È polemica negli Stati Uniti per una scultura di Marilyn Monroe (Norma Jean Baker; Los Angeles, 1926 - 1962) installata a Palm Springs (California) che ritrae la celeberrima attrice nella scena più nota del film del 1955 Quando la moglie è in vacanza, quella in cui, all’uscita da un cinema, la gonna della giovane viene sollevata da uno spostamento d’aria proveniente da una griglia di aerazione, mentre lei si piega per evitare scoperture troppo audaci. La scultura, alta otto metri, è opera dello scultore John Seward Johnson II (New Brunswick, 1930 - Key West, 2020), ed è stata collocata nei pressi del Palm Springs Art Museum per omaggiare.
La scultura, intitolata Forever Marilyn è stata inaugurata lo scorso 20 giugno ed è stata duramente criticata dalle associazioni femministe del luogo: l’opera è stata infatti ritenuta sessista e offensiva nei confronti della dignità dell’attrice in particolare e delle donne in generale. Tra le associazioni che protestano figurano Women’s March L.A., che ha protestato proprio il 20 giugno alla cerimonia d’inaugurazione, e il comitato CReMa (Committee to Relocate Marilyn), che ha lanciato anche una raccolta fondi su GoFundMe, nota piattaforma di crowdfunding, con l’obiettivo di trovare un’altra collocazione per l’opera (i soldi serviranno per coprire spese legali, pubblicità e materiali per supportare la causa). Per CReMa, la decisione di piazzare la Marilyn gigante in un luogo di passaggio è stata presa in mancanza di trasparenza, senza seguire procedure adeguate, e senza tener conto del fatto che si trova in un punto paesaggisticamente molto impattante. “Una decisione sbagliata”, tagliano corto: e adesso, il comitato è preoccupato che la statua sia lì per rimanerci.
Per Women’s March, si tratta di una statua che non riconosce dignità all’attrice: “tutti conoscono Marilyn Monroe perché è stata un’attrice famosa“, ha dichiarato l’associazione, ”ma è stata molto più che un’attrice, e la sua storia è decisamente travagliata e complessa. Ecco perché vorremmo che l’eredità di Marilyn venisse rappresentata meglio di come fa la statua Forever Marilyn”. È nato anche un gruppo, MeTooMarilyn, che ha lanciato una petizione su change.org per chiedere la rimozione dell’opera, ritenuta misogina, e per chiedere modi più appropriati per onorare l’attrice. La petizione ha già raggiunto oltre 40.000 firme e continua a essere firmata: “Marilyn Monroe”, si legge nel testo, “è un’icona amata da milioni di persone in tutto il mondo. La sua vita è stata breve e dura. Vittima di stupro all’età di 11 anni, Norma Jean Baker ha subito abusi sessuali per tutta la vita. Entrata nel mondo dello spettacolo, è stata costretta a cambiare nome e aspetto per diventare una star del cinema. Negli anni Cinquanta ha parlato coraggiosamente degli abusi che ha subito per mano dei capi di studio e di altri che ha chiamato ’lupi’. Ha avvertito le future attrici di stare attenti a loro. Collocare una statua di Marilyn ipersessualizzata e misogina all’ingresso dell’elegante Palm Springs Art Museum invia un messaggio alla comunità, ai suoi visitatori (specialmente ai bambini piccoli e innocenti) e ai turisti che questo rappresenta in qualche modo ’la vera Marilyn’, un Marilyn sarebbe stata orgogliosa di vederla celebrata. Beh, non lo è. In realtà, è il contrario. Voleva essere presa sul serio come artista e non solo come icona sessuale. Ci uniamo agli altri nel chiedere alla città di Palm Springs di venerare, non contaminare, la sua memoria. Sfidiamo Palm Springs a trovare modi più appropriati per onorare la sua memoria e la vera eredità di Marilyn Monroe”.
L’idea di installare l’opera è stata dell’amministrazione comunale della città in collaborazione con P.S. Resorts, associazione degli operatori alberghieri di Palm Springs, che con questa statua intendono rilanciare il turismo (P.S. Resorts ha acquistato la statua nel 2020 per la somma di un milione di dollari). La città si sente molto legata a Marilyn perché, spiega l’ufficio del turismo, la sua carriera sarebbe cominciata grazie all’incontro con Johnny Hyde, talent scout e vicepresidente dell’agenzia William Morris, che avrebbe aiutato Marilyn Monroe agli inizi (l’incontro tra i due avvenne proprio a Palm Springs). Eppure, città e albergatori sembrano essere gli unici a gradire l’opera, perché addirittura tutti gli ultimi quattro direttori del Palm Springs Art Museum sono contrari a questa installazione. Anche se per adesso sembra che i contrari non stiano avendo la meglio.
Nella foto: la statua. Foto di Visit Palm Springs
USA, polemica per la statua di Marilyn: “è misogina, lei fu vittima di stupro e abusi” |