Chiuderà nel 2025 il Fondaco dei Tedeschi, il centro commerciale di lusso che si trova nell’omonimo edificio del XIII secolo nel cuore di Venezia, accanto al Ponte di Rialto. Quattro piani, 226 dipendenti che lavorano nei negozi, un punto nevralgico del centro storico dela città lagunare. Il centro commerciale è del gruppo Dfs, società di rivendita di prodotti di lusso con sede a Hong Kong, che fa parte del gruppo francese del lusso Lvmh. La decisione, ha fatto sapere il gruppo, “rientra nell’ambito di una ristrutturazione generale intrapresa da Dfs, che deriva dalla situazione e dalle prospettive economiche molto critiche che Dfs e il settore del travel retail stanno affrontando a livello globale e, in particolare, dai risultati negativi del negozio di Venezia”. La chiusura è legata alla crisi del lusso e in particolare al forte calo della clientela asiatica che spendeva molto nei negozi del centro commerciale.
Il Fondaco dei Tedeschi era stato aperto nel 2016 a seguito di un lungo lavoro di restauro. Nel 2008 era stato ceduto dalle Poste (a cui apparteneva addirittura dai tempi di Napoleone) al gruppo Benetton, proprietario dell’immobile che ha restaurato con un investimento da oltre 50 milioni di euro, mentre Dfs aveva gli spazi in affitto. Il contratto di locazione scadrà a settembre 2025, e Dfs ha fatto sapere che il centro rimarrà aperto nei primi mesi dell’anno nuovo, dopodiché sarà chiuso per i lavori di disallestimento.
“Abbiamo appreso oggi, con sorpresa, ricevendo la comunicazione di apertura di una procedura di licenziamento collettivo, la decisione della società Dfs Italy di voler procedere alla chiusura di Fondaco dei Tedeschi di Venezia, il prestigioso punto vendita dei brand del lusso, e al licenziamento dei 226 dipendenti”, fa sapere l’assessore regionale al lavoro Valeria Mantovan. “Sarebbe stato utile un congruo preavviso sulle intenzioni della società per assicurare la massima tempestività nella presa in carico della situazione da parte della Regione. Per la gestione di questa complessa situazione ho chiesto il supporto dell’unità di crisi aziendali che, con la Direzione lavoro regionale, ha già fissato un primo tavolo tecnico con l’azienda e le parti sociali. Posso già da ora assicurare che, come Regione, forniremo tutto il supporto necessario alla definizione di soluzioni e all’impiego degli strumenti disponibili”. La priorità, adesso, è non lasciare in mezzo alla strada i 226 dipendenti.
Venezia, chiude il Fondaco dei Tedeschi |