Prorogata sicuramente per tutto il mese di luglio (anche se non si conoscono ancora le date certe) la mostra delle polemiche, quella che ha portato circa quaranta opere del Museo Nazionale di Capodimonte di Napoli al Kimbell Art Museum di Fort Worth, nel Texas. La rassegna, intitolata Flesh and Blood. Italian Masterpieces from the Capodimonte Museum, è cominciata lo scorso 1° marzo, è stata chiusa per diverse settimane a causa del coronavirus, e adesso, con la riapertura del Kimbell fissata per sabato 20 giugno, si appresta a prorogare: di sicuro, le opere napoletane rimarranno in Texas per tutto il mese di luglio (inizialmente la chiusura, invece, era prevista il 14 giugno). Non sono ancora state comunicate le date esatte (al momento si parla del 2 agosto come data di chiusura della mostra). La conferma ci è giunta in nottata dall’ufficio stampa del museo texano. Lo stesso ufficio conferma che tutte le opere prestate da Capodimonte rimarranno a Fort Worth fino alla fine della mostra.
La mostra espone capolavori fortemente legati all’identità di Capodimonte: tra questi, la Flagellazione di Caravaggio, la Giuditta e Oloferne di Artemisia Gentileschi, l’Antea del Parmigianino, la Danae di Tiziano, l’Atalanta e Ippomene di Guido Reni, la Pietà di Annibale Carracci, il San Girolamo e il Sileno ebbro di José de Ribera, e diverse opere della scuola napoletana del Seicento, da Battistello Caracciolo a Massimo Stanzione. Considerando che la stessa mostra, con poche modifiche, era già stata proposta dal 17 ottobre 2019 al 26 gennaio 2020 a Seattle, i capolavori di Capodimonte, alla fine del loro tour americano, avranno fatto ben dieci mesi lontani da Napoli, dunque dieci mesi in cui i visitatori del museo campano non avranno potuto vedere le sue opere più famose.
Sulla vicenda, Finestre sull’Arte era intervenuta con un editoriale lo scorso febbraio.
Nella foto: Parmigianino, Antea, dettaglio (1530 circa; olio su tela, 135 x 88; Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte)
I tesori di Capodimonte rimarranno in Texas ancora per un po': prorogata la mostra delle polemiche |