Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per la Lombardia ha accolto il ricorso del Museo Leonardo3 nella controversia che lo oppone al Comune di Milano. La società Leonardo3 srl, che gestisce il museo in Galleria Vittorio Emanuele, aveva infatti presentato ricorso dopo il diniego dell’ente comunale alla richiesta di occupazione temporanea di suolo pubblico per un’area di accoglienza e accesso ospiti. L’ordinanza del TAR arriva poco dopo la decisione del direttore del museo, Massimiliano Lisa, di sospendere lo sciopero della fame avviato per protestare contro il Comune. La controversia riguarda l’uso di una porzione della Galleria Vittorio Emanuele II, spazio storico di grande pregio architettonico e artistico, all’interno del quale ha sede il museo e su cui il Comune di Milano ha adottato un approccio restrittivo nell’assegnazione di concessioni per occupazioni temporanee. In particolare, la Deliberazione di Giunta del 19 dicembre 2024 ha recepito le linee guida della Soprintendenza, stabilendo criteri rigorosi per l’utilizzo degli spazi pubblici nella Galleria.
Leonardo3 ha contestato non solo il diniego della propria richiesta, ma anche l’affidamento a Duomo 21 S.r.l. (la società che gestisce l’attività di ristorazione sulla terrazza della galleria, oltre alla camminata sui tetti raggiungibile attraverso lo stesso ascensore che porta al museo), della concessione d’uso degli spazi in Piazza Duomo, sollevando dubbi sulla legittimità della procedura. Secondo il museo, infatti, l’assegnazione degli spazi non sarebbe stata equa e trasparente, penalizzando la sua attività museale a favore di altri soggetti.
Il provvedimento impugnato, datato 13 novembre 2024, aveva negato l’autorizzazione per il posizionamento dell’area di accoglienza, generando un contenzioso che si è esteso con ulteriori atti amministrativi e una richiesta di autotutela respinta il 30 dicembre 2024. In seguito, Leonardo3 ha integrato il ricorso con nuovi motivi aggiunti, contestando anche il parere del Comune espresso il 10 gennaio 2025 e ulteriori comunicazioni che avrebbero confermato il diniego.
Nella camera di consiglio del 18 marzo 2025, presieduta dalla giudice Silvana Bini, il TAR ha valutato la complessità della questione, ritenendo necessario un approfondimento in sede di merito. Per questa ragione, è stata fissata un’udienza pubblica per il 15 luglio 2025, nella quale verrà esaminata la legittimità degli atti amministrativi impugnati.
Nel frattempo, il tribunale ha deciso di accogliere la richiesta cautelare del Museo Leonardo3, sospendendo gli effetti del provvedimento comunale e mantenendo in essere la situazione attuale di condivisione degli spazi. In pratica, fino alla sentenza definitiva, Leonardo3 potrà continuare a utilizzare l’area contestata.
La pronuncia del TAR rappresenta un primo successo per Leonardo3, che vede riconosciuta la necessità di una valutazione più approfondita della sua posizione. Tuttavia, la sospensione del diniego non garantisce automaticamente un esito favorevole nel giudizio di merito.
In attesa della sentenza definitiva, la decisione del TAR permette a Leonardo3 di proseguire la sua attività senza interruzioni, mentre il Comune di Milano dovrà difendere in aula la legittimità delle proprie scelte amministrative. L’udienza di luglio sarà il banco di prova decisivo per stabilire se il diniego del Comune potrà farsi valere, oppure se Leonardo3 avrà diritto a un’occupazione regolare del suolo pubblico in una delle zone più prestigiose della città. E potrà quindi continuare la sua attività.