Venezia è la capitale mondiale del turismo di massa: adesso c’è anche la “certificazione” di un rapporto di Airbnb, il noto portale online che mette in contatto i viaggiatori con i residenti che mettono a disposizione abitazioni, camere e bed and breakfast. Secondo il rapporto Healthy Travel and Healthy Destinations, presentato oggi a Parigi, nella classifica delle città mondiali più prese d’assalto dai turisti, Venezia, con la cifra monstre, toccata nel 2017, di 73,8 turisti per abitante (inclusi anche i residenti nei territori di terraferma, come Mestre e Marghera) si colloca davanti, e per distacco, a Queenstown in Nuova Zelanda (51,3), Maiorca (10,2), Amsterdam (7,8), Barcellona (4,7).
“Venezia”, si legge nel documento, “attrae ogni anno 20 milioni di visitatori, tra turisti che compiono gite in giornata e passeggeri delle navi da crociere che fanno la coda per accedere al Ponte di Rialto e a piazza San Marco nei giorni più caldi in attesa di ripartire al tramonto, avendo visto poco e avendo speso molto tempo nei negozi di souvenir. L’affollamento è diventato un problema così importante che il sindaco ha preso in considerazione l’idea di limitare l’accesso ai soli viaggiatori che si fermano di notte, con pubblicazioni che hanno elencato la città tra quelle da non visitare nel 2018”. Tuttavia, continua il rapporto, “con Airbnb i proprietari locali si sono impegnati attivamente nella promozione di rotte meno trafficate e di negozi locali per i loro ospiti, aiutando il Comune nei suoi sforzi per attirare un turismo sano e sostenibile”. Per Airbnb, combattere il turismo di massa si può, puntando su un turismo poco invasivo che porti benefici sul territorio.
“Il turismo gestito male”, scrive nel rapporto Jonathan Tourtellot, AD del National Geographic Center for Sustainable Destinations, “può provocare molti danni, tra cui sovrasviluppo, degrado culturale e ambientale, rovina commerciale, stress sociale e affollamento, al punto che è stata coniata una nuova parola per indicare questi problemi: overtourism”. Per combattere questa tendenza bisogna puntare sul cambiare lo stile del turismo: incentivare i soggiorni più lunghi, fare in modo che i visitatori non si concentrino su pochi monumenti ma si diffondano per tutta la città, far sì che possano visitare anche destinazioni minori.
Venezia è la capitale mondiale del turismo di massa, secondo un rapporto di Airbnb |