USA, museo vende dipinto di Cranach ceduto da ebreo ai nazisti: parte dei proventi agli eredi


Nel 1938, un collezionista ebreo in fuga dalla Germania fu costretto a vendere ai nazisti parte delle sue opere. Un dipinto di Cranach e bottega sarebbe poi finito all’Allentown Art Museum, negli USA: il museo oggi decide di vendere l’opera e di dividere i proventi con i legittimi eredi.

Un dipinto eseguito da Lucas Cranach il Vecchio insieme alla sua bottega, che fu ceduto sotto pressione ai nazisti da un collezionista ebreo di Amburgo, sarà venduto all’asta dal museo che attualmente lo possiede, l’Allentown Art Museum di Allentown (Pennsylvania, Stati Uniti), e parte dei proventi verrà girata ai legittimi eredi. Questo l’accordo (anche se i dettagli sulle percentuali non sono stati rivelati) che l’istituto ha raggiunto proprio con gli eredi di Henry Bromberg, che vendette diverse opere della sua collezione durante la fuga dalla Germania nazista, tra cui il Ritratto di Giorgio il Barbuto, Duca di Sassonia (1534 circa) di Lucas Cranach il Vecchio e bottega. Il dipinto fu acquistato dall’Allentown Art Museum da una galleria di New York nel 1961 e da allora è esposto al museo.

L’Allentown Art Museum si è dichiarato lieto di raggiungere quella che a suo avviso è una soluzione equa e giusta con gli eredi Bromberg, nello spirito dei Principi della Conferenza di Washington sull’arte confiscata dai nazisti e delle linee guida applicabili dell’International Council of Museums (ICOM), dell’American Alliance of Museums (AAM) e dell’Association of Art Museum Directors (AAMD). Il procuratore generale della Pennsylvania ha approvato la decisione del museo di procedere con il deaccessioning del dipinto (ovvero la sua alienazione dalle collezioni). A gennaio 2025, sarà incluso nella vendita di opere d’arte antiche di Christie’s a New York: al momento non è ancora nota la stima.

Lucas Cranach e bottega, Ritratto di Giorgio il Barbuto, Duca di Sassonia (1534 circa; olio su tavola; Allentown, Allentown Art Museum)
Lucas Cranach e bottega, Ritratto di Giorgio il Barbuto, Duca di Sassonia (1534 circa; olio su tavola; Allentown, Allentown Art Museum)

Il museo, nel frattempo, metterà in risalto l’opera in una mostra speciale di due dipinti posseduti da famiglie ebree in Germania negli anni precedenti la seconda guerra mondiale, esposizione che illustrerà le diverse traiettorie delle opere d’arte durante e dopo il periodo nazista. La mostra sarà visitabile dal 29 agosto al 20 ottobre 2024 e includerà informazioni sulla decisione del museo di rimuovere ufficialmente il Ritratto di Giorgio il Barbuto dalla sua collezione sulla base della sua precedente proprietà della famiglia Bromberg. Inoltre, il 28 settembre 2024, alle 13:00, il museo ospiterà una conversazione sull’arte e sulla restituzione delle opere sottratte in epoca nazista con gli illustri esperti Richard Aronowitz, responsabile globale delle restituzioni di Christie’s, ed Eileen Brankovic, direttore commerciale internazionale delle restituzioni di Christie’s, moderata da Elaine Mehalake , vicepresidente degli affari curatoriali presso l’Allentown Art Museum. La conferenza è gratuita, i posti si possono prenotare in anticipo dal sito del museo.

Il presidente e CEO dell’Allentown Art Museum, Max Weintraub, dichiara: “Per il museo era estremamente importante impegnarsi nelle dimensioni etiche della storia del dipinto nella famiglia Bromberg. Questa opera d’arte è entrata nel mercato e alla fine ha trovato la sua strada verso il museo solo perché Henry Bromberg ha dovuto fuggire dalle persecuzioni della Germania nazista. Quell’imperativo morale ci ha spinto ad agire. Ci auguriamo che questo atto volontario del museo informi e incoraggi istituzioni simili a raggiungere soluzioni giuste ed eque”.

La famiglia Bromberg afferma: “Siamo lieti che un altro dipinto della collezione d’arte dei nostri nonni sia stato identificato e siamo soddisfatti che l’Allentown Art Museum abbia verificato attentamente e responsabilmente la provenienza del ritratto e le circostanze in cui Henry e Hertha Bromberg dovettero separarsene durante il periodo nazista. Dopo l’emigrazione negli Stati Uniti, i nostri nonni si stabilirono inizialmente nel New Jersey. Dopo diversi anni, si trasferirono a Yardley, Pennsylvania, per stare vicino al figlio Edgar e alla sua famiglia. Ciò rende la soluzione giusta ed equa per il dipinto nell’Allentown Art Museum particolarmente speciale”.


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