L'Unesco lancia l'allarme: Venezia rischia l'inserimento nei siti in pericolo


L’Unesco lancia l’allarme per Venezia: l’Italia sta facendo poco o niente per risparmiarla dal degrado, e di conseguenza rischia seriamente l’inserimento nella lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo. 

L’Unesco è pronta a inserire Venezia nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità in Pericolo se l’Italia non farà niente per fermare il degrado che la colpisce. È questo, in sintesi, il contenuto di una raccomandazione del Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, che a settembre, dal 10 al 25, si riunirà a Riad (Arabia Saudita) per decidere sui nuovi siti da inserire nell’elenco (sono 53 i candidati per la nuova sessione annuale), e su quelli da mettere nella lista dei siti in pericolo.

Venezia, attanagliata da una serie di problemi che vanno dal turismo di massa agli effetti del cambiamento climatico, sta sperimentando conseguenze che potrebbero causarle danni estremamente seri: “gli effetti del continuo deterioramento dovuto all’intervento umano, compreso il continuo sviluppo, gli impatti dei cambiamenti climatici e del turismo di massa minacciano di causare cambiamenti irreversibili all’eccezionale valore universale del sito”, fa sapere l’Unesco.

“Alcuni di questi problemi di vecchia data hanno già portato al deterioramento delle caratteristiche intrinseche del sito e dei suoi elementi”, ha affermato l’Unesco, avvertendo che i progetti di sviluppo urbanistico che includono la costruzione di edifici alti rischiano di “avere un impatto visivo negativo significativo”.

“Inoltre, gli effetti combinati dei cambiamenti naturali e indotti dall’uomo stanno causando deterioramento e danni alle strutture edilizie e alle aree urbane”, aggiunge l’organizzazione, secondo la quale si registra una mancanza di progressi significativi da parte dell’Italia nell’affrontare questi problemi e ciò è stato ulteriormente “ostacolato dalla mancanza di una visione strategica comune complessiva”.

Una bozza di risoluzione preparata per l’adozione da parte del Comitato del Patrimonio Mondiale afferma che non c’è stato “un livello significativo di progressi nell’affrontare le questioni persistenti e complesse” e le misure aggiuntive proposte dall’Italia sono “ancora insufficienti e devono essere ulteriormente sviluppate”. A questo punto, l’Unesco spera che l’iscrizione nell’elenco dei siti in pericolo, che a questo punto diventa imminente, “si tradurrà in una maggiore dedizione e mobilitazione delle parti interessate locali, nazionali e internazionali”.

L'Unesco lancia l'allarme: Venezia rischia l'inserimento nei siti in pericolo
L'Unesco lancia l'allarme: Venezia rischia l'inserimento nei siti in pericolo


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