Il consiglio comunale di Venezia ha approvato ieri, con 22 voti a favore e 6 contro, il nuovo Regolamento di Polizia e Sicurezza Urbana, composto da 82 articoli divisi a loro volta in cinque sezioni: disposizioni generali, occupazioni del suolo pubblico, pulizia e decoro nei centri abitati, tutela dell’incolumità e della fruibilità urbana, sicurezza urbana. Il nuovo regolamento va a sostituire il precedente documento che risaliva al 1986 e contiene un giro di vite contro i comportamenti ritenuti irrispettosi della città, in nome del “decoro”, che dovrà essere rispettato non solo nel centro storico ma anche in stazioni, aeroporti, mezzi di trasporto pubblico, pontili, parcheggi, impianti sportivi, siti archeologici, il centro di Mestre e in generale in tutte le aree del territorio comunale comprese nel sito unesco “Venezia e la sua Laguna”.
In particolare, è innanzitutto vietato sporcare i luoghi pubblici (le sanzioni vanno da 25 a 500 euro), obbligo che vale non soltanto per turisti e cittadini, ma anche per concessionari di aree pubbliche, con ulteriori obblighi per chi vende o somministra cibi e bevande (che avrà l’obbligo di raccolta differenziata per un raggio di 100 metri lineari dall’ingresso o dagli ingressi della propria attività, e l’obbligo di fare uso di contenitori, stoviglie e sacchetti monouso e biodegradabili e compostabili). Per quanto riguarda il comportamento dei singoli, è fatto divieto di circolare nei luoghi pubblici o aperti al pubblico in tenuta balneare (costume da bagno di qualsiasi foggia) o a torso nudo. Stessa prescrizione anche su vaporetti, bus e tram. E ancora: divieto di consumare alimenti e bevande seduti al suolo nei luoghi pubblici o aperti al pubblico passaggio dei centri abitati, vendere o somministrare per asporto alcolici o bevande in bottiglie in vetro prive di tappo o bicchieri in vetro, sedersi o sdraiarsi a terra sui gradini dei ponti e dei portici monumentali, sulle vere da pozzo (che non sono da utilizzare come piano d’appoggio), davanti a vetrine di negozi, su murette di fondamenta nonché sulle passerelle per l’acqua alta, bagnarsi, tuffarsi e/o nuotare in tutti i rii, canali e bacini interni ai centri urbani, nel Bacino di San Marco e nel Canale della Giudecca, sdraiarsi sulle panchine, salirvi con i piedi e in ogni caso bivaccare, anche nelle fermate del trasporto pubblico locale".
Viene inoltre sancito il divieto di consumare alcol in strada dalle 20 alle 8, e stop anche ai festeggiamenti troppo allegri di addii al celibato o lauree: si legge nel regolamento che non è possibile “partecipare a scorribande di due o più persone tra pubblico esercizio e pubblico esercizio finalizzate al non responsabile festeggiamento di eventi o ricorrenze pubbliche o private quali addii al celibato/nubilato, lauree”. Ancora, divieto di circolare in bici nel centro storico (tranne se con bici condotte a mano per raggiungere la propria abitazione), divieto di utilizzo di monopattini (a meno che non si abbia meno di 11 anni di età, e comunque divieto per tutti in piazza San Marco e attorno al ponte di Rialto), divieto di schiamazzi dalle 23 alle 8 e dalle 12 alle 15. Il regolamento contiene inoltre misure contro il commercio abusivo e la prostituzione di strada.
Chi trasgredisce potrà non solo pagare la multa, ma anche ricevere il daspo urbano, ovvero essere allontanato dalla città con ordine scritto e motivato “di un addetto al coordinamento e controllo sovraordinato, anche temporaneamente, all’agente accertatore o dello stesso addetto al coordinamento e controllo qualora abbia personalmente accertato la violazione”.
Venezia, vietato sedersi sui gradini e mangiare per strada: giro di vite del Comune in nome del “decoro” |