Il Comune di Parigi ha presentato le sue misure per affrontare la crisi energetica. Obiettivo: il risparmio energetico del 10% per questo inverno
Il piano di emergenza parigino ruota attorno a tre grandi misure applicate ai servizi comunali. I servizi pubblici parigini rappresentano il 2% dei consumi del territorio, percentuale che sale al 3-4% inclusa la gestione delegata. Le misure riguarderanno temperature più basse in tutti gli edifici della città (durante il giorno la temperatura degli edifici pubblici scenderà da 19° a 18°, mentre di notte è previsto un adeguamento sistematico della temperatura a 12°C così come durante i periodi non occupati degli edifici); spostamento di un mese della stagione di riscaldamento invernale (il riscaldamento degli edifici amministrativi sarà rinviato alle festività di Ognissanti); abbassamento dell’intensità dell’illuminazione pubblica (l’illuminazione delle facciate esterne e dei monumenti sarà spenta alle ore 23 dal 23 settembre. Anche la Torre Eiffel spegnerà le sue 20mila lampadine a incandescenza alle 23.45, orario di chiusura per le visite, anziché all’una di notte come di consueto. La misura entrerà in vigore nel corso dell’autunno (a dichiararlo il presidente della Sociètè d’exploitation de la Tour Eiffel, Jean-Francois Martins) e farà risparmiare il 4% sul consumo annuale.
In ogni arrondissement i commercianti riceveranno comunicazione sulle norme per il risparmio energetico, tra cui divieto di illuminazione notturna, terrazze riscaldate, porte aperte. Il Comune prevede comunque di accelerare i suoi vari programmi sul tema e la produzione di energie rinnovabili.
Foto di Guillaume Bontemps / Ville de Paris
La Tour Eiffel si spegnerà un'ora prima. Le misure di Parigi per il risparmio energetico |