriori interventi di restauro, cura e valorizzazione che verranno intrapresi nel tempo risultano quindi essere indispensabili alla conservazione, all’accrescimento del valore e alla fruibilità pubblica di questo rilevante Bene, nonché alla tutela del patrimonio botanico e paesaggistico. Vorrei esprimere un particolare ringraziamento all’Agenzia del Demanio, alla Soprintendenza, al Comune di Venezia, nonché a Generali, che ci ha supportato nella realizzazione di questo progetto, e infine un sentito e profondo ringraziamento a tutto il team della Fondazione che mi ha affiancato in questi anni con passione e dedizione, in osservanza di quei principi di cura e amore per ciò che si intraprende”.