Una nuova opera entra nelle collezioni dei Musei Reali di Torino: si tratta dell’installazione The ballad of forgotten places. Il progetto, vincitore della terza edizione del concorso Italian Council nel 2018, è stato realizzato dagli artisti Botto&Bruno ed è promosso dalla Fondazione Merz.
L’opera è stata collocata nella Sala degli Specchi, al primo piano della Galleria Sabauda, e intende proporre una nuova riflessione sul tema della memoria e della cura delle tracce del tempo. Nell’installazione appaiono infatti le tracce e i segni del tempo e delle culture che l’hanno modellata e costruita. Per Botto&Bruno, “i luoghi marginali hanno bisogno di essere protetti e curati e soprattutto hanno bisogno che le persone si attivino a conservarne la memoria”. Da questo e ispirandosi alle parole dell’antropologo e filosofo francese Marc Augé, secondo cui “il nostro tempo non produce più rovine perché non ne ha il tempo”, è nata una struttura che evoca una rovina contemporanea, le cui pareti esterne sono i resti di un’architettura modernista e dell’utopia che rappresenta.
The ballad of forgotten places è concepita come una struttura praticabile di grandi dimensioni al cui interno, dalle pareti al pavimento, si sviluppa l’immagine di un paesaggio suburbano ricco di ossidazioni, macchie e reperti, trasformato in una sorta di dagherrotipo dall’azione del tempo. Al centro, su un basamento, si trova un libro d’artista di trecento pagine che raccoglie fotografie scattate dagli artisti in venti anni di lavoro, modificate pittoricamente con la stessa tecnica delle immagini a parete, che testimoniano luoghi scomparsi, alterati e dimenticati.
“L’idea di una casa che seppur fragile, diroccata, scelga di proteggere la memoria di questi luoghi perduti ci sembra l’unica via per poter costruire le basi per un nuovo e più costruttivo approccio per affrontare le problematiche sull’ambiente” hanno dichiarato Botto&Bruno.
Inoltre l’opera intende condurre a una riflessione sulla contemporaneità e sul ruolo dell’arte come strumento, non solo di lettura della società, ma anche di trasformaizone estetica del presente.
Il progetto è stato realizzato in stretta collaborazione con il Segretariato regionale per il Piemonte del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo e con Fondazione Merz e si è pensato ai Musei Reali di Torino come destinazione finale dell’opera al fine di incrementare la collezione di arte contemporanea.
Immagine: Botto & Bruno, The ballad of forgotten places (Torino, Galleria Sabauda) Photo Renato Ghiazza
Un'installazione di Botto&Bruno sul tema della memoria e del tempo entra nelle collezioni dei Musei Reali di Torino |