Uffizi, la Uil accusa il direttore Schmidt. Che risponde su tutti i punti


Una lettera della Uil accusa il direttore degli Uffizi Eike Schmidt. Che risponde su tutti i punti e dichiara che si tratta di una lettera vecchia di un mese.

Sono stati diffusi dalla stampa i contenuti di una lettera, scritta a seguito di un’assemblea della Uil agli Uffizi di Firenze, che contiene dure parole contro il direttore del museo, Eike Schmidt, che viene accusato di aver mortificato gli storici dell’arte e i restauratori. “L’attuale direzione”, si legge infatti nella lettera, che rappresenta peraltro il primo caso di contestazione “ufficiale” nei confronti del direttore, “sembra aver impoverito e mortificato il ruolo degli storici dell’arte e dei restauratori, in alcuni casi con evidenti problemi di demansionamento rispetto al profilo rivestito”. Ancora, si accusa il direttore di aver escluso gli storici dell’arte “da tutte le convenzioni conto terzi per mostre”, di “carenza di comunicazione” e di non aver inoltrato gli ordini di servizio a tutto il personale. Nella lettera, inoltre, si chiede al direttore di “garantire ai funzionari storici dell’arte le stesse opportunità economiche e di carriera di tutto il restante personale degli Uffizi”, che “sia rispettato il proprio ruolo e che la collaborazione con l’Opificio delle pietre dure subentri solo quando ve ne sia necessità”, e ancora che “gli ordini di servizio siano inoltrati a tutto il personale e non solo ai diretti interessati”.

La risposta di Eike Schmidt non s’è fatta attendere. Ai microfoni di Controradio ha dichiarato: “questa lettera la conosco molto bene: è del 22 giugno, quindi è stata inviata un mese fa. Nel frattempo mi sono incontrato, in varie occasioni, coi segretari della Uil coi quali abbiamo avuto dei tavoli normali e regolari. Alcune delle questioni rilevate dalla lettera sono state ampiamente risolte, per esempio la questione del fatto che alcuni ordini di servizio non erano pervenuti. È un mistero poi il fatto che la lettera venga fuori solo adesso. Io ricevo regolarmente lettere da varie sigle sindacali, e in genere rispondo per iscritto o direttamente con le azioni: credo sia un processo molto sano e vigoroso per scambiare opinioni e porre l’attenzione su certi problemi. Come mai quindi esce proprio questa lettera, e non altre lettere che la Uil ha scritto prima e anche dopo, tra l’altro? Forse proprio perché qui si trova una varietà di problematiche specifiche: io ne ho contate otto”.

Ancora, sentito da Repubblica, Schmidt ha dichiarato: “non sono d’accordo riguardo le contestazioni relative ai restauratori: io ho valorizzato queste professionalità, tanto che con me il responsabile dell’ufficio restauri è appunto un restauratore, e non uno storico dell’arte come in precedenza”, che sulle convenzioni in conto terzi “esiste una legge che vieta la doppia retribuzione per incarichi aggiuntivi svolti in orario di lavoro. Se questo tipo di pretesa si svolge al di fuori, se ne può parlare senza problemi. Altrimenti, sono tenuto a far rispettare le regole”, e che abbiamo già concordato di riunire presto un tavolo tecnico e tematico per discuterle a fondo".

Immagine: Eike Schmidt. Photo credit

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