Curioso ritrovamento in Ucraina, dove alcuni soldati di Kiev, appartenenti alla 126^ Brigata di Difesa Territoriale, di stanza a Odessa, hanno recuperato alcune anfore romane mentre scavavano trincee attorno alla città del mar Nero. Il ritrovamento risale alla scorsa settimana: stando a quanto hanno comunicato i militari, si tratta di anfore del III-IV secolo dopo Cristo. Per decisione del comandante della brigata, i reperti sono stati consegnati al personale del Museo Archeologico di Odessa che li studierà e che li conserverà nella propria collezione.
Le anfore risalgono a un periodo in cui Odessa era un porto romano, anche se la città era già stata colonia greca. A causa della guerra in Ucraina, gli archeologi hanno enormi difficoltà a lavorare, ma in questo caso i soldati sono riusciti a trasportare in sicurezza gli oggetti (oltre alle anfore sono stati rinvenuti anche alcuni reperti ceramici) al Museo Archeologico di Odessa. L’istituto è uno dei più antichi dell’Ucraina: fu fondato nel 1825, è gestito dall’Accademia Nazionale delle Scienze dell’Ucraina e conserva una collezione di oggetti, opere e reperti che raccontano la storia antica dell’Ucraina meridionale in un periodo che va dall’età della pietra fino al Medioevo.
Non si tratta certo di un ritrovamento sensazionale, come ha confermato all’agenzia ucraina USI Igor Pistruil, ricercatore del Museo Archeologico di Odessa: nei dintorni della città sono state infatti rinvenute migliaia di anfore, anche se quelle ritrovate dai militari della 126^ Brigata al momento non sono ancora state studiate da specialisti che possano determinare se si tratta di pezzi rari. “Lo stato di conservazione”, ha dichiarato Pistruil, “è abbastanza buono: del resto, di solito nelle sepolture si trovano anfore intere. Tuttavia, poiché spesso si trovano in frantumi, considero interessante il ritrovamento di anfore intere in questo insediamento. Inoltre i militari non hanno danneggiato le anfore durante l’estrazione”.
Andrey Krasnozhon, dottore di ricerca in scienze storiche e rettore dell’Università Nazionale dell’Ucraina Meridionale, si concentra su un particolare aspetto: “è importante”, ha detto, “che i pezzi siano stati consegnati al museo e non rivenduti. [...] Il nostro esercito è civile, è diverso. Hanno trovato dei reperti, li hanno registrati, li hanno consegnati al museo. Ben fatto. Ciò dimostra che la 126^ Brigata e le forze armate dell’Ucraina nel loro complesso si comportano bene. E le azioni delle forze armate ucraine sono fondamentalmente diverse da ciò che sta facendo la parte opposta”. Krasnozhon ha poi sottolineato il fatto che la guerra mette a serio repentaglio i siti archeologici: in Ucraina ce ne sono diversi. Uno, quello dell’antica Chersoneso, nei pressi di Kherson, è anche patrimonio dell’Umanità Unesco.
Ucraina, soldati scavano trincee e ritrovano antiche anfore romane |