Nel primo pomeriggio due attivisti di Ultima Generazione sono entrati agli Uffizi e, una volta davanti alla Venere di Botticelli, hanno attaccato al vetro di protezione dell’opera, utilizzando dello scotch, immagini dell’alluvione di Campi Bisenzio dello scorso autunno. Il personale del museo fiorentino ha fatto uscire dalla sala i visitatori, ha spento le luci e chiuso la sala; i carabinieri hanno fermato i due attivisti. Non si è registrato alcun danno né al dipinto né al vetro di protezione.
Non è la prima volta che attivisti ambientalisti fanno irruzione agli Uffizi: a luglio 2022 infatti tre giovani si erano incollati al vetro della Primavera di Botticelli. “Al giorno d’oggi è possibile vedere una Primavera bella come questa?”, avevano scritto gli attivisti in una nota.
Il gesto di oggi è stato accompagnato invece da queste parole da parte di Ultima Generazione: “Abbiamo attaccato immagini con scotch di carta sul vetro della Nascita di Venere di Botticelli delle foto dell’alluvione di Campi Bisenzio nello scorso autunno per esigere un Fondo Riparazione ai danni di queste catastrofi climatiche. Siamo tornati in azione nonostante le misure cautelari e il rischio di finire in carcere per averle violate. Siamo tornati in azione perché è la cosa giusta da fare”.
L’opera è stata ricoperta, spiega Ultima Generazione, “da immagini della realtà nella quale stiamo affondando, alluvioni e frane sempre più frequenti che creano danni alle case, scuole, ospedali e strade da un lato, siccità inimmaginabili dall’altro”. “Il gesto odierno, ossia l’affissione delle immagini con dello scotch di carta, sarà definito un crimine”, continua Ultima Generazione, “la nuova legge Ecoproteste, prevede fino a 6 mesi di carcere”.
Uffizi, attivisti ambientalisti attaccano al vetro della Venere di Botticelli immagini di alluvione Campi Bisenzio |