Il Turner Prize 2017 a Lubaina Himid: vince l'Africa dei rifugiati e degli emarginati


Lubaina Himid vince il Turner Prize 2017: un premio dunque all’Africa dei rifugiati e degli emarginati. E una serie di record infranti.

Per la prima volta nella storia il Turner Prize, il prestigioso premio assegnato al miglior artista inglese (o attivo prevalentemente in Inghilterra) dell’anno e intitolato al grande William Turner (uno dei più grandi pittori del romanticismo), va a un artista ultracinquantenne. L’edizione 2017 del Turner è andata infatti a Lubaina Himid, artista classe 1954, nata a Zanzibar, che ha avuto la meglio sugli altri tre finalisti (Hurvin Anderson, Andrea Büttner e Rosalind Nashashibi). Lubaina Himid ha fatto segnare diversi record: l’artista meno giovane ad aver mai vinto il Turner Prize, la prima artista over 50 ad aver vinto il premio, e la prima donna di colore a essere riuscita nell’impresa.

I membri della giuria (Dan Fox, Martin Herbert, Mason Leaver-Yap, Emily Pethick e Alex Farquharson) hanno scelto il lavoro di Lubaina Himid in quanto da sempre capace di raccontare la creatività dell’Africa nera e di affrontare temi come il passato coloniale, le tradizioni culturali delle popolazioni africane, l’emigrazione e le difficoltà dei rifugiati e degli emarginati, l’identità dei neri. La vincitrice, raggiunta dal Guardian, ha parlato di una vittoria “dolce e amara”: “penso a quello che avrei potuto fare se avessi vinto il premio a quarant’anni”, ha dichiarato Lubaina Himid. “Sarebbe stato bello. Ma penso anche al fatto che adesso ho più cose da dire, e il premio mi offre l’opportunità di dirle. Anche se non ci sono ancora molti anni per farlo. Avere vent’anni davanti non è come averne 63 dietro”.

Il suo nome va dunque ad aggiungersi al già lungo albo d’oro del Turner Prize, che è stato istituito nel 1984 e che è stato vinto in passato da artisti celeberrimi come Gilbert & George (nel 1986), Tony Cragg (1988), Anish Kapoor (1991), Antony Gormley (1994), Damien Hirst (1995), Chris Ofili (1998), Steve McQueen (1999), Mark Wallinger (2007), Richard Wright (2009). Le opere della vincitrice e dei finalisti ora, come da tradizione del premio, sono esposte in una mostra organizzata dalla Tate di Londra, che quest’anno si tiene presso la Ferens Art Gallery di Kingston upon Hull (l’esposizione è iniziata il 26 settembre 2017 e finirà il 7 gennaio 2018).

Immagine: Lubaina Himid, Naming the Money (2004, qui nell’allestimento del 2017 a Bristol). Courtesy l’artista, Hollybush Gardens, e National Museums, Liverpool.

Photo: Stuart Whipps

Il Turner Prize 2017 a Lubaina Himid: vince l'Africa dei rifugiati e degli emarginati
Il Turner Prize 2017 a Lubaina Himid: vince l'Africa dei rifugiati e degli emarginati


Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE





MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte