Una nuova indagine pubblicata dall’UNESCO analizza la situazione dopo un anno di pandemia da Covid-19 di 104mila musei di 87 Stati membri. In media lo scorso anno i musei sono stati chiusi 155 giorni e molti sono stati obbligati a chiudere ulteriormente dall’inizio del 2021: ne è risultato un calo delle presenze del 70% e dei ricavi dal 40% al 60% in media rispetto al 2019. Per quasi la metà dei musei degli stati membri i sussidi pubblici sono diminuiti anche drasticamente, fino al 40% dell’importo dei sussidi prima della pandemia.
Le chiusure prolungate, il calo vertiginoso delle presenze e dei ricavi pesano sull’organizzazione del settore museale e rendono più difficile il mantenimento o la messa in sicurezza degli edifici, oltre che i rapporti con il pubblico.
Secondo questo rapporto i musei svolgerebbero un ruolo essenziale nella vita economica e sociale e nella ripresa post-Covid. Vengono qui formulati consigli, come l’utilizzo su larga scala del digitale in particolare per la catalogazione delle collezioni e le misure a sostegno dell’istruzione, della ricerca e della formazione.
“Il ruolo che riserviamo ai musei nelle politiche di ripresa post-pandemia la dice lunga sui valori che vogliamo portare avanti come società” ha commentato il direttore generale dell’UNESCO Audrey Azoulay. “Non dobbiamo perdere di vista il principio fondamentale dell’accesso alla cultura, della conservazione del nostro patrimonio comune, in tutta la sua diversità. Gli Stati hanno un ruolo essenziale da svolgere nel sostegno dei musei in questo periodo difficile, attraverso una politica culturale, non solo per garantire loro la sopravvivenza ma per prepararli al futuro”.
L’UNESCO individua tre punti fondamentali per la ripresa del settore museale post-Covid: prima di tutto è necessario offrire una piattaforma dove si consenta loro di dialogare e di confrontarsi sull’impatto della crisi causata dal Covid-19 e garantire quindi una cooperazione internazionale tra i musei. È necessario inoltre il sostegno economico dei musei da parte delle istituzioni pubbliche per garantire loro un futuro. Infine gli stati membri dovranno essere accompagnati nello sviluppo delle misure più adeguate in favore del settore museale e in particolare nel rafforzamento delle capacità e della presa di coscienza del loro ruolo sociale: i musei dovrebbero elaborare progetti volti all’istruzione, alla ricerca e alla formazione.
UNESCO: cooperazione, sostegno, ricerca e digitale per la ripresa museale post-Covid |