L'Ucraina denuncia la distruzione del Museo d'Arte di Mariupol


Ucraina, l’amministrazione comunale di Mariupol ha denunciato la distruzione del Museo d’Arte Arkhip Kuindzhi, dove erano conservate opere dell’artista ottocentesco e di altri importanti artisti ucraini. Le opere di Kuindzhi erano state però tratte fuori dal museo. 

Ancora danni al patrimonio culturale dell’Ucraina: nel primo pomeriggio, attraverso un messaggio sul proprio canale Telegram, l’amministrazione comunale di Mariupol, la città che più sta soffrendo durante la guerra, ha denunciato la distruzione del Museo d’Arte Arkhip Kuindzhi, che aveva sede in una villa art nouveau dei primi del Novecento. “A Mariupol”, si legge nel messaggio, “le truppe russe hanno distrutto l’edificio del Museo d’Arte Arkhip Kuindzhi, che ospitava i dipinti originali di maestri di fama mondiale. Secondo il responsabile dell’Unione Nazionale degli Artisti dell’Ucraina, Konstantin Chernyavsky, le opere originali di Arkhip Kuindzhi non si trovavano nel museo al momento del bombardamento: sono rimaste solo copie di Andriy Yalansky e Oleksandr Olkhov. Allo stesso tempo, il museo conservava opere originali di altri artisti ucraini: Ivan Aivazovskij, Mykola Glushchenko, Tatiana Yablonska, Mykhailo Deregus e altri. Il loro destino è attualmente sconosciuto”.

Secondo Konstantin Chernyavsky, che è stato il primo a riportare la notizia della distruzione del museo con un post su Facebook lo scorso lunedì (il fatto sarebbe avvenuto lunedì 21 marzo verso le 9 del mattino), il bombardamento avrebbe distrutto anche lo studio del pittore Vasyl Korenchuk, che si trovava in alcuni locali dell’edificio. Peraltro, il 25 febbraio era prevista l’inaugurazione di una mostra dello stesso Korenchuk nelle sale dell’istituto.

Il Museo Kuindzhi di Mariupol
Il Museo Kuindzhi di Mariupol
Arkhip Kuindzhi, Tramonto rosso sul Dnepr (agosto 1905; olio su tela, 134,6 x 188 cm; New York, Metropolitan Museum of Art)
Arkhip Kuindzhi, Tramonto rosso sul Dnepr (agosto 1905; olio su tela, 134,6 x 188 cm; New York, Metropolitan Museum of Art)

Il museo accoglieva circa 2.000 oggetti tra opere d’arte, elementi d’arte decorativa e arte applicata, grafica e scultura. L’edificio ospitava anche un piccolo nucleo di opere di Arkhip Kuindzhi (Mariupol, 1841 - San Pietroburgo, 1910), uno dei più importanti artisti ucraini dell’Ottocento (all’epoca l’Ucraina faceva parte dell’impero russo). Era uno dei monumenti più importanti di Mariupol, città dalla storia molto giovane (il primo insediamento permanente nella zona risale infatti al 1778). In epoca sovietica, il villino fungeva da biblioteca e archivio storico del partito comunista, fu poi saccheggiato dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale, e in seguito fu abbandonato. Nel 1997, il Comune di Mariupol decise di dar vita al percorso per far diventare la villa una piccola pinacoteca, e trovati i finanziamenti poté partire il restauro alla fine degli anni 2000. Il museo fu poi inaugurato il 30 ottobre 2010, e contava su una superficie espositiva di circa 300 metri quadri disposti su dieci sale. I piani del Comune prevedevano un ampliamento.

Kuindzhi, artista nativo di Mariupol ma di famiglia dalle origini greche, è stato uno dei più importanti esponenti della pittura di paesaggio nell’impero russo del suo tempo. Allievo di uno dei più grandi artisti russi del tempo, Ivan Aivazovskij, è celebre per i suoi dipinti con tramonti, chiari di luna e in generale per i suoi lavori dove l’elemento meteorologico è preponderante e declinato per ottenere effetti evocativi. I suoi dipinti raffigurano scorsi della Russia e dell’Ucraina, in particolare paesaggi del fiume Dnepr.


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