Le recenti perturbazioni che stanno interessando l’Italia sembrano non dare tregua. La forte ondata di maltempo ha colpito diverse regioni causando gravi disagi a Roma dove sono caduti oltre 80 millimetri di pioggia, una quantità equivalente alla media di un intero mese autunnale. Il fenomeno tecnicamente conosciuto come downburst è lo stesso che ha coinvolto il veliero Bayesian a Palermo, il cui affondamento ha provocato la morte di sei persone.
Durante il nubifragio del 3 settembre, un fulmine ha colpito il trionfale Arco di Costantino, monumento inaugurato nel 315 d.C. dall’imperatore Costantino (Naissus, 274 – Nicomedia, 337) per commemorare la vittoria nella Battaglia di Ponte Milvio. L’Arco di Costantino, alto oltre venti metri, è il più grande dei tre archi trionfali ancora esistenti a Roma. È posizionato vicino al Colosseo e si erige lungo il percorso dei cortei trionfali dell’antica città. Il fulmine ha colpito il lato sud del monumento danneggiando la parte alta del cornicione. L’impatto ha causato la rottura di due grandi frammenti di travertino del IV secolo d.C. che sono caduti da un’altezza di circa trenta metri. Uno dei frammenti, di circa venti centimetri, è caduto oltre la cancellata circostante, mentre l’altro si è schiantato ai piedi dell’Arco insieme a piccoli detriti. Qualche giorno prima inoltre era stato avviato un cantiere di restauro sul fronte sud dell’Arco. Al momento dell’incidente la protezione civile era già impegnata nello spegnimento di alcuni incendi scoppiati poco prima della tempesta. In seguito, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha convocato una riunione di coordinamento in Campidoglio per affrontare l’emergenza. La direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, attualmente fuori paese, è rimasta in contatto con il suo staff per monitorare la situazione.
Sono stati oltre un centinaio gli interventi effettuati dalle pattuglie della polizia locale di Roma a cui si aggiungono numerose operazioni dei vigili del fuoco soprattutto nel quadrante est della città e nel centro. Oltre a ciò la perturbazione che ha colpito la Capitale ha causato forti correnti di vento provocando danni e disagi significativi. Le fermate della linea A della metropolitana, Lepanto e Manzoni, sono state chiuse per oltre un’ora a causa di allagamenti. Gli interventi hanno riguardato la rimozione di alberi e rami caduti e il soccorso in cantine e negozi allagati. Inoltre, l’impalcatura di una tribuna all’interno del Circo Massimo è crollata parzialmente.
“I due frammenti molto grandi che si sono staccati sono stati raccolti e ricoverati nei nostri depositi. Domani mattina presto, prima dell’apertura del Colosseo, faremo un sopralluogo per definire subito gli interventi per la messa in sicurezza”, annunciava ieri il Parco archeologico del Colosseo. "L’intervento di recupero effettuato dai tecnici è stato tempestivo. I nostri funzionari sono arrivati sul posto immediatamente dopo la caduta del fulmine. Tutti i frammenti sono stati recuperati e posti in sicurezza. Sono già iniziate le valutazioni dei danni e le analisi proseguiranno nella mattina di domani. È la prima volta che l’Arco viene colpito da un fulmine. È stata probabilmente una fatalità. Anche perché il monumento è costantemente monitorato. Ci sembra importante sottolineare che proprio due giorni fa era iniziato il cantiere di restauro del fronte Sud dell’arco di Costantino e quindi possiamo confermare che si tratta di un caso che unisce la manutenzione programmata (relativamente al restauro già pianificato) e la tutela d’emergenza prontamente eseguita”.
“La potenza della perturbazione è stata improvvisa e non era prevista da alcun bollettino meteorologico”, dichiara Sabrina Alfonsi, assessora all’Ambiente del Campidoglio.
Roma, l'Arco di Costantino è stato danneggiato da un fulmine |