“Il Comitato del Patrimonio Mondiale riunito a Riad in Arabia Saudita, per la sua 45esima sessione, ha deciso di non iscrivere il sito ’Venezia e la sua laguna’ nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO in pericolo”, ha dichiarato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. “Il lavoro di squadra svolto in questi mesi dal Ministero della Cultura insieme al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, alla Regione Veneto, al Comune di Venezia e alle istituzioni che compongono localmente il Comitato di Pilotaggio del sito, ha fermato un’indebita manovra puramente politica e priva di un ancoraggio su dati oggettivi”, ha aggiunto.
“Venezia, quindi, non è in pericolo. Negli ultimi mesi il Comune ha adottato provvedimenti coraggiosi per gestire il turismo e garantire la tutela dello straordinario patrimonio culturale della città. Il Ministero della Cultura è al suo fianco e proseguiremo insieme il complesso percorso di salvaguardia e valorizzazione di un simbolo dell’Italia che è patrimonio dell’umanità. Nella discussione in Comitato, il Governo ha evidenziato i rilevanti progressi conseguiti negli ultimi anni per la salvaguardia del sito dalla minaccia dei cambiamenti climatici e dalle sfide poste dal turismo di massa”, ha proseguito il ministro. “Il Comitato ha valutato positivamente l’impatto delle misure adottate per proteggere il patrimonio della città dal fenomeno dell’acqua alta, vedi il sistema MOSE e le barriere alla Basilica di San Marco, e per gestire gli afflussi turistici. In particolare, è stata riconosciuta l’importanza della recente approvazione, il 12 settembre scorso, del Regolamento per l’istituzione e la disciplina del Contributo d’accesso alla città di Venezia”.
“L’organo dell’UNESCO ha rilevato che il sito deve affrontare importanti sfide legate alla complessità del suo ecosistema”, ha concluso Sangiuliano. “Ha per questo chiesto all’Italia di proseguire con determinazione nell’azione di tutela del sito e l’ha incoraggiata a invitare l’UNESCO e i suoi organi tecnici a svolgere una missione conoscitiva a Venezia che potrà essere utile per avere un quadro aggiornato dello stato di conservazione del sito e della strategia messa in atto dal Governo nazionale e locale per garantirne la migliore salvaguardia”.
Intanto più di quattromila cittadini veneziani si appellano all’Unesco e alla sua direttrice Audrey Azoulay e hanno scritto una lettera per chiedere all’organizzazione per la cultura delle Nazioni Unite di inserire Venezia nell’elenco del Patrimonio Mondiale dell’Umanità in pericolo.
Venezia non è in pericolo. L'Unesco non l'ha inserita nella Lista dei siti a rischio |