In difficoltà economica la celebre libreria di Parigi Shakespeare and Co.: da quando è stato attuato il primo lockdown a marzo, il suo fatturato è diminuito dell’80%, come molte delle librerie indipendenti, e ora sui social ha lanciato una richiesta di aiuto.
“Non chiudiamo” dichiara al Guardian Sylvia Whitman, la figlia di colui che aprì nel 1951 la libreria nella sua attuale versione (per la prima volta fu aperta nel 1919 grazie a Sylvia Beach e fu frequentata da famosi scrittori nel corso del Novecento, tra cui Francis Scott Fitzgerald, Ernest Hemingway, TS Eliot e James Joyce), “ma stiamo andando avanti con i nostri risparmi e con gli aiuti che il governo sta dando in questo periodo di emergenza. Tuttavia non riusciamo a coprire tutte le spese”. E aggiunge: "Sappiamo che tutti stanno attraversando un periodo difficile. Vogliamo solo invitare la persone ad aiutarci a continuare a vendere i libri che abbiamo sui nostri scaffali, i libri rari che abbiamo".
A partire da questa richiesta di aiuto la libreria ha già ricevuto sostegno e commissioni, e addirittura abbonamenti. “Dalla scorsa settimana” si legge sul sito ufficiale, “abbiamo ricevuto tantissimi ordini e ve ne siamo profondamente grati”.
La libreria è aperta solo in Click & Collect, tutti i giorni dalle 12 alle 18, e anche il suo Café è aperto per take-away dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 17 e il sabato e domenica dalle 13 alle 17.
Ph.Credit Kiran Ridley/Getty Images
Tempi difficili per la celebre libreria parigina Shakespeare & Co. che chiede aiuto |