Il Tribunale civile di Milano ha dichiarato falsi trentanove quadri attribuiti a Piero Manzoni (Soncino, 1933 - Milano, 1963), perciò sono stati distrutti. Le opere appartenevano al baritono Giuseppe Zecchillo, che negli anni Novanta creò un’associazione “Amici di Piero Manzoni” con la quale tentò di promuovere e diffondere racconti diffamatori sulle opere, non sempre autentiche, di proprietà dei soci.
La decisione di distruggerle è stata presa dalla Fondazione Piero Manzoni in accordo con l’erede del collezionista per evitare di diffondere opere false. Le trentanove opere distrutte erano tutti Achromes, uno dei filoni di ricerca più noti del grande artista lombardo. Gli interventi legali della Fondazione Manzoni uniti alla collaborazione con il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri sono riusciti a fermare la circolazione di falsi attribuiti a Manzoni: altre dieci opere erano state distrutte a Monza nel 2016 e in totale sono 65 a oggi le opere dichiarate non autentiche in sede giudiziaria civile.
Presto sarà pubblicato un nuovo catalogo generale online delle opere autentiche dell’artista. “I collezionisti di Manzoni”, si legge in una nota, “possono dunque dormire tranquilli; la Fondazione dell’artista non solo ha definito rigorosamente il corpus delle opere autentiche – che presto saranno su di un nuovo catalogo generale on line – ma, come anche questo ultimo episodio conferma, si muove con fermezza contro chi cerca di diffondere opere false”.
Trentanove opere attribuite a Piero Manzoni sono state ritenute false e quindi distrutte |