Importante restituzione all’Italia, da parte degli Stati Uniti, di 19 oggetti antichi del valore complessivo di quasi 19 milioni di dollari, sequestrati nell’ambito di diverse indagini in corso contro importanti trafficanti di antichità, tra cui Giovanni Franco Becchina, Eugene Alexander, Raffaele Monticelli, Jerome Eisenberg ed Edoardo Almagià. I pezzi sono stati restituiti durante una cerimonia, presieduta dal procuratore distrettuale di Manhattan Alvin L. Bragg, che si è tenuta presso il Consolato italiano alla presenza del ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, dell’ambasciatrice Mariangela Zappia, del console generale di New York Fabrizio Di Michele e dell’agente speciale responsabile per le Investigazioni sulla Sicurezza Interna di New York Ivan J. Arvelo.
I trafficanti oggetto delle indagini in corso dell’Ufficio conducevano attività criminali altamente redditizie, spesso in concorrenza tra loro, in cui utilizzavano saccheggiatori locali per razziare siti archeologici in tutta Italia, solitamente nel cuore della notte. Dopo che i pezzi venivano trafugati, i trafficanti provvedevano a pulire, restaurare e fornire i pezzi con falsa provenienza, prima di offrirli in vendita nelle case d’asta e nelle gallerie di tutto il mondo. Tra gli oggetti che tornano in Italia c’è una placca in bronzo dorato con menade (una placca dorata datata tra il I e il II secolo d.C. che presenta una menade nell’atto di suonare un tamburello in una scena di frenesia religiosa), un piatto apulo del 350 a.C. (nella foto), raffigurante il dio Eros, e poi ancora un elmo corinzio in bronzo, realizzato nel VI secolo d.C., L’assistente procuratore distrettuale Matthew Bogdanos, capo dell’Unità per il traffico di antichità e consulente legale senior, ha supervisionato le indagini, con l’assistenza degli assistenti procuratori distrettuali Yuval Simchi-Levi e James Edwards-Lebair, dell’analista investigativo supervisore Apsara Iyer, degli analisti investigativi Giuditta Giardini, Alyssa Thiel, Daniel Healey e Mallory O’Donoghue e degli agenti speciali Robert Mancene, John Paul Labbat, Megan Buckley e Robert Fromkin. Il supporto investigativo è stato fornito dall’ufficiale dei Carabinieri Angelo Ragusa.
“L’Italia è stata per decenni l’epicentro del saccheggio organizzato di antichità, ma continuiamo a riparare i danni grazie al nostro incredibile team di investigatori, analisti e pubblici ministeri”, ha dichiarato il procuratore distrettuale Bragg. “Ringrazio il governo italiano per la sua continua e straordinaria cooperazione e i nostri colleghi di HSI per la loro partnership. Durante il mio mandato, sono orgoglioso di aver restituito più di 275 oggetti al popolo italiano”.
“Desidero ringraziare il procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg, il suo ufficio e l’Homeland Security Investigations per la loro efficace collaborazione con i Carabinieri, un punto di riferimento nella lotta internazionale contro il traffico illecito di beni culturali”, ha dichiarato il ministro Sangiuliano. “Insieme, negli ultimi dodici mesi, hanno rintracciato e recuperato centinaia di antichità italiane saccheggiate o rubate e le hanno restituite alle comunità di appartenenza. Il patrimonio culturale è l’anima della Nazione. Ringrazio le autorità americane per la loro eccellente collaborazione nella lotta al traffico illecito di beni culturali. Sono oltre 400 le opere d’arte che abbiamo rimpatriato dagli Stati Uniti da quando ho assunto l’incarico”.
“Questi 19 manufatti risalgono al VI secolo a.C. e ciascuno racconta una storia che potremmo aspettarci di leggere nei libri”, ha dichiarato l’agente speciale Arvelo. “Da un elmo corinzio a una statua di Afrodite, la dea dell’amore e della bellezza, siamo onorati di aver contribuito a dare a queste storie il loro lieto fine”.
Gli USA restituiscono all'Italia 19 beni antichi per un valore di 19 milioni di dollari |